Il brano che oggi siamo chiamati a meditare รจ diviso in due parti ben distinte: la prima contiene i primi 4 versetti del Vangelo di Luca e contengono quasi una dichiarazione di intenti, una giustificazione del perchรฉ viene scritta questa โstoriaโ.
Luca si sente spronato a fare ricerche accurate sugli avvenimenti che sono oggetto di racconti da parte dei testimoni oculari. Ma questi inevitabilmente sono destinati a scomparire: รจ tempo di raccogliere questa ereditร per conservarla e trasmettere un fondamento valido per gli insegnamenti ricevuti. ร tempo di testimoniare!
Giร altri hanno cominciato a raccontare questi avvenimenti, ma Luca si impegna a fare ricerche accurate, come se non fosse sufficiente ascoltare quello che altri hanno da dire e ripeterlo. Ci dice che รจ necessario impegnarsi, occupare tempo, spazio, intelligenza e cuore perchรฉ la veritร dei fatti sia chiara.
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Chiara prima di tutto a chi cerca, poi anche a chi ascolterร o leggerร il racconto. Vien da pensare alla necessitร anche per noi di approfondire, con un cammino che non terminerร mai, le ragioni della fede che abbiamo ricevuto, magari da sempre, per farne un tesoro nostro, sul quale poter fondare le nostre scelte. Non ci possiamo accontentare di ripetere โa macchinettaโ la lezione del catechismo (che andava bene quando eravamo bambini).
Per ciascuno รจ sempre tempo di ricerche accurate: la fede non รจ mai acquisita completamente, sappiamo che รจ piuttosto una scoperta da fare continuamente mettendo a confronto lโereditร che abbiamo ricevuto da altri con gli avvenimenti che la vita ci mette di fronte ogni giorno. Una fede che non metta al centro questa ricerca, questo approfondimento, รจ destinata a perdersi nel pantano di rituali scontati e di pratiche che non scalfiscono la vita. Le ricerche accurate ci permetteranno di rendere conto a noi stessi e agli altri della soliditร degli insegnamenti.
La seconda parte del brano racconta della prima uscita di Gesรน dopo il battesimo di Giovanni e dopo i quaranta giorni nel deserto e le tentazioni del Diavolo.
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ร il primo episodio della vita pubblica che viene raccontato da Luca e si svolge a Nazaret, il paese dove Gesรน ha vissuto tutta la sua gioventรน, come a dire che ogni missione parte dal punto in cui siamo, dalla realtร che viviamo, dalla situazione di vita, bella o brutta che sia. Inutile aspettare una situazione particolare, strana: questo รจ il momento di iniziare il cammino, di rispondere ad ogni vocazione.
Proviamo ad immaginare la scena, che abbiamo ascoltato tante volte: Gesรน entra nella sinagoga, dove era ben conosciuto, per la celebrazione del sabato e si alza per leggere. Si alza, secondo il suo solito. Era un servizio che svolgeva abitudinariamente; certamente qualcuno intorno si sarร dato di gomito ammirando quel giovane cosรฌ disponibile e โin gambaโ.
Alzarsi, vuol dire non stare seduti, attivarsi, mettersi a disposizione della comunitร . Vuol dire assumersi la responsabilitร del servizio a favore degli altri. Forse qualche volta anche a noi piace starcene in disparte, lasciare ad altri ogni incombenza che riguarda la fede. Mi accontento di ascoltare, rimango seduto. Certo, la Parola mi raggiunge, ma rischio che, nella mia condizione di attesa silente, non entri nel mio profondo e non lasci alcun segno dentro di me.
Il brano di Isaia che viene letto รจ quasi una immagine del fine ultimo, dei desideri di tutti i nostri cuori. In tempi cosรฌ nebulosi, allora come ora, in tutte le situazioni negative che il mondo, ma anche ciascuna nostra vita, sta passando, le parole che ascoltiamo ci sembrano parlare di un mondo che non esiste, una situazione ideale a cui tendere, ma che รจ molto distante da quello che ci circonda:
la liberazione dei prigionieri, la vista ai ciechi, la libertร per gli oppressi, lโanno di grazia del Signoreโฆ
Eppure, questo รจ il vangelo, questa รจ la buona notizia che รจ annunciata ai poveri, questa รจ la novitร , la lente con la quale guardare a tutti gli avvenimenti; questo รจ il programma di ogni vita.
Lโultima affermazione di Gesรน รจ un grande respiro di speranza e di richiamo per noi: โOggi si รจ compiuta questa scritturaโ. Quello che, guardando la realtร intorno a noi, poteva essere delineato come un libro dei sogni, una illusione, un paradiso da immaginare, diventa un programma per lโoggi, per il qui ed ora.
Ma รจ anche una affermazione che spiazza coloro che lo stavano a sentire โcon gli occhi fissi su di luiโ. Sappiamo bene quale puรฒ essere la reazione delle persone vedendo un individuo che conoscono, che prende una iniziativa nuova, che sconvolge le consuetudini ormai assodateโฆ โnon รจ il figlio del falegnameโ diranno! Non รจ molto distante anche da tante nostre reazioniโฆ
Dallโavvento del Cristo sulla terra, dalla nuova era che inizia nella grotta di Betlemme, ad ogni uomo รจ affidato il compito di realizzare questo sogno di Dio.
A noi compete annunciare il vangelo ai poveri, liberare i prigionieri, rimettere in libertร gli oppressi cioรจ dare una speranza di vita vera, darla prima di tutto a noi stessi riempiendo di significato ogni nostra giornata nella percezione che questo, oggi e qui, รจ lโanno di grazia del Signore.
E poi sapendola trasmettere ad altri, a tutti gli altri che incontriamo nella nostra giornata e che, nel segno di questa era nuova, non possiamo che chiamare e โsentireโ come fratelli, inseriti in questa famiglia nuova che nasce dalla novitร di un Dio che realizza nella nostra storia il suo tempo.
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