Chi non prega è un muto e vive sotto l’azione di satana. Chi non parla di Cristo è un muto e vive sotto l’azione di satana. Chi non rivolge il saluto alla persona nemica è un muto e vive sotto l’azione di satana.
Il mutismo è diabolico. Spesso noto durante la celebrazione eucaristica che alcuni membri dell’assemblea hanno sempre la bocca ermeticamente chiusa; non l’aprono neppure per dire Amen. Sono più entusiasti quelli che vanno allo stadio per vedere una partita di calcio. Vedere una chiesa piena e sentire solo alcuni che cantano e pregano è veramente triste e scandaloso. Si sa che queste assemblee mute sono presenti soprattutto in alcuni funerali e matrimoni.
Alcuni anni fa, all’inizio di un funerale solo alcuni pregavano. Quasi indignato, mi fermai e dissi con fermezza: “Fratelli, quest’assemblea è più morta del defunto che è davanti a noi”.
Il mio grido, fermo e determinato, scosse l’assemblea e il muto indemoniato fu esorcizzato.
Noi sacerdoti, in alcune liturgie, siamo chiamati a fare il rito dell’EFFATÀ che si fa sui nuovi battezzati. Alle assemblee mute non dobbiamo avere paura di dire: “Apri il tuo cuore e le tue labbra per lodare e benedire il Signore!”.
È davvero commovente entrare in una chiesa dove tutti pregano e cantano. Amen. Alleluia.
AUTORE: p. Lorenzo Montecalvo
FONTE: https://www.lodeate.it/il-granellino-mt-533-37-2/
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