Lo scopo dell’evangelista Luca è quello di portare Dio agli uomini. Anche noi siamo chiamati ad essere evangelisti. Tutto quello che noi facciamo o diciamo deve manifestare l’amore e la misericordia di Dio. Se diventiamo una sola cosa con Cristo, anche noi, a chi cerca il Padre celeste, possiamo dire: “Chi vede me vede il Padre e chi ascolta me ascolta il Padre”.
Se rimaniamo chiusi nelle nostre parrocchie e nei nostri cenacoli, non mettiamo in pratica il comandamento che Gesù dà ai suoi discepoli: “ANDATE”.
Il Signore ci vuole in cammino. Dopo aver ricevuto
lo Spirito Santo, uscirono dal cenacolo per andare in mezzo alla gente. La loro parola aveva il potere dello Spirito Santo. La loro presenza era presenza di Dio. Senza lo Spirito Santo non c’è evangelizzazione. L’evangelizzazione che si fa senza lo Spirito Santo è solo un parlare umano che non tocca e converte il cuore di chi ascolta.
Oggi tra il clero si passa più tempo a programmare l’evangelizzazione che a pregare. È la preghiera che organizza l’evangelizzazione. È la preghiera che da agli evangelizzatori il potere soprannaturale di parlare e agire come Gesù ha parlato e ha agito.
Gesù iniziò la sua predicazione dicendo:” Lo Spirito del Signore è su di me”.
Non è vero che la gente non vuole sentire parlare di Gesù. Non è vero che la gente non ha fame e sete di Dio. La gente è infastidita da chi parla di Dio per sentito dire. La gente è stanca di ascoltare chi annuncia parole di uomo.
Uscendo dal nostro ghetto spirituale, troveremo ovunque fratelli e sorelle che ci dicono: “Parlaci di Dio. Mostraci Dio”.
Nel mondo c’è un raccolto abbondante di anime che vogliono vedere Dio, ma sono pochissimi che vanno per le strade a raccogliere. I figli del diavolo sono più attivi dei figli di Dio. Amen Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 1-9
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Parola del Signore