p. Giovanni Nicoli โ€“ Commento al Vangelo del 4 Marzo 2019

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Nella nostra ricerca di salvezza sociale o ecclesiale, ciรฒ che facciamo fatica a cogliere รจ la centralitร  dellโ€™essere amati e del salvarci perchรฉ amati. รˆ vero che ad un certo punto della vita dobbiamo darci le mani dโ€™attorno se vogliamo crescere nella vita e diventare adulti. Ma รจ altrettanto vero che se non riusciamo a lasciarci amare noi ad un certo punto ci blocchiamo. Il nostro desiderio di autonomia diventa mania di volere fare a meno degli altri. Diventiamo delle isole, non ci relazioniamo piรน con la vita, non sappiamo piรน godere di essa, gli altri diventano non vita ma un impedimento alla vita e roba da gestire per i nostri interessi.

Siamo ricchi non solo di cose e di soldi, ma anche e soprattutto di meriti e di virtรน. Quando pensiamo a quello che siamo e abbiamo fatto, cerchiamo in tutti i modi di mostraci belli e bravi e buoni, vale a dire capaci perchรฉ realizzati. A questa faccia della medaglia che presentiamo a noi e agli altri, ne succede una seconda dove la sfiducia in quello che siamo e abbiamo e abbiamo realizzato emerge di fronte alla prima difficoltร . Questo atteggiamento umano, che รจ sempre a rischio di disumanitร , รจ atteggiamento di ricchezza che รจ illusorio.

Sia in campo sociale come in campo di fede non ci salviamo da noi stessi. Anzi, il lasciarsi amare diventa essenziale non per ottenere la vita eterna, ma per viverla fin da oggi.

Se non siamo amati fin da piccoli, non solo ma in tutta la vita, a noi manca una parte essenziale del nostro vivere la vita. Farci da soli diventa una illusione di potere e dovere fare a meno degli altri. Ma non impariamo ad amarci e ad amare se non siamo amati, non ci salviamo prendendoci per i capelli e tirandoceli. Lโ€™amore come la salvezza รจ un dono.

Cosa devo fare per meritare di poterti seguire, Signore? Cosa devo fare per essere parte del Regno di Dio? Ho seguito la dottrina della chiesa fin da piccolo, cosa devo fare? Osserva i comandamenti. Lโ€™ho sempre fatto, che cosa devo fare?

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Gesรน lo guardรฒ e lo amรฒ. Lasciรฒ perdere ogni risposta perfetta e giusta, spostando tutta lโ€™attenzione sul centro della vita. Tu hai tutto, tu sei pieno di ricchezze e di meriti. Lascia tutto, sia ricchezze terrene, sia meriti e bravura morale. Lascia tutto. Una cosa sola ti manca: vendi tutto e dallo ai poveri. Dona a loro i tuoi meriti, รจ lโ€™unica via per poterti lasciare amare. Unica via di salvezza รจ lasciarti amare, vale a dire lasciarti salvare. Se sei pieno di cose e di meriti non sei disponibile a lasciarti amare, ad accogliere il dono, a lasciarti salvare.

Solo se ti svuoti dalle tue cose, opere buone comprese, puoi avere fede e umanitร  per lasciare che chi ti ama ti possa salvare. Lui che da ricco che era si รจ fatto povero, ti chiede si seguirlo su questa via del non merito.

Imparare ad accogliere il dono di Dio con semplicitร  e fiducia smettendo i panni dei bravi cristiani che si illudono di costruire la propria salvezza, la propria vita, la propria appartenenza alla chiesa, grazie ai propri meriti, รจ la grazia che vogliamo chiedere questโ€™oggi per noi e per la chiesa.

Lโ€™amore รจ dono, non รจ nรฉ conquista nรฉ possesso. La vita รจ dono, non puรฒ essere posseduta nรฉ conquistata, puรฒ essere solo ricevuta e donata. Essere poveri ridiventando capaci di apertura e accoglienza della vita di Dio รจ dono grande che, anche in questa crisi provocata e cercata, noi possiamo ritornare a gustare nella condivisione delle piccole cose e dei piccoli tempi che abbiamo e che siamo.

Gesรน รจ il compimento della Legge e dei profeti: questo รจ il compimento che anche oggi possiamo lasciare che avvenga in noi.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte โ€“ Scuola Apostolica Sacro Cuore

Vangelo del giorno:

Mc 10, 17-27
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesรน andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: ยซMaestro buono, che cosa devo fare per avere in ereditร  la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: โ€œNon uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madreโ€ยป.
Egli allora gli disse: ยซMaestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezzaยป. Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: ยซUna cosa sola ti manca: vaโ€™, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!ยป. Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: ยซQuanto รจ difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!ยป. I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesรน riprese e disse loro: ยซFigli, quanto รจ difficile entrare nel regno di Dio! รˆ piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dioยป. Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: ยซE chi puรฒ essere salvato?ยป. Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: ยซImpossibile agli uomini, ma non a Dio! Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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