p. Giovanni Nicoli โ€“ Commento al Vangelo del 2 Marzo 2019

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Non so se Gesรน, al giorno dโ€™oggi, visto ciรฒ che sta emergendo sulla pedofilia โ€“cosa tra lโ€™altro sempre esistita e che trova le sue radici nella violenza in famiglia e in societร  โ€“ avrebbe fatto le stesse affermazioni sul lasciare che i bambini andassero a Lui. Probabilmente lโ€™avrebbero crocifisso accusandolo di non essere proprio limpido coi bimbi.

Sappiamo che la storia la scrivono i vincitori. Quante falsitร  sono contenute nella storia a noi raccontata. Pensiamo agli eccidi perpetrati negli Stati Uniti dโ€™America ai danni degli indiani, che vivevano liberi sulla loro terra. Li hanno fatti passare per dei selvaggi. Erano invece gente che vivevano nella semplicitร , legati alla natura e alla successione delle stagioni. Gente che aveva un concetto di libertร  e di autorevolezza che noi manco ci sogniamo. La violenza scatenata contro di loro li ha portati a perdere ogni dignitร  e a divenire carne da macello dei nuovi statunitensi. Cosa che non รจ finita lรฌ, perchรฉ questo stile i nuovi padroni delle pianure lo hanno portato nel mondo intero. In quel mondo dove ciรฒ che รจ prioritario e ciรฒ che conta sono gli interessi degli americani, tutto il resto, e per il resto ci mettiamo qualche miliardo di persone, viene dopo.

Il debole non puรฒ fidarsi del forte. Il debole รจ chiamato a vivere la bellezza della sua debolezza, alla faccia del forte che cercherร  sempre di angariarlo. Al forte, che scrive la storia dei potenti, non possiamo cedere, pena fare il suo gioco rispondendo al male col male. Cosรฌ si perde la capacitร  di comprendere la sapienza di Dio, cosa che รจ data ai piccoli e non ai grandi. I grandi sembrano fatti a posta per rovinare il mondo, i piccoli per amare ed essere amati dal mondo. Lasciarsi abbracciare da Dio, sembra essere la vera sapienza di vita.

I piccoli sono senzโ€™altro i bimbi, come ci descrive oggi il vangelo; ma i piccoli, ai nostri giorni, sono senzโ€™altro anche gli anziani. Gli anziani rischiano di essere gli scartati della nostra societร . Finchรจ sono utili per fare almeno i nonni, bene, poi รจ gente senza diritto. Forse abbiamo bisogno di riscoprire la sapienza che cโ€™รจ in loro, vivendo la loro esperienza e la loro storia, anche nei ricordi ripetitivi ai quali andiamo incontro ogni volta che parliamo con loro.

Riporto la bellissima descrizione che fa di loro Qoelet (12, 1-8). Una poesia che chiede fantasia e creativitร , ma che apre ad una comprensione nuova:

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โ€œRicordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire:
ยซNon ci provo alcun gustoยป,
prima che si oscuri il sole,
la luce, la luna e le stelle
e ritornino le nubi dopo la pioggia;
quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perchรฉ rimaste in poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
e si chiuderanno le porte sulla strada;
quando si abbasserร  il rumore della mola
e si attenuerร  il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
quando si avrร  paura delle alture
e degli spauracchi della strada;
quando fiorirร  il mandorlo
e la locusta si trascinerร  a stento
e il cappero non avrร  piรน effetto,
poichรฉ lโ€™uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
prima che si rompa il cordone dโ€™argento
e la lucerna dโ€™oro sโ€™infranga
e si rompa lโ€™anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo
e ritorni la polvere alla terra, comโ€™era prima,
e lo spirito torni a Dio che lo ha dato.
Vanitร  delle vanitร , dice Qoรจlet, e tutto รจ vanitร โ€.

Questa meravigliosa descrizione della vecchiaia ci riporta alla stessa dimensione dei piccoli abbracciati evangelicamente da Gesรน.

I bambini sono i non importanti, i deboli, i non autosufficienti: lโ€™immagine del discepolo che รจ chiamato a seguire Gesรน sulla via dellโ€™abbassamento. I bambini sono sottoposti agli adulti, sotto un certo aspetto non hanno diritti, non hanno potere. Forse questi piccoli, al giorno dโ€™oggi, sono proprio gli anziani e i malati: in balia di badanti e di infermieri sempre meno umani e sempre piรน insofferenti anche di fronte ad una semplice richiesta di andare in bagno: si usino i pannoloni, senza alcuna attenzione alla dignitร , perchรฉ non cโ€™รจ tempo e non posso perdere tempo per portarti la padella o il pappagallo.

Loro possono solo ricevere gratuitamente, a meno che non abbiano un buon conto in banca. รˆ bello vedere lo sguardo di un anziano che si illumina quando tu lo guardi con affetto e fai un semplice gesto di attenzione verso di lui.

Siamo chiamati ad esser come i piccoli, ad essere come i vecchietti. Lรฌ cโ€™รจ una sapienza che ci sfugge e sfugge alle nostre categorie di potere. Lรฌ cโ€™รจ forse ancora la libertร  dalla presunzione di vanto e di potere che ci portano a confidare sulle nostre possibilitร  e opere, anche nei confronti di Dio. Cosรฌ facendo noi ci rendiamo indisponibili ad accogliere il suo dono di vita con semplicitร  e gioia. Come i bambini, come i vecchi, sono accolti e si lasciano accogliere da Gesรน, cosรฌ siamo chiamati a vivere questa bellezza noi.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte โ€“ Scuola Apostolica Sacro Cuore

Vangelo del giorno:

Mc 10, 13-16
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, presentavano a Gesรน dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesรน, al vedere questo, sโ€™indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป.
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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