p. Lorenzo Montecalvo – Commento al Vangelo del giorno – 6 Marzo 2020

Dio è amore esigente. L’amore di Dio è totale. Se non si conosce l’amore di Dio, amiamo il prossimo superficialmente e crediamo di amarlo come ci comanda Dio. Se ricordo bene, per grazia di Dio non ho mai detto ad un uomo: “Tu sei stupido”.

Ero giovane e non ancora sacerdote, e mi capitò di ascoltare un sacerdote che, con ira, diceva ad un altro sacerdote: “Sei proprio stupido!”. Non ti nascondo che, all’ascolto di questa frase, ebbi un dolore così forte come se qualcuno mi avesse dato una coltellata. Il dolore fu così forte che ancora ricordo l’episodio come se fosse accaduto ieri.

Ho commesso tanti peccati nella mia vita, a volte per debolezza, altre volte per ignoranza o anche volontariamente, ma dalla mia bocca non sono mai uscite parole ingiuriose. Per questo ringrazio il Signore. Certo, il comandamento dice: NON UCCIDERE, ma, come ci fa capire Gesù nel Vangelo di oggi, non si uccide solo con il coltello o con una pistola ma anche con lingua che può essere più tagliente di una lama di un coltello. Si dice che la lingua non ha osso, però spacca le ossa.

Ciò che uccide il prossimo è la calunnia, che è un’opera fortemente demoniaca. La calunnia viene diffusa o a parole o per iscritto. Chi calunnia è figlio di Satana, signore della menzogna. La lettera anonima per screditare una persona è una pratica molto antica. A mio avviso, la calunnia è un peccato così grave che può essere perdonato solo se il calunniatore ha il coraggio e l’umiltà di chiedere perdono pubblicamente alla persona bersaglio della sua calunnia. Il calunniatore, a mio avviso, va diritto all’inferno se non si converte.

Ripeto: il segno della conversione è l’atto di umiltà nel chiedere perdono. Quaresima è tempo di mitezza e umiltà. Amen. Amen.

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