p. Giovanni Nicoli โ€“ Commento al Vangelo del 2 Luglio 2019 โ€“ Mt 8, 23-27

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Gesรน circondato dalla folla, ordina ai discepoli di passare allโ€™altra riva e che la desolazione che ci prende quando dobbiamo lasciare una riva affollata di programmi e di cose belle fatte e di gente che ti gratifica con la sua presenza magari riempiendo la chiesa la domenica mattina, vada a quel paese!

Se avesse dovuto attraccare sulle coste italiane, chissร  se lo avrebbero lasciato attraccare? Uno che lascia il suo paese, uno che lascia le folle che lo circondano, uno che affronta un mare in tempesta, di certo deve avere delle ragioni nascoste che a noi nasconde: deve essere un criminale. Inoltre non ha neanche le carte in regola e gli mancano dei timbri. รˆ un poveraccio, quindi criminale, quindi da respingere, quindi da lasciare in mare: che chiami il suo Padre che รจ nei cieli. รˆ un fuorilegge, non รจ un uomo, di lui si puรฒ fare quello che si vuole.

Di fronte a questo non sentirmi piรน italiano, ma per fortuna o per forza lo sono, non mi rimane che seguire Gesรน che passa allโ€™altra riva. Aveva mandato i discepoli; nessuno di loro si era mosso. Sale sulla barca Lui e i suoi discepoli salgono sulla barca: non possono farne a meno. La loro sfiducia in questa scelta tocca il suo apice quando, โ€œavvenendo nel mare un grande sconvolgimentoโ€, sono terrorizzati e avvolti da quella bella paura che ci piace tanto quando non vogliamo prendere sul serio la vita, cercando di tornare indietro non avvallando le decisioni prese e lasciando lโ€™ultima goccia di libertร  in mano a quella desolazione che abita i nostri pensieri e le nostre notti.

Gesรน rinnova la scelta di passare allโ€™altra riva, anche se tra scribi e discepoli che vogliono tornare indietro, non ha un grande seguito. Lui rinnova la sua scelta e la compie, anche se un uomo di buon senso avrebbe cambiato idea. Quello di cambiare idea che in tanti momenti รจ ritenuto un atto di libertร  in realtร , quando questo avviene perchรฉ le difficoltร  ci fanno paura, diventa un atto di non libertร . Gli ostacoli sono motivo per ritornare indietro e non vita in cui giocarsi tirandosi su le maniche. Le mie pare mi spingono a tornare alla terra di schiavitรน, Gesรน via di veritร  vitale mi invita a non demordere. Ma sono sfiduciato e desolato: che faccio? Vivo con questa tristezza nel cuore quanto la mia giornata mi riserva. Non sono al top? E chi se ne frega, lโ€™importante รจ vivere bene quanto mi viene dato, anche se il contagiri del mio motore misura un poโ€™ basso. Il gioco รจ chiaro: o mi coccolo la desolazione come via di fuga e mi dรฒ da fare per mostrarmi sempre piรน triste e sempre meno motivato, oppure decido di vivere. Non so bene come? Non importa, la via รจ galante e presto o tardi si mostra come sentiero da percorrere non perchรฉ รจ tutto chiaro, ma semplicemente perchรฉ รจ!

Non mi sento capito, gli altri non si rattristano con me, Gesรน dorme a poppa e manco si accorge che stiamo affondando: a Lui interessa navigare e raggiungere lโ€™altra riva lasciando quella che abbiamo appena lasciato.

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รˆ disumano tutto questo? No, รจ umano! E i tanti che intraprendono questa via del mare ce lo dimostrano continuamente. I disumani rischiamo di diventare noi, che purtroppo o per fortuna siamo italiani.

Ciรฒ che so รจ che o gioco la mia briciola di libertร  nel bello e nel bene nelle situazioni della vita che non sempre si presentano come belle, oppure non vivo e non gioco la mia libertร , preferisco la schiavitรน di sicurezze che portano a morire dentro, giorno dopo giorno. Questa scelte sono dei colpi di timone che ci permettono di affrontare in modo adeguato gli ondoni non perdendo di vista la direzione.

In un momento di sconforto compiere un atto libero, anzichรจ coccolare lo sconforto, cambia la vita e la situazione, ma cambia soprattutto come io vivo e come la vivo. Ma in questo modo non posso piรน avere il paravento di potermi piangere addosso e di potermi lamentare! Alleluja! Il Signore ricomincia a risorgere in noi, oggi. Sembrava che fossimo alla fine del mondo, questo รจ ciรฒ che ci vogliono far credere per non vivere la libertร  della nostra responsabilitร , e invece ci accorgiamo che il mondo continua a vivere e continuerร  a vivere anche dopo di noi.  Il sole sorge anche oggi, anzi รจ giร  sorto.

Ridimensionare le onde del mare e vivere in modo piรน umano i nostri patemi dโ€™animo, anche in situazioni non facili, ci fa uscire dallโ€™impossibilitร  di vivere e ci porta a una sanitร  di vita che ci fa stare bene non perchรฉ tutto va bene, ma perchรฉ viviamo bene.

Lโ€™invito รจ chiaro: non siamo lโ€™ombelico del mondo, non possiamo assolutizzare il nostro stato dโ€™animo, รจ cosa importante ma relativa. Se non relativizziamo questo noi saremo in balia di notizie belle o cattive, faremo il gioco delle fake news. Sentire quanto vivo e quanto incontro รจ cosa bella e umana, farlo diventare il faro della mia vita e delle mie scelte รจ insano e non da discepoli, non da gente che sale sulla barca e passa allโ€™altra riva.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte โ€“ Scuola Apostolica Sacro Cuore

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Si alzรฒ, minacciรฒ i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 23-27

In quel tempo, salito Gesรน sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.

Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: ยซSalvaci, Signore, siamo perduti!ยป. Ed egli disse loro: ยซPerchรฉ avete paura, gente di poca fede?ยป. Poi si alzรฒ, minacciรฒ i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Tutti, pieni di stupore, dicevano: ยซChi รจ mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?ยป.

Parola del Signore.