p. Raniero Cantalamessa โ€“ Commento al Vangelo per domenica 23 Agosto 2020

Gesรน chiede la comunione delle risorse della terra

Cโ€™รจ, nella cultura e nella societร  di oggi, un fatto che ci puรฒ introdurre alla comprensione del Vangelo di questa domenica, ed รจ il sondaggio di opinioni. Lo si pratica un poโ€™ dappertutto, ma soprattutto in ambito politico e commerciale.
Anche Gesรน un giorno volle fare un sondaggio di opinioni, ma per fini, vedremo, diversi: non politici, ma educativi. Giunto nella regione di Cesarea di Filippo, cioรจ nella regione piรน a nord dโ€™Israele, in una pausa di tranquillitร , in cui era solo con gli apostoli, Gesรน rivolse loro a bruciapelo la domanda:

โ€œLa gente chi dice che sia il figlio dellโ€™uomo?โ€

Sembra che gli apostoli non aspettassero altro per poter finalmente dare la stura a tutte le voci che circolavano sul suo conto. Rispondono: โ€œAlcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profetiโ€.
Ma a Gesรน non interessava misurare il livello della sua popolaritร  o il suo indice di gradimento presso la gente. Il suo scopo era ben altro. Incalza perciรฒ chiedendo:

โ€œVoi chi dite che io sia?โ€

Questa seconda domanda, inattesa, li spiazza completamente. Silenzio e sguardi che si incrociano. Se alla prima domanda si legge che gli apostoli โ€œrisposeroโ€, tutti insieme, in coro, questa volta il verbo รจ al singolare; uno solo โ€œrisposeโ€, Simon Pietro:

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โ€œTu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente!โ€

Tra le due risposte cโ€™รจ un salto abissale, una โ€œconversioneโ€. Se prima, per rispondere, era bastato guardarsi intorno, aver ascoltato le opinioni della gente, ora devono guardarsi dentro, ascoltare una voce ben diversa, che non viene dalla carne e dal sangue, ma dal Padre che sta nei cieli. Pietro รจ stato oggetto di una illuminazione โ€œdallโ€™altoโ€.
รˆ il primo chiaro riconoscimento, stando ai vangeli, della vera identitร  di Gesรน di Nazaret. Il primo atto pubblico di fede in Cristo della storia! Pensiamo alla scia prodotta in mare da un bel vascello. Essa va allargandosi a misura che il vascello avanza, fino a perdersi allโ€™orizzonte. Ma comincia con una punta che รจ la punta stessa del vascello. Cosรฌ รจ della fede in Gesรน Cristo. Essa รจ una scia che รจ andata allargandosi nella storia, fino a raggiungere โ€œgli estremi confini della terraโ€. Ma comincia con una punta. E questa punta รจ lโ€™atto di fede di Pietro: โ€œTu sei il Cristo, il Figlio del Dio viventeโ€.
Gesรน usa unโ€™altra immagine, che, piรน che il movimento, fa risaltare la stabilitร ; unโ€™immagine in verticale, anzichรฉ in orizzontale: roccia, pietra:

โ€œTu sei Pietro e su questa pietra edificherรฒ la mia Chiesaโ€.

Gesรน cambia il nome a Simone, come si fa nella Bibbia quando uno riceve una nuova importante missione: lo chiama Kefa, Roccia. La vera roccia, la โ€œpietra angolareโ€ รจ, e resta, lui stesso, Gesรน. Ma, una volta risorto e asceso al cielo, questa โ€œpietra angolareโ€, pur se presente e operante, รจ invisibile. Occorre un segno che la rappresenti, che renda visibile ed efficace nella storia questo โ€œfondamento inconcussoโ€ che รจ Cristo. E questo sarร  appunto Pietro e, dopo di lui, colui che ne farร  le veci, il papa, successore di Pietro, come capo del collegio degli apostoli.

Ma torniamo allโ€™idea del sondaggio, perchรฉ essa contiene una forte provocazione per lโ€™uomo dโ€™oggi. Il sondaggio di Gesรน, abbiamo visto, si svolge in due tempi, comporta due quesiti fondamentali: primo: โ€œChi dice la gente che io sia?โ€; secondo, โ€œVoi chi dite che io sia?โ€. Non si puรฒ fare a meno di porci la domanda: noi, a che stadio siamo? รˆ facile registrare opinioni su Gesรน. Non si contano i libri che fanno questo, che riferiscono cosa hanno pensato di Gesรน i filosofi, i teologi, i letterati, perfino gli atei.
Tutto questo permette alla persona di rimanere neutrale, al riparo da Gesรน. Tra Gesรน e noi, in questo caso, si frappone lo schermo protettivo delle opinioni altrui, i pro e i contro. Il tutto ci lascia tranquilli: non cโ€™รจ una decisione da prendere. รˆ come andare in giro oggi con un microfono e un registratore in mano a chiedere alla gente per chi voterร  alle prossime elezioni. Non occorre avere nessuna preferenza politica per fare questo.

รˆ quando risuona quel โ€œvoiโ€, anzi quel โ€œtuโ€, che le cose improvvisamente cambiano e si fanno serie. Si opera il corto circuito. โ€œTu, proprio tu, chi dici che io sia?โ€. Qui non ci sono scappatoie. Devi venire allo scoperto, fare la tua scelta, solo di fronte alla tua coscienza. รˆ come se improvvisamente, durante quello stesso sondaggio, qualcuno degli intervistati prendesse, lui, il microfono in mano e chiedesse allโ€™intervistatore: โ€œE tu, per chi voti tu?โ€. Le cose cambiano.
Ahimรจ, anche oggi, come allora, a questo punto le file si assottigliano. Sono pochi quelli che accettano di rispondere a questa seconda domanda. Ma โ€œcredentiโ€, anzi โ€œbeatiโ€ sono solo quelli che hanno il coraggio di accogliere la grazia (il coraggio di accogliere la grazia!) e proclamare: โ€œTu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!โ€. Non solo, dunque, un โ€œprofetaโ€, un โ€œgrande profetaโ€, neppure soltanto โ€œil figlio dellโ€™uomoโ€, ma โ€œil Figlio di Dioโ€.

Il cristianesimo sta o cade con questa fede. Esistono edifici e strutture metalliche (una credo sia la torre Eiffel di Parigi) cosรฌ fatti che se si tocca un certo punto, o si asporta un certo elemento, crolla tutto. Tale รจ lโ€™edificio della fede cristiana, e questo punto nevralgico รจ la divinitร  di Gesรน Cristo. E per essa che il cristianesimo si distingue da ogni altra religione al mondo. รˆ a questa precisa fede, non ad altre, che รจ promessa la vittoria:

โ€œChi รจ che vince il mondo se non chi crede che Gesรน รจ il Figlio di Dio?โ€ ( 1 Giovanni 5,5).

Nel 1955 andรฒ in scena al Piccolo Teatro di Milano il dramma Processo a Gesรน di Diego Fabbri, che in breve tempo fece poi il giro dei principali teatri del mondo. Lโ€™autore immagina una troupe di ebrei che, dopo la seconda guerra mondiale, si sposta di cittร  in cittร , per rifare davanti al pubblico il processo a Gesรน e vedere se fu condannato giustamente o ingiustamente.
A un certo punto, la separazione tra pubblico e attori cade, e tutto diventa un unico palcoscenico. Ricordo lโ€™impressione enorme quando, a un certo punto, dalla platea, magari dalla sedia accanto alla tua, si alzavano di scatto delle persone e cominciavano a interloquire vivacemente con quelli sul palco. Ci si guardava in giro interdetti. La cosa sembrava sfuggita completamente di mano allโ€™organizzazione e ce ne volle prima di capire che era, anche quello, parte della rappresentazione.

Dopo aver riascoltato i testimoni di allora (Pilato, Caifa, Giuda, gli apostoli), anche questa volta, la sentenza si preannuncia di condanna nei confronti di Gesรน. E lโ€™argomento principale รจ che nulla รจ cambiato con la sua venuta, che tutto continua come prima, e che quindi egli non puรฒ essere stato il Figlio di Dio. โ€œPronunceremo la sentenza -dice il presidente rivolto al pubblico- ma vorrei chiedere prima, a voi cristiani qui presenti: chi eraโ€ฆchi รจ -chi รจ- per voi Gesรน di Nazaret?โ€.

รˆ a questo punto che tutto cambia. Si alza un sacerdote che era lรฌ in incognito, la prostituta trascinata in teatro dal suo amante intellettuale, il giovane fuggito di casa, la donnetta delle pulizie del teatro, cui hanno ucciso il figlio come sovversivo, e ognuno grida chi รจ Gesรน nel segreto inconfessato della propria vita e perchรฉ non puรฒ fare a meno di lui. Si capisce allora che non รจ affatto vero che tutto รจ rimasto come era prima di lui.

E il presidente del tribunale conclude: โ€œPerchรฉ non lo gridate forte, dovunque e sempre, quel che avete detto stasera? Tutti dovete gridarlo! Tutti! Perchรฉ altrimenti si ripete anche per voi quello che accadde per noi allora. Di rinnegareโ€ฆdi condannareโ€ฆdi crocifiggere Gesรน. Io debbo ormai proclamareโ€ฆaltoโ€ฆe al cospetto di tuttiโ€ฆche non so ancora se Gesรน di Nazaret sia stato veramente quel Messia che noi (ebrei) aspettavamoโ€ฆnon lo soโ€ฆma รจ certo che Lui, Lui solo, alimenta e sostiene da quel giorno tutte le speranze del mondo! E io lo proclamo innocenteโ€ฆe martireโ€ฆ e guidaโ€.

Fin qui io sono stato, per cosรฌ dire, lโ€™intervistatore. Ho posto a voi la domanda: โ€œPer voi chi รจ Gesรน Cristo?โ€ A questo punto, lascio che siate voi a prendere in mano il microfono e domandare a me: โ€œE per te, per te chi รจ Gesรน Cristo?โ€. Ho la grazia (perchรฉ รจ di grazia che si tratta, non certo di merito) e anzi la gioia di potervi dire, mi pare con tutta sinceritร : Sรฌ, anche per me, come per Pietro, Gesรน รจ il Cristo, il Figlio del Dio viventeโ€.

Fonte: il sito di p. Raniero


Fonte della fotografia: https://www.incamm.com/2019/12/padre-raniero-cantalamessa-prima.html

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