Pablo ErdozĂ in – Commento al Vangelo del 30 Novembre 2021

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La giornata era iniziata come qualsiasi altra. Andrea, insieme a suo fratello e ad altri colleghi pescatori, era immerso nel lavoro estenuante che portava sostentamento alle loro famiglie. Stavano, come sempre, gettando le reti in mare, aspettando che il pesce entrasse nella rete. Questa volta, però, la storia, che era iniziata come tutti gli altri giorni, sarebbe finita in modo molto diverso.

Lì, nel suo lavoro, in mezzo al mare di Galilea, Andrea ricevette una chiamata attraente ma dai contorni incerti: GesĂą passò e lo invitò ad essere un pescatore di uomini. Non aggiunse altri dettagli o particolari. Non gli disse nĂ© come sarebbe stata la sua vita, nĂ© come sarebbe stata la sua morte. Il Signore gli chiese di essere al suo fianco e a poco a poco, nel calore dell’amore del suo Cuore, lo forgiò affinchĂ© anche lui potesse condividere il suo destino.

Così finirĂ  la sua storia: sant’Andrea che abbraccia con ardente desiderio la croce stessa del suo Maestro. Niente di quello che il giovane pescatore, anni prima, sul mare di Galilea, avrebbe potuto immaginare.

Considerare la vita di sant’Andrea in prospettiva, dalla sua chiamata alla sua morte in croce, può aiutarci ad approfondire la nostra consapevolezza che i piani di Dio sono perfettamente allineati con il nostro desiderio di felicitĂ . Sicuramente, se GesĂą avesse annunciato ad Andrea, quel giorno di pesca, che sarebbe morto in croce, il pescatore sarebbe svenuto. Eppure, nel corso degli anni, lo troviamo audace e innamorato, desideroso di abbracciare quella fonte di dolore, che per lui era la fonte della felicitĂ , come si riflette nella meravigliosa testimonianza lasciataci nel suo inno prima della croce.

Abbiamo detto che i piani di Dio sono perfettamente allineati con il nostro desiderio di felicitĂ . Tuttavia, l’esperienza degli apostoli ci insegna che affinchĂ© questa felicitĂ  si realizzi dobbiamo abbandonarci veramente al Signore e smettere di costringerlo a scrivere la storia come ci pare. La vita di sant’Andrea non è stata come se l’aspettava, come l’aveva prevista: è stata molto piĂą felice.

Lo stesso potrebbe accadere a noi, se decidiamo di seguire il Signore fino alla fine, senza voler controllare tutto e senza decidere noi stessi la fine. Se seguiamo GesĂą, la nostra vita non sarĂ  come ce la immaginavamo: sarĂ  molto meglio. Anche se accadono cose che ci sembrano impensabili, anche se il Signore ci chiede di fare cose che ci sembrano folli in quel momento.

Dio mantiene sempre le sue promesse, e ci ha promesso che faremo opere di cui non possiamo immaginare la portata, perché possiamo persino fare opere più grandi di Lui. Ma questo ci richiede, come ha fatto Andrea, di lasciare la sicurezza del conosciuto per andare dietro a Colui che ci ama.


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