Vi รจ la reazione di โmolti discepoliโ al discorso che Gesรน ha appena concluso. Gesรน si รจ rivelato pane di vita disceso dal cielo che deve essere mangiato perchรฉ i credenti abbiano in se stessi la vita. Questa rivelazione provoca una reazione di paura che induce molti che seguivano Gesรน a non andare piรน con lui.
Il cuore รจ il tema della fede, espresso con il verbo โcredereโ, con i verbi โascoltareโ, โvedereโ, โvenire a meโ, โconoscereโ. I discepoli reagiscono al discorso di Gesรน giudicandolo โduroโ, non semplicemente difficile da comprendere, ma inaccettabile. Un simile messaggio รจ inascoltabile: โQuesta parola รจ dura! Chi puรฒ ascoltarla?โ.
Questa reazione non va giudicata e rimossa, ma va accolta e ascoltata dal credente.
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Tale dimensione รจ inaggirabile. Vi รจ un โimpossibileโ della fede cristiana. Gesรน dice chiaramente: โImpossibile agli uomini, ma non a Dio! Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioโ.
In Giovanni questa impossibilitร รจ espressa con il riferimento alla carne. Vi รจ una impossibilitร della โcarneโ a generare salvezza e pienezza di vita: la condizione fragile dellโuomo non รจ un ostacolo alla salvezza se si apre al dono di Dio. Diventa invece ostacolo se si assolutizza, chiudendosi in illusione, in menzogna, in autoinganno. Lโapertura al dono di Dio รจ disposizione ad accogliere il dono dello Spirito santo. Se lo Spirito dร la vita, per accogliere lโazione trasformante dello Spirito occorre quella rinascita dallโalto.
La reazione dei discepoli alle parole di Gesรน si esprime come mormorazione. Loro si trovano nella stessa posizione dei โGiudeiโ che avevano contestato Gesรน.
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โGiudeiโ in Giovanni designa solitamente chi si oppone a Gesรน, i suoi avversari: il testo qui indica che anche i discepoli possono divenire avversari di Gesรน, opporsi coscientemente alla sua missione, uscendo dallo spazio dellโadesione e della fede. Gesรน rileva lo scandalo subito dai suoi discepoli ponendo una domanda: se vi scandalizza lโannuncio del Cristo che รจ il pane disceso dal cielo, che cosa vi avverrร se doveste vedere il Figlio dellโuomo salire lร dove era prima?
Per Gesรน โรจ lo Spirito che dร la vita, la carne non giova a nullaโ. Lo Spirito sarร il dono che il Figlio dellโuomo disceso dal cielo e innalzato da terra, salito al cielo, ritornato al Padre, darร . Non la carne, ma lo Spirito consente di superare lo scandalo. Lโaccoglienza del dono di Dio inizia con lโoperazione spirituale dellโascolto delle parole di Gesรน. Dice Gesรน: โle parole che io vi ho detto sono spirito e vitaโ.
Lโunitร di parola e spirito emerge dallโosservazione elementare che il soffio, lโalito che esce dalla bocca, โportaโ le parole, le sostiene e le accompagna. Se la vita รจ relazione, lโatto di ascolto e di parola รจ decisivo per vivere e far vivere.
Ecco dunque che โparola, spirito e vitaโ sono realtร interagenti. Lโascolto รจ lโatto dellโaccoglienza di una comunicazione, รจ lโinizio della fede, della relazione e dellโamore. Con lโascolto, la vita dellโaltro e il suo spirito, non solo la sua parola, entrano in me, vivono in me, mi fanno vivere e si trasmettono a quanti io incontro.
Lโascolto รจ inizio della fede e Gesรน rivela che tra coloro che lo seguono, tra i suoi discepoli, vi sono alcuni che non credono. Il mormoratore non ha fiducia e Gesรน mostra di conoscere che anche tra chi si dice suo discepolo vi รจ chi non crede e perfino vi รจ chi lo tradirร : si puรฒ rifiutare il dono della fede. Le parole di Gesรน provocano come reazione immediata lโallontanamento di molti suoi discepoli.
Non abbiamo qui soltanto il resoconto di ciรฒ che avvenne un tempo a dei seguaci di Gesรน, ma la rivelazione di ciรฒ che avviene ancora oggi nellโavventura rischiosa della vita cristiana. ร cammin facendo che si scoprono le difficoltร della sequela e della vocazione. La parola accolta un tempo, che sembrava dischiudere un futuro di bellezza, di senso e di gioia, diviene una parola sconcertante, incomprensibile, dura. Si fa strada la tentazione dellโabbandono, del voltarsi indietro. Siamo di fronte allโenigma dellโabbandono, della rottura di una fedeltร e di una promessa.
Lโunica lezione da trarre non รจ il giudicare, ma il sapere che nessuno รจ garantito. Si puรฒ perdere la fede. La logica della scelta fatta un tempo รจ che per mantenersi fedeli occorre ogni giorno rinnovare il proprio sรฌ, la propria adesione e il proprio ringraziamento per la vita accolta. Rinnovare il sรฌ in maniera creativa, non certo passiva.
Vi รจ qui una sfida posta ai cristiani: la credibilitร di fede risiede anche nella loro capacitร di declinare oggi realtร come perseveranza, fedeltร , definitivitร di una scelta. Lโenigma non riguarda soltanto lโabbandono, ma il rimanere. E Gesรน, con le sue parole, lo rivela subito e, rivolgendosi ai Dodici, dice loro: โVolete andarvene anche voi?โ. Perchรฉ continuare a credere? La domanda di Gesรน dice che la vita cristiana ha senso come atto di libertร , non รจ una strada a senso unico, una strada obbligata: vi sono alternative, vi รจ la possibilitร di un no.
Il brano presenta un momento di crisi della comunitร di Gesรน. Le crisi nella vita personale come nella comunitร cristiana sono dolorose, ma possono essere salutari perchรฉ passano al setaccio, chiedono un adattamento a situazioni nuove: sono possibili occasione di rinnovamento.
Nella crisi vi รจ la tentazione dellโazzeramento del proprio passato: โHo sbagliato tuttoโ, โMi ero illusoโ, โNon ce la faccio piรนโ, โPer me รจ impossibileโ, โChe senso ha?โ, โChi me lo fa fare?โ, โNe vale la pena?โ. Queste sono le parole e le domande che vengono al nostro spirito in quei momenti. A nome dei Dodici Pietro risponde affermando che essi appartengono a Gesรน quale Signore delle loro vite (โSignore, da chi andremo?โ); confessando che da lui hanno ricevuto e ricevono vita (โTu hai parole di vita eternaโ); ricordando lโatto di fede fatto un tempo (โNoi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dioโ).
Dalla possibilitร dellโabbandono, dallโillusione della libertร come sconfinamento, si passa allo sprofondamento nellโessenziale, in una fede sempre piรน nuda, spoglia, povera, centrata solamente sulla relazione con il Signore e le sue parole che sono spirito e vita. Nella vita cristiana si ascende scendendo, ci si eleva abbassandosi, ci si arricchisce impoverendosi, si cresce diminuendo. Unica condizione imprescindibile: la libertร .
Sรฌ, viene un momento per il credente in cui la fede chiede una rinascita di ricominciare, sempre piรน spogli, ma anche sempre piรน semplici e unificati, ad ascoltare la Parola e ad affidarsi allo Spirito del Signore.
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