p. Raniero Cantalamessa โ€“ Commento al Vangelo per domenica 11 Ottobre 2020

Il Vangelo di questa Domenica contiene ancora una volta una parabola di Gesรน. Quella di oggi รจ la parabola del re che fa un banchetto di nozze e, giunto il momento, manda a chiamare gli invitati. Al loro rifiuto, si indigna; decide di sostituire gli invitati della prima ora con altri, dicendo: โ€œIl banchetto nuziale รจ pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozzeโ€.
Anche questa parabola, come molte altre che abbiamo giร  incontrate, ha anzitutto unโ€™applicazione storica precisa. Gli invitati di diritto erano gli ebrei che avevano atteso per secoli lโ€™avvento del regno messianico (il banchetto nuziale), mentre gli invitati trovati ai crocicchi sono gli esclusi di un tempo (pubblicani, peccatori) e soprattutto i convertiti dal paganesimo. Sono quelli che altrove il Vangelo presenta come gli operai dellโ€™ultima ora.

Ma lasciamo da parte, questa volta, il senso storico immediato della parabola e cerchiamo di cogliere il suo nucleo perennemente attuale. Vorrei concentrare lโ€™attenzione sui motivi per cui quei primi invitati rifiutano di venire al banchetto. Matteo dice che essi โ€œnon si curaronoโ€ dellโ€™invito e โ€œandarono chi al proprio campo, chi ai propri affariโ€. Qui si vede lโ€™utilitร  della sinossi evangelica di cui abbiamo parlato una volta, cioรจ lโ€™utilitร  di leggere i tre Vangeli uno di fianco allโ€™altro, integrando lโ€™uno con lโ€™altro. Il Vangelo di Luca infatti, su questo punto, รจ piรน dettagliato e presenta cosรฌ le motivazioni del rifiuto:

โ€œIl primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo;
ti prego, considerami giustificato.
Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli;
ti prego, considerami giustificato.
Un altro disse: Ho preso moglie e perciรฒ non posso venireโ€ (Luca 14, 18-20).

Cosโ€™hanno in comune questi personaggi? Tutti e tre hanno qualcosa di urgente da fare, qualcosa che non puรฒ aspettare, che reclama subito la loro presenza. E cosa rappresenta invece il banchetto nuziale? Esso indica i beni messianici, la partecipazione alla salvezza recata da Cristo, quindi la possibilitร  di vivere in eterno. Il banchetto rappresenta dunque la cosa importante nella vita, anzi lโ€™unica cosa importante, perchรฉ, โ€œche giova allโ€™uomo guadagnare anche il mondo intero se poi perde la sua anima?โ€
รˆ chiaro allora in che consiste lโ€™errore commesso dagli invitati; consiste nel tralasciare lโ€™importante per lโ€™urgente, lโ€™essenziale per il contingente! Ora questo รจ un rischio cosรฌ diffuso e cosรฌ insidioso (non solo, vedremo, sul piano religioso, ma anche su quello puramente umano), che vale la pena riflettervi sopra un poco.

Anzitutto, appunto, sul piano religioso. Tralasciare lโ€™importante per lโ€™urgente, sul piano spirituale, significa rimandare continuamente il compimento dei doveri religiosi, perchรฉ ogni volta si presenta qualcosa di urgente da fare. รˆ Domenica ed รจ ora di andare alla Messa, ma cโ€™รจ da fare quella visita, quel lavoretto in giardino, il pranzo da preparare. La Messa puรฒ aspettare, il pranzo no; allora si rimanda la Messa e ci si mette intorno ai fornelli.

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Per altri, questo avviene per la preghiera. Sentono che dovrebbero dedicare con calma del tempo alla preghiera; ma si ricordano che cโ€™รจ quella faccenda da sbrigare, quella telefonata da fare e cosรฌ rinviano, rinviano. Il guaio รจ che di cose urgenti, o supposte tali, ne abbiamo sempre a decine da fare, e cosรฌ finiamo per rimandare sistematicamente il compimento dei doveri spirituali per le preoccupazioni materiali.
Il Vangelo ci offre un bellโ€™esempio al riguardo. Un giorno Gesรน fece visita agli amici di Betania. Maria capisce subito qual รจ la cosa importante da fare: stare con Gesรน, ascoltarlo, fargli compagnia, non sciupare unโ€™occasione cosรฌ preziosa. Marta invece si lascia โ€œprendere dalle molte faccendeโ€ di casa e anzi si lamenta che la sorella lโ€™ha lasciata sola. Conosciamo la risposta di Cristo:

โ€œMarta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola รจ la cosa di cui cโ€™รจ bisogno. Maria si รจ scelta la parte migliore che non le sarร  toltaโ€ (Luca 10 41-42).

Una sola รจ la cosa assolutamente importante e necessaria nella vita: guadagnare Dio e, con lui, la vita eterna; trascurare questo per piccole faccende, per quanto urgenti, รจ stoltezza, รจ fallire tutto. Nella vita si puรฒ fallire in molti modi: come marito o come moglie, come padre o come madre, come uomo dโ€™affari, come artistaโ€ฆMa sono tutti fallimenti relativi. Uno puรฒ essere un fallito in tutti questi campi ed essere una persona degnissima di stima. Vi sono stati dei santi che nella vita furono un fallimento unico. Non cosรฌ quando si perde Dio. Qui il fallimento รจ radicale, senza appello. รˆ un fallire lo scopo stesso per cui si รจ al mondo.

Kierkegaard che, oltre ad essere uno dei piรน grandi filosofi della storia, era anche un grande credente, diceva: โ€œEsistono certamente pene e disgrazie terribili in questo mondo, vite del tutto sprecate. Io stesso ne ho conosciuto diversi casi da vicino. Ma veramente sprecata รจ solo la vita di colui che la lascia passare, ingannato dalle gioie di quaggiรน e correndo dietro ora a questa ora a quella preoccupazione. Senza mai rendersi conto che esiste un Dio e che lui, proprio lui, sta davanti a questo Dio. Mi sembra di poter piangere per unโ€™eternitร  al pensiero che esiste al mondo questa miseriaโ€.

Giacchรฉ ci sono, voglio citare un altro detto di questo filosofo. A proposito del rinviare sistematicamente il compimento delle buone risoluzioni, egli fa il caso di un uomo che ha la passione del gioco. La coscienza gli fa capire che deve smettere, che sta rovinando se stesso e la famiglia. Allora lui, convinto, cosa fa? Si ferma e con aria compunta dichiara solennemente: โ€œFaccio voto solenne e sacro di non giocare mai piรน in vita mia, mai piรน, mai piรน! Questa sera, Signore, sarร  lโ€™ultimaโ€.

รˆ chiaro che non ha combinato un bel niente! Di questo passo continuerร  a giocare tutta la vita, dicendo ogni volta a se stesso: โ€œQuesta sera sarร  lโ€™ultima, questa sera sarร  lโ€™ultimaโ€. Quello che si dice del vizio del gioco, vale anche per ogni altro vizio. โ€œFaccio voto solenne e sacro di non bere piรน, di non drogarmi piรน, di non vedere piรน spettacoli pornograficiโ€ฆQuesta sera sarร  lโ€™ultimaโ€. Non abbiamo combinato un bel niente. Diciamo semmai il contrario: โ€œSe proprio non posso vivere senza giocare, senza drogarmi, o senza bere, bene: lo farรฒ per tutto il resto della vita. Ma questa sera no!โ€.

Ho detto che il pericolo di tralasciare lโ€™importante per lโ€™urgente รจ presente anche nellโ€™ambito umano, nella vita di tutti i giorni, e vorrei, prima di terminare, accennare anche a questo. Per un uomo รจ certamente importantissimo dedicare del tempo alla famiglia, a stare con i figli, dialogare con essi se sono grandi, giocarci se sono piccoli. Ma ecco che allโ€™ultimo momento si presentano sempre cose urgenti da sbrigare in ufficio, straordinari da fare sul lavoro, e si rimanda a unโ€™altra volta, finendo per tornare a casa troppo tardi e troppo stanchi per pensare ad altro.

Per un uomo o una donna รจ cosa importantissima andare ogni tanto a far visita allโ€™anziano genitore che vive solo in casa o in qualche ospizio. Per chiunque รจ cosa importantissima far visita a un conoscente malato per mostragli il proprio sostegno e rendergli forse qualche servizio pratico. Ma non รจ urgente, se rimandi, apparentemente non casca il mondo, forse nessuno se ne accorge. E cosรฌ si rinvia.
La stessa cosa si realizza anche nella cura della propria salute che รจ anchโ€™essa tra le cose importanti. Il medico, o semplicemente il tuo fisico, ti avverte che devi riguardarti, devi prendere un periodo di riposo, evitare quel tipo di stressโ€ฆTu rispondi: sรฌ, sรฌ, lo farรฒ senzโ€™altro, appena avrรฒ portato termine quel lavoro, quando avrรฒ sistemato la casa, quando avrรฒ estinto tutti i debitiโ€ฆFinchรฉ ci si accorge che รจ troppo tardi. Ecco dove sta lโ€™insidia: si passa la vita a rincorrere le mille piccole faccende da sbrigare e non si trova mai tempo per le cose che incidono davvero sui rapporti umani e possono fare la vera gioia (e, trascurate, la vera tristezza) nella vita.

Cosรฌ vediamo come il Vangelo, indirettamente, รจ anche scuola di vita; ci insegna a stabilire delle prioritร , a tendere allโ€™essenziale. In una parola, a non perdere lโ€™importante per lโ€™urgente, come successe agli invitati della nostra parabola. Ma non posso tacere unโ€™ultima applicazione. Il banchetto di cui parla la parabola si rinnova ogni Domenica nella Chiesa. รˆ il banchetto eucaristico. Vediamo di non essere di quelli che hanno preso moglie e perciรฒโ€ฆ; hanno comprato cinque paia di buoi (o una nuova auto) e perciรฒโ€ฆ; devono andare allo stadio, o sono andati a letto tardi, e perciรฒโ€ฆ

Fonte: il sito di p. Raniero


Fonte della fotografia: https://www.incamm.com/2019/12/padre-raniero-cantalamessa-prima.html

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