Dove passa Gesù la morte si trasforma in vita. Gesù è la vita. Nel mio ministero sacerdotale ho visto con i miei occhi che Gesù ha cambiato l’odio in amore, l’indifferenza in compassione, l’inimicizia in amicizia, la depressione in gioia di vivere, l’avarizia in generosità, la lussuria in purezza di cuore, la povertà in ricchezza, il lupo in agnello, il deserto in giardino verdeggiante, l’infedeltà coniugale in fedeltà e l’ignoranza di Dio in conoscenza.
Gesù ha promesso a coloro che lo amano e lo servono con amore e fedeltà gli stessi suoi poteri soprannaturali. Perciò, caro fratello o sorella, se non sei ricolmo dello Spirito di Gesù, al quale il Padre celeste ha dato ogni potere in cielo e in terra, ovunque andrai e a chiunque incontrerai nel tuo peregrinare giornaliero darai il puzzo della morte e non il profumo della vita eterna, il puzzo dell’impurità e non il profumo della purezza di cuore, il puzzo della tua ipocrisia e non il profumo della verità e semplicità di cuore, il puzzo dell’odio e non il profumo dell’amore soprannaturale.
Quando cammini per le strade del mondo e vedi cattiveria e malvagità in quelli che incontri, non metterti a giudicare e a condannare, ma abbi compassione di coloro che sono morti alla grazia di Cristo, all’amore del Padre celeste e alla comunione dello Spirito Santo. La compassione ti porterà a pregare intensamente per loro perché dal diavolo non siano condotti al cimitero, cioè all’inferno. Il Signore vuole che chi lo ama preghi per i peccatori ostinati perché si convertano al suo amore. Il Signore vuole che nessuno vada all’inferno.
Quanti cristiani camminano per le strade del mondo con la morte nel cuore! Ieri, camminando per le strade affollate di Matera, spesso, mosso dallo Spirito ho pregato così: “Vieni, Santo Spirito, Signore che dai vita, su questa folla e dona un cuore nuovo”.
Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
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Ragazzo, dico a te, àlzati!
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7, 11-17
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Parola del Signore