Lโevangelizzatore non รจ colui che dice, che proclama. Per lo meno non รจ colui che fa soltanto questo. Chi dice e proclama solamente, si eguaglia a quegli scribi e farisei che caricano pesanti fardelli sulle spalle della gente, ma loro non li toccano neppure con un dito.
Lโinvito che lโevangelizzatore fa alla conversione รจ innanzitutto un invito. Un invito non puรฒ essere condito di invettive e di castighi e premi: se no, che invito sarebbe? Sarebbe lโinvito del padrone che ordina allo schiavo di fare una cosa invece che unโaltra: appunto, un ordine.
No, lโinvito alla conversione chiede allโevangelizzatore rispetto e pudore nei confronti dellโevangelizzato. La legge, la norma, la norma morale non รจ piรน importante della persona che hai davanti. Se tu ami la norma piรน del peccatore, tu ami un pezzo di carta e rifiuti tuo fratello.
Evangelizzare significa curare, significa prendersi cura. La parola dellโevangelizzatore รจ vera nella misura in cui mette colui che ascolta nelle condizioni di ascoltare, di accogliere e di fare suo ciรฒ che viene annunciato. Se risponde sรฌ solo perchรฉ ha un pugnale puntato alla gola โฆ allora aveva ragione quellโindigeno dellโAmerica Latina che di fronte allโinvito del missionario a convertirsi per entrare in paradiso, chiedeva se in paradiso cโerano anche i cristiani, coloro che avevano massacrato regni interi, in America Latina. Di fronte alla risposta affermativa del missionario, lโindigeno declinava lโinvito: preferiva di no, ne aveva avuto abbastanza su questa terra di quei cristiani.
Evangelizzare perchรฉ la gente si possa convertire, รจ invito alla mia conversione. Ho bisogno di convertirmi da metodi troppo mondani di persuasione, ai metodi di Cristo. Quel Cristo che fu Agnello fino in fondo e non cedette mai alla tentazione di divenire lupo. Quel Cristo che ha amato e ha pacificato, sempre e comunque, anche sulla croce.
Se evangelizzare significa scacciare demoni e guarire i malati, questo significa che la Buona Novella o รจ olio che unge e guarisce e lenisce i dolori, oppure Buona Novella non รจ.
Stiamo attenti a non fare diventare lโinvito alla conversione, ad essere rivolti a Cristo, ad avere uno sguardo bello sul mondo, un tradimento della Bella Novella, un annuncio da incagnati. Non possiamo trasformare la Buona Novella, Gesรน buon Pastore, in una accozzaglia piรน o meno logica di leggi e leggine piรน o meno morali. Leggi che giudicano e non amano, leggi che indicano a dito e non esprimono accoglienza. Leggi che non fanno venire voglia di convertirsi a Gesรน, ma che allontanano le persone. Leggi che noi per primi non tocchiamo col dito del nostro cuore; leggi che sono solo, in gran parte, esterioritร .
Evangelizzare significa preparare il terreno, lenire le ferite, liberare il campo da tutto ciรฒ che รจ intralcio, lavorare il terreno che deve accogliere la parola, creare le condizioni per lโascolto, bussare alla porta e attendere fino a che lโaltro apre.
Credo che lโolio dellโessenzialitร e lโolio della povertร , possono essere tenerezza di Dio che si dona a noi nel momento stesso in cui accogliamo lโannuncio, nel momento in cui noi doniamo lโannuncio.