Leggere la vita e reggere la vita non sempre è una cosa semplice. Ci capita alcune volte di essere così centrati su noi stessi e sui nostri bisogni da diventare capricciosi e incontentabili come se tutto dipendesse dal nostro stato d’animo o da quello che abbiamo. Allora diventiamo davvero dei bambini a cui qualsiasi tipo di gioco risulta noioso, poco appetibile e rinunciamo persino alle piccole gioie della vita perché non sono come le vorremmo!!!
Nel Vangelo di oggi il signore Gesù mette in luce questa nostra attitudine a non saper giocare il gioco della vita e della fede; a affrontare gli eventi in maniera disinteressata e poco coinvolgente; a valutare le cose solo per il nostro tornaconto; a relegare la responsabilità della nostra vita di fede ad altri rimanendo o neutri o imbronciati inutilmente!!!
L’avvento è l’occasione per vivere la nostra vita in profondità; a fare scelte concrete dettate dal discernimento; a continuare ad avere fiducia nel futuro; a riconoscere una presenza che ci guida verso mete di bellezza e bontà; a dare sapore a tutto ciò che suona intorno a noi raccontandoci melodie di salvezza!
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
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