p. Lorenzo Montecalvo – Commento al Vangelo del giorno – 12 Novembre 2019

Non siamo servi inutili, però dobbiamo considerarci tali. Dio non crea essere inutili, ma siamo limitati.

È importante comprendere appieno le parole di Gesù rivolte ai suoi discepoli: Io sono la vite e voi i tralci; senza di me non potete fare nulla di (santo).

Per lavorare nel Regno di Dio ci vuole una scienza, intelligenza e sapienza soprannaturale. Chi ci dona questa scienza, intelligenza e sapienza soprannaturale? Forse la facoltà teologica o la lettura dei libri di spiritualità? Certamente no. La facoltà teologica e la lettura dei libri di spiritualità ci danno solo delle informazioni su temi di spiritualità, ma non ci danno la linfa soprannaturale. Il fuoco di verità e di carità viene dall’alto e si chiama Spirito Santo.

Quando si riceve lo Spirito Santo senza misura, il cristiano ha il potere di fare grandi cose per il Regno di Dio. Ma cosa accade quando lo Spirito Santo comincia ad operare nei servi del Vangelo? Accade che l’Avversario (Satana), in maniera molto astuta e gradualmente, insinua nella mente dell’operaio del Vangelo la menzogna che tutto quello che fa e dice è frutto della sua forza e intelligenza. Ciò accade soprattutto quando l’operaio del Vangelo viene acclamato e applaudito dalla gente.

La tentazione è grande. Se l’operaio evangelico non veglia e prega cade facilmente nella tentazione di dire: sono grande…sono bravo… tutto il bene che faccio è frutto della mia intelligenza…” e così via.

Il vero servo di Cristo, elogiato dagli uomini, alzando gli occhi al cielo dice: “Grandi cose ha fatto in me lo Spirito Santo”. Una cosa è certa: Cristo si fa servo di colui che serve il Vangelo con umiltà. Cristo, mettendosi il grembiule, dice al suo umile servo: “Cosa vuoi che io faccia per te?”.

Amen. Alleluia.

P. Lorenzo Montecalvo  (Fonte)

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DEL GIORNO

Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 7-10

In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore

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