Vi sono due aspetti importanti per la nostra vita che possiamo evidenziare in questa festa del martirio di santo Stefano: il primo รจ quale รจ lo scopo della nostra esistenza, a cosa miriamo; il secondo รจ la centralitร della veritร e del perdono.
Stefano era preso dal fatto che doveva testimoniare lโavvento del Regno, la Buon Notizia. Tutto era finalizzato a questo. Tutto aveva come unico scopo questo movimento di vita. Per questo lui sceglie di dire la veritร che รจ convinto di vedere.
Sapeva bene che se avesse detto certe cose gli sarebbero saltati addosso accusandolo di bestemmia. Sapeva bene, anche, che se avesse aggiunto una veritร /bestemmia che diventava automaticamente veritร accusatoria verso il Sinedrio e i sacerdoti del tempio, avrebbe rischiato di rimetterci la pelle.
Ma lui ha fatto la sua scelta: รจ tutto preso dal dare testimonianza, vale a dire di essere nella veritร . Semplicemente essere รจ scelta di vita che non puรฒ avere come scopo quello di essere accettato dagli altri a cui comunichiamo quanto abbiamo dentro. Troppo spesso con lo scopo di coinvolgere gli altri e di convincerli e di toccare loro il cuore, cose tutte buone in sรฉ, annacquiamo la veritร e quello di cui siamo convinti, quello che a noi sembra dia vita. Cosรฌ tradiamo noi stessi.
Non possiamo neppure cedere alla grande menzogna della legge e dei legulei e delle avvocature. Loro stanno in piedi sulla menzogna non sulla veritร . Loro scopo รจ vincere. Per ottenere questo sanno bene cosa dire e cosa invece tacere. Non sono interessati alla veritร , sono interessati a fare gli interessi del proprio cliente e a vincere la causa. Quale cosa peggiore esiste per un avvocato di quella di perdere la causa, che figura ci fa. Lo scopo del suo lavoro รจ vincere la causa non fare veritร . Magari una causa che tiriamo per le lunghe cosรฌ la parcella aumenta. Si evitano certi discorsi che camminano su di un cammino difficile, anche se vero, e se ne portano altri meno pericolosi ma, allo stesso tempo, troppo spesso falsi. E noi continuiamo a mettere in mano a questa pletora di persone le nostre esistenze e le scelte delle nostre esistenze: รจ un sistema malato, non possiamo continuare ad alimentarlo.
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Non preoccuparci di quello che diremo di fronte ai tribunali, come per Stefano, รจ una scelta di ricerca della veritร , non della propria difesa. La giustizia sta nella veritร non in chi la vince. Altra malattia della nostra societร รจ questa: quella di credere che chi la vince, chi ha piรน voti, chi riceve una sentenza favorevole, abbia ragione. Niente di piรน falso!
Per questo noi con Stefano siamo chiamati a seguire Gesรน che non vive per salvare la propria pelle, quanto invece per portare testimonianza alla veritร che รจ giustizia nellโamore. Stefano, come Gesรน, non si preoccupa dei suoi accusatori, di convincerli che tutto รจ a posto. Ascoltando lo Spirito di Veritร del Padre che parla in lui, testimonia ciรฒ che ha compreso della veritร . Ne consegue che di fronte al suo essere messo a morte non si difende. Sta per essere lapidato ma non si scompone: fa parte della vita anche questo. Non cambia idea, non cerca altre veritร : testimonia la veritร fino in fondo.
Sa di essere odiato, รจ proprio del testimone essere odiato perchรฉ non fa gli interessi della gente ma la ama. ร proprio del bene subire il male perchรฉ anzichรฉ fidarti e affidarti a quello che la gente si aspetta di sentire, come si fa in politica, dici quello che รจ vero e bene per la gente. Per questo il male alza il tiro fino a tentare lโultima estrema conclusione, che รจ la morte del testimone che a volte si presenta a noi con lโindifferenza.
La risposta di Stefano, come quella di Gesรน, di fronte a questo avvenimento รจ coerente con quanto detto e fatto prima: โSignore accogli il mio spirito โ prega Stefano mentre muore lapidato -. Signore, -continua โ non imputar loro questo peccatoโ. Su questo risuona il grido di Gesรน: Padre perdona loro perchรฉ non sanno quello che fanno, mentre muore in croce.
ร la conseguenza naturale e retta di quanto uno รจ e vive e cerca. Non la propria difesa, ma la vita, la giustizia, lโamore del prossimo. Non cโรจ amore piรน grande di questo dare la vita per i propri amici. Amici sono coloro che non ritrovi intorno alla tavola, ma coloro che ti sono compagni sotto la croce. Amore non รจ raccontarla perchรฉ la filastrocca sia accettata, ma donare la veritร delle cose, quello che a noi sembra essere bello, buono e giusto.
Coscienti del fatto che โSarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrร perseverato fino alla fine sarร salvatoโ: facciamo la nostra scelta con tanta pace ma anche con veritร .