p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 18 Gennaio 2023

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Nel rifiuto o nellโ€™accoglienza si gioca la nostra relazione vera con Cristo e con la Vita.

Gesรน รจ il bestemmiatore che mangia con i fuorilegge e li chiama ad essere suoi discepoli (chiamata di Levi). Lui รจ il vino nuovo che messo negli otri della Legge antica li spezza a causa della vita nuova che รจ venuto a portare. Gesรน รจ il signore del sabato e del tempo: tempo di resurrezione che prelude alla venuta del settimo giorno che รจ Gesรน stesso. Gesรน รจ il bestemmiatore che travolge la legge antica per portarla a compimento inaugurando quella nuova. Lui รจ il fondatore del nuovo sabato che ha in sรฉ la nuova legge, la legge dellโ€™amore.

Dice Gesรน: โ€œรˆ lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?โ€. Giovanni nella sua prima lettera, gli fa da eco: โ€œChi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello รจ omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eternaโ€ (3, 14-15).

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Gesรน รจ il nuovo sabato che pone al centro della nostra esistenza la legge dellโ€™amore, una legge che non puรฒ rispondere ad alcuna prescrizione, perchรฉ lโ€™amore non puรฒ essere comandato. รˆ una legge che non ha limiti di spazio e di tempo, perchรฉ lโ€™amore travolge ogni limitazione e va oltre ogni ragionevolezza. La legge dellโ€™amore va oltre ogni canone e ogni buon senso, perchรฉ ha come scopo ultimo non il riconoscimento sociale, ma il fatto che la cosa piรน importante รจ lโ€™amore.

Il vangelo di oggi pone al centro della nostra attenzione un uomo dalla mano inaridita. Un uomo che non puรฒ agire, che non puรฒ lavorare, che non puรฒ mantenersi, che non puรฒ avere una attivitร  sociale normale. Uomo messo nel mezzo dellโ€™attenzione di Gesรน non come fenomeno da baraccone, ma come uomo da amare.

Sa che i farisei sono attentissimi ad ogni mossa che fa, anzi la provocano loro stessi e stanno a guardare per coglierlo in fallo. Non interessa la veritร  delle cose, non interessa Gesรน nuovo sabato del tempo, non interessa il vino nuovo da lui portato, non interessa il banchetto messianico aperto ai peccatori, non interessa loro lโ€™uomo dalla mano inaridita. Gesรน รจ venuto a portare la buona novella, e loro la rifiutano. Hanno il cuore indurito, non gli interessa Dio ma le loro sicurezze. La legge per loro รจ la loro sicurezza: lรฌ dentro i confini sono chiari, si sa cosa va bene e cosa va male, si sa chi รจ benedetto e chi รจ maledetto. Questo loro disquisire sul pelo nellโ€™uovo per vedere se rientra nei loro schemi oppure no, li chiude alla novitร  del vangelo che รจ lโ€™invito ad amarvi.

Questo atteggiamento porta a rifiutare la bestemmia del vangelo: siamo preoccupati che quello che si fa o si dice rientri nello schemino imparato a catechismo o a scuola o a teologia, molto meno siamo preoccupati di capire se la scelta รจ di amore.

Questo non va perchรฉ non genera vita, la uccide; non va perchรฉ ci porta a mettere da parte la caritร  anzichรฉ metterla al centro; non va perchรฉ ci porta a mettere la testa sotto la sabbia cercando una falsa sicurezza che non si preoccupa dellโ€™uomo ma di se stessi, che non si preoccupa della mano inaridita quanto invece che nessuno possa accusarci di essere bestemmiatori perchรฉ in giorno di sabato facciamo il bene.

Siamo nella settimana dellโ€™unitร  dei cristiani: quante divisioni dovute a cavilli teologici, che poi il piรน delle volte erano solo pretesti politici e sociali per fare altro. Quanta difficoltร  a rimettere Cristo al centro delle nostre scelte, lui che solo puรฒ riportare unitร  fra le chiese. Noi ci affidiamo ai nostri teologi perchรฉ trovino la strada dellโ€™unitร , e non sappiamo affidarci a Cristo che รจ via, veritร  e vita per ogni unitร .

Sono tutti atteggiamenti esteriori che noi utilizziamo per difenderci dal Cristo. Bellissima la reprimenda che il Grande Inquisitore, di Dostoevskij, fa contro il Cristo tornato sulla terra per raddrizzare le cose, reprimenda fatta dallโ€™inquisitore che ha fatto arrestare Cristo in nome della Chiesa che non vuole essere disturbata dalla sua presenza.

La nostra durezza di cuore ci porta ad allearci col potere di turno, per uccidere il Cristo. Spesso religione e potere vanno insieme e si accordano per uccidere lโ€™uomo: la legge, che รจ sempre del piรน forte, ha naturalmente il suo braccio secolare. La religione rifiuta la bestemmia del Cristo che รจ anche sovversione politica. La religione รจ convinta che per simpatia Dio sia con coloro che sono religiosi, i politici che usano della religione sono convinti che Dio sia con loro: Dio รจ con noi, dice lโ€™occidente; Allah รจ con noi dice il mussulmano: Dio invece รจ col povero dalla mano inaridita.

Gesรน lancia la sua bestemmia contro il sabato e la legge: il vertice della nostra vita รจ la caritร  non la legge. Non puรฒ sopportare i delitti che continuamente si compiono contro lโ€™uomo in nome del vangelo ridotto a legge. Gesรน si arrabbia contro i farisei, che siamo noi, che decidono di lasciare lโ€™uomo nella sua ariditร  finchรฉ muoia, e di uccidere colui che vuole fare il bene e salvare la vita.

La durezza di cuore che ci travolge nelle nostre scelte รจ una delle tappe che segnano il rifiuto del gioioso annuncio. Paolo, che afferma di essere stato irreprensibile per quanto riguarda la giustizia della legge, afferma pure che tutto questo lo reputa ormai โ€œstercoโ€ di fronte alla suprema conoscenza di Gesรน.

Gesรน nuovo sabato del tempo compiendo la guarigione dellโ€™uomo dalla mano inaridita in giorno di sabato, compie un gesto che รจ anche segno del dono della vita e della risurrezione dei morti. Come tutta lโ€™umanitร , il paralitico stenderร  il braccio ad aprire la mano per accogliere questo dono del sabato, la pienezza della vita di Dio.

E noi? Noi siamo chiamati ad accogliere questa testimonianza di Gesรน che mette lโ€™uomo al centro del sabato, non Dio. Sรฌ perchรฉ Dio vuole amare lโ€™uomo nel sabato e non essere amato lui. Lโ€™uomo al centro del sabato รจ fonte di guarigione dalle nostre tante paranoie. Noi siamo chiamati a comprendere un modo nuovo di vivere il sabato, la domenica, il tempo. Diverso da quello che tutti i giorni siamo chiamati a vivere, diverso dalla ripetitivitร  e dalla obbligatorietร  con cui facciamo il nostro quotidiano.

Stendiamo il nostro braccio, il braccio del nostro tempo e lasciamoci guarire accogliendo questo dono del sabato che รจ pienezza della vita di Dio.

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