p. Lorenzo Montecalvo – Commento al Vangelo del giorno – 28 Dicembre 2019

Oggi sono moltissimi quelli che continuano l’opera diabolica di Erode: l’opera di uccidere i bambini. Nella società italiana, per decenni abbiamo osannato Pannella e i suoi adepti perché hanno digiunato per fare approvare la legge pro-aborto. A causa dell’aborto legalizzato ogni anno in Italia vengono martirizzati migliaia di bambini. Per questo motivo l’Italia è diventata una nazione di vecchi. La Chiesa, purtroppo, è rimasta taciturna ogni volta che si legifera contro la vita, limitando la predicazione del Vangelo solo nell’ambito delle chiese. A volte, però, neppure nelle chiese si alza la voce contro il Governo che approva leggi contro la morale cristiana.

La Clinton, che fino a due settimane prima delle votazioni era data come presidente degli USA, perdette le votazioni perché, con orgoglio, promise alla nazione che, se eletta presidente, avrebbe fatto approvare la legge dell’aborto anche al nono mese. Grazie a questa promessa diabolica che la gerarchia della Chiesa diede un comunicato a tutti i pastori di esortare le comunità cristiane a non votare per la Clinton. E così fu.

L’aborto è un crimine che grida vendetta al cospetto di Dio. Nelle famiglie dove è stato commesso un aborto sono nati molti problemi tra marito e moglie e tra genitori e figli. È chiaro che si può ammazzare un bambino anche psicologicamente con l’abominio della pedofilia. Oggi si parla molto di preti pedofili, ma non dimentichiamo che c’è un grande numero di genitori pedofili. E la stampa tace. È anche un grande abominio che viene commesso da quelli che vanno in nazioni lontane per fare sesso con i bambini. E anche su questo la stampa tace.

Sì, Dio perdona anche gli abortisti, solo se versano lacrime amare per il peccato commesso.

Amen. Alleluia.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DEL GIORNO

Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 2, 13-18   I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».   Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio».   Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esatezza dai Magi.   Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più». Parola del Signore

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