Padre Ermes Ronchi – La Virtù Bambina: Speranza, Fede e Perdono

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Gli “Esercizi quaresimali” tenuti nella Zona di Milano in preparazione alla Pasqua e all’Anno Santo del Giubileo del 2025. Padre Ermes conduce una riflessione sulla virtù teologale della speranza, definendola una forza dinamica e infantile che guida la fede e la carità. Attraverso parabole evangeliche come quella del grano e della zizzania e dei dieci lebbrosi, esplora la natura della speranza come fiducia nel bene futuro nonostante le avversità presenti. L’incontro si conclude con preghiere e annunci riguardanti eventi diocesani.

L’Amore Incondizionato di Dio: Forza Trasformativa e Apertura al Futuro

Le riflessioni mettono in luce una caratteristica fondamentale del rapporto tra Dio e l’umanità: un amore incondizionato e preveniente che ha il potere di trasformare le persone e di aprire orizzonti di speranza e di futuro.

  • Dio Incontra l’Uomo Nella Sua Realtà: Gesù non aspetta le persone nel tempio, ma le cerca là dove vivono, innamorate della loro quotidianità. Si ferma nelle case, il luogo dove la vita celebra la sua festa e dove le persone sono se stesse. Questo sottolinea un Dio “domestico”, innamorato della normalità e desideroso di incontrare l’uomo nella sua concretezza.
  • L’Incontro Trasformativo: L’incontro con Gesù non è un evento qualsiasi, ma una meta. Come dimostra l’episodio di Zaccheo, Dio prende l’iniziativa: “Oggi devo fermarmi a casa tua”. Questo invito precede ogni cambiamento o merito da parte di Zaccheo. La misericordia di Dio anticipa il pentimento e la sua bellezza è proprio in questo anticipo: prima la persona, poi la sua morale.
  • Uno Sguardo Che Non Giudica: Lo sguardo di Gesù non si posa sul peccato, ma sulla povertà e sul bisogno. È uno sguardo che va dritto al cuore, raggiungendo la parte migliore di ciascuno. Questo amore non condizionato è ciò che permette la trasformazione. Zaccheo cambia non perché costretto o giudicato, ma perché si scopre amato.
  • Il Perdono Libera il Futuro: Come emerge dal racconto dell’adultera, il perdono di Gesù non è semplicemente una cancellazione del passato, ma una sorgente di futuro. Il comando “Va’ e d’ora in poi non peccare più” apre un orizzonte nuovo, dove il bene possibile di domani conta più del male di ieri. Il perdono è un “colpo di vento nelle vele”, che spinge verso il futuro, liberando dalle catene del passato.
  • Speranza e Ricomposizione: La speranza, definita come la “virtù bambina”, è essenziale in questo cammino. Essa ci permette di andare avanti nonostante le difficoltà. Dio non distrugge, ma crea e ricompone. Anche i “vasi rotti” possono essere trasformati e utilizzati per portare la “sua vita nella mia vita, il suo amore nei miei amori, il suo respiro nel mio respiro”.
  • Coltivare il Bene: Invece di concentrarsi sul male e sulla “zizzania”, l’invito è a coltivare il “buon grano”, le forze di bontà, attenzione, accoglienza, fiducia, generosità, creatività, gioia, fantasia, immaginazione, poesia, coraggio e speranza che Dio ha posto in noi. Il focus non deve essere sul peccato, ma sulla spiga che cresce.

In sintesi, evidenzia come l’amore incondizionato di Dio, manifestato nell’incontro, nel perdono e nella fiducia, sia la forza motrice di una trasformazione interiore che apre le porte a un futuro di speranza e di bene possibile.