P. Joseph Heimpel โ€“ Commento al Vangelo di domenica 7 Aprile 2024

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Celebriamo oggi lโ€™ottava di Pasqua di Cristo. Nellโ€™Antica Legge, allโ€™ottavo giorno si concludeva la settimana di Pasqua ebraica con una โ€œsanta convocazioneโ€ (cfr. Lv 23,5ss.). Cosรฌ il popolo cristiano commemora oggi la vera Pasqua, il passaggio di Cristo nella terra promessa del Cielo, ossia, nella Gerusalemme celeste.

07 aprile 2024 - TESTIMONI DELLA LUCE a cura di fra Joseph

Questa รจ la manifestazione insuperabile della divina misericordia, perchรฉ con la sua resurrezione, Cristo vince la morte e rigenera i credenti come figli di Dio, come ci ricorda Giovanni ev. nella prima Lettera: โ€œchiunque crede che Gesรน รจ il Cristo, รจ stato generato da Dio..โ€ (5,1).

Tra gli evangelisti รจ Giovanni, che maggiormente penetra il mistero della resurrezione. Negli ultimi capitoli del suo vangelo, egli cerca di descrivere la nuova condizione di Cristo โ€“ che in realtร  รจ impossibile descrivere con i concetti spazio-temporali del nostro linguaggio. Vediamo infatti la difficoltร  dei testimoni oculari di definire la condizione di Gesรน risorto.

Essa sorpassa lโ€™intelligenza dei mortali: โ€œLa resurrezione di Gesรน รจ [il salto] verso un genere di vita totalmente nuovo, verso una vita non piรน soggetta alla legge del morire e del divenireโ€ฆ Egli รจ uscito verso una vita diversa, nuova โ€“ verso la vastitร  di Dio, e partendo la lรฌ, Egli si manifesta ai suoiโ€ (J. Ratzinger, Gesรน di Nazaret, vol II, pp. 272s.).

Pertanto, lungo i secoli, il Risorto potrร  ancora manifestarsi ai โ€œsuoiโ€, in rivelazioni straordinari: pensiamo ai santi, come Francesco dโ€™Assisi, Teresa dโ€™Avila o Pio da Pietralcina e altri. Possiamo chiederci: chi sono โ€œi suoiโ€, ai quali il Risorto dร  questo privilegio?, oppure, allโ€™inverso: perchรฉ Egli non si manifesta a tutti, anche a coloro che lo hanno crocifisso e lo perseguitano continuamente nella storia fino ad oggi?

โ€œI suoiโ€ sono coloro che lo accolgono con la fede; agli altri rimane nascosto. La fede cristiana รจ questa relazione tra lโ€™uomo e Dio. Essa intanto รจ dono di Dio: Cristo entra dallโ€™eterno oggi di Dio nel nostro oggi temporale e si rivela a coloro che lo cercano. Al tempo stesso la fede รจ una virtรน morale che deve crescere. Le โ€œporte chiuseโ€ฆ per timore dei Giudeiโ€ sono lโ€™immagine del timore umano davanti alle potenze ostili del mondo, che rifiutano Cristo e minacciano quelli che lo seguono. Gesรน conosce la fede debole dei suoi discepoli (cfr. Mt 6,30; 8,26; 14,31; 16,8; 17,20; 26,34โ€ฆ).

Egli vince il timore dei discepoli, quando entra attraverso le โ€œporte chiuseโ€ nel cenacolo, li saluta โ€œpace a voiโ€ e mostra loro le mani e il fianco (Gv 20,19s.). I particolari raccontati: le porte chiuse e le parti del corpo con i segni della crocifissione mostrano la condiscendenza divina verso la debolezza umana. In un tratto sparisce la loro paura: โ€œi discepoli gioirono al vedere il Signoreโ€ (20,20). Lโ€™incontro con Cristo dona gioia profonda; invero, la fede cristiana anticipa la beatitudine dei santi, essa รจ anzi โ€œil principio della vita eternaโ€, perchรฉ comunica al credente lo Spirito di Dio, lo fa partecipe della sua vita divina (cfr. S. Thomas Aq, De veritate, q. 14).

La โ€œgioia della fedeโ€ (J. Ratzinger) รจ appunto il principio, non il pieno compimento della beatitudine celeste. Essa sorregge i credenti tra i dolori e le angosce della vita terrena. Gesรน ripete il saluto โ€œpace a voiโ€, come per confermare nei discepoli e nei futuri evangelizzatori il dono della pace. Nessuna tempesta di persecuzione potrร  scuotere chi costruisce la propria esistenza sulla roccia della Parola di Cristo (cfr. Mt 7,25), Subito Egli dร  loro la futura missione: โ€œCome il Padre ha mandato me, anche io mando voiโ€ (20,21).

La gioia dellโ€™incontro con il Risorto diventa la loro missione di annunciarla agli altri. Gli apostoli e i futuri evangelizzatori dovranno affrontare lโ€™opposizione del mondo, che Egli stesso ha affrontato; ma essi saranno anche animati dalla stessa potenza divina di cui Gesรน Cristo era investito: โ€œ Detto questo, soffiรฒ e disse loro: Ricevete lo Spirito Santoโ€ (20,22); in virtรน dello Spirito di Dio potranno amministrare i doni di salvezza con autoritร  divina: โ€œA coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonatiโ€ (20,23).

Certamente solo i credenti possono accettare tale autoritร  che Cristo assegna agli apostoli. Dโ€™altra parte, le grandi conversioni di personaggi noti e di popoli interi, avvenuti nei secoli, confermano questa mirabile efficacia divina del ministero pastorale e sacramentale. Ebbene, il dono dello Spirito diventa impegno degli apostoli e dei loro successori di vivere secondo lo Spirito, di lasciarsi da Lui muovere, trasformare e santificare in una vita ad imitazione di Cristo.

Segue nella pericope lโ€™episodio di Tommaso apostolo, che sarebbe accaduto nellโ€™ottavo giorno dopo la Risurrezione di Cristo, cioรจ, oggi. Considerando i versetti precedenti dobbiamo constatare che tra gli apostoli Tommaso รจ โ€œin buona compagniaโ€ con la sua โ€œincredulitร โ€. Egli rappresenta tutti coloro che, nei secoli fino ad oggi, sono scossi dal dubbio e dallโ€™incredulitร  verso Cristo e la sua Chiesa. Tommaso incontra il Risorto nella prima domenicale, memoria di pasqua, della Chiesa primitiva: dei primi cristiani. Cosรฌ egli diventa un invito agli increduli, dubbiosi e lontani di tutti i tempi di accostarsi alla comunitร  cristiana.

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Tommaso si รจ riavvicinato alla comunitร  degli apostoli, pur con il cuore ancora incredulo. Il Signore ripete il saluto pasquale: โ€œPace a voi!โ€. Poi si rivolge a Tommaso: โ€œMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente! โ€ (20,27). Vale a dire: la comunitร  cristiana, riunita per la liturgia domenicale, รจ il luogo di incontro con Cristo. Egli si rivela nella preghiera della comunitร  e nella Parola di Dio ascoltata: โ€œdove sono due o tre riuniti nel mio nome sono io in mezzo a loroโ€ (Mt 18,20); e nei sacramenti celebrati dalla comunitร  Egli si fa โ€œtoccareโ€.

Riconoscendo Cristo, Tommaso confessa: โ€œ mio Signore e mio Dio!โ€ Lโ€™incredulitร  guarita di Tommaso diventa esortazione per i futuri โ€œricercatori di Dioโ€, di aver il coraggio di credere nella testimonianza degli apostoli trasmessa dalla Chiesa. Invero, solo chi crede in Cristo trova la vita, nel tempo e nellโ€™eternitร . Cosรฌ lโ€™evangelista conclude: โ€œquesti [segni di Gesรน] sono stati scritti perchรฉ crediate che Gesรน รจ il Cristo, il Figlio di Dio, e perchรฉ, credendo, abbiate la vita nel suo nomeโ€ (20,31). Cristo doni ai pastori della Chiesa e alle comunitร  ecclesiali di proclamare le sue parole e i suoi segni nel mondo e di essere autentici luoghi di incontro con Dio.

Fonte: โ€œTestimoni della Luceโ€ โ€“ questa rubrica a cura di P. Joseph Heimpel, ocd nasce con lโ€™idea di pubblicare meditazioni sul Vangelo festivo, sulla vita cristiana e su questioni attuali, attinenti allโ€™obiettivo principale. Canale Telegram @carmelitanicentroitalia

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