p. Giovanni Nicoli โ€“ Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2019

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รˆ arrivato il tempo, รจ questo il tempo, in cui siamo chiamati, anche dalla vicinanza del Natale, a ridere del potere che รจ il vero invasore di questo nostro tempo, forse sarebbe meglio dire di ogni tempo.

Su cosa รจ basato il gioco democratico e politico dei potenti dei nostri giorni? Convincere altri a darci fiducia e punire chi si oppone, il mondo si regge su questo. Noi possiamo partecipare a questo gioco o ridendoci sopra, come il Battista, oppure asservendoci allโ€™uno o allโ€™altro.

Il Battista oramai nudo, spogliato e derubato di tutto, continua ad essere profeta nel profondo del carcere di Erode. Si rifiuta di asservirsi a colui che lo ascoltava volentieri fino a quando รจ diventato carne da macello per una stupida danza di festaioli che non hanno alcun rispetto per la vita. Ma il Battista non molla e comincia a sentire una vocina in lui che gli parla di altro: lโ€™importanza non di essere ascoltato ma di essere vero al di lร  delle mie prediche e convinzioni. Quando abbandoni la sedia del potere trovi sempre qualcuno che si vuole sedere sopra al tuo posto e che, per fare questo, cerca di spogliarti di ogni dignitร . Il Battista ci insegna a continuare con grinta a perseguire la bellezza dellโ€™essere servo della veritร , per non essere servo del potente di turno: una risata vivente che sale dalle segrete del carcere di Erode. Umanamente sembra una sconfitta, in realtร  รจ ben altro. Non mi interessa neppure definirla una vittoria, sarebbe ancora un gioco di potere, รจ semplicemente vita vera che ride per la bellezza della piccolezza: un farsi piccoli che รจ risata in faccia ai potenti.

Il Battista chiede per mezzo dei suoi discepoli; Gesรน risponde danzando la vita non badando al potere che ti vuole o asservito a lui o morto perchรจ suo nemico. Gesรน canta cose che i potenti non possono fare e vorrebbero impadronirsi di te perchรฉ tu facessi queste cose per loro, asservendoti. Ma il Battista ride dal profondo del carcere e Gesรน danza con lui la vita sulle strade, lontano dai palazzi. Un canto, un duetto che canta e danza lโ€™antidoto ad ogni potere che presto o tardi diventa abuso di potere.

La vita, grazie a Gesรน che canta e al Battista che ride di gioia perchรฉ oramai nudo รจ diventato un piccolo del Regno, ride in faccia ai potenti contemplando la vista che i ciechi riacquistano. Il potere accieca, Gesรน dona occhi nuovi, il Battista sorride di questo dono ricevuto quando oramai lui รจ denudato di tutto. Il potere ti chiede di metterti in ordine dietro a lui, Gesรน regala cammini nuovi e inediti a coloro che per il potere sono gente zoppa, inaffidabile. I potenti per avere potere mettono i poveri contro i poveri, distinguendo quelli che sono dei nostri da quelli che dei nostri non sono, usando magari anche la clava del colore della pelle o la clava dellโ€™essere stranieri, Gesรน regala spazi invitandoci a ritornare ad essere nomadi, liberi da stabilitร  e da case che diventano sempre piรน un debito e un luogo dove manca aria buona da respirare.

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Cosรฌ lโ€™incontro diventa gioia cantata mentre le chiacchiere dei potenti riescono solo a fare rumore violando e violentando chi si trova loro a tiro e chi si รจ dato a loro. รˆ la sorte del potente quella di dare morte agli oppositori prima e ai propri poi, mentre Gesรน ci chiama alla vita, a vita nuova. Gesรน puรฒ annunciare la Buona Notizia perchรฉ parla ai poveri da povero e questo avviene proprio mentre il potente urla le sue illusioni, le sue false promesse, false non perchรฉ cattive ma perchรฉ fumo negli occhi di cose che non realizzerร  mai: al potente interessano i numeri, contare i voti e usarli come vuole. E il potente fa lo scandalizzato perchรฉ il Vangelo รจ richiamo a libertร  non ad asservimento.

Il Battista finalmente capisce e ride, ride perchรฉ diventato piccolo per il mondo e grande per il Regno: sa che nessuno lo libererร  dal carcere semplicemente perchรฉ lui รจ giร  libero rimanendo fedele al suo essere Voce senza volere diventare Parola. Il piccolo Giovanni, il nudo Giovanni รจ libero per sempre. E la sua vita ride in modo bello e liberante mentre Gesรน danza la vita coi โ€œciechi che riacquistano la vista, con gli zoppi che camminano, coi lebbrosi che sono purificati, coi sordi che odono, coi morti che risuscitano, coi poveri a cui รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!โ€ e ride con me per la ritrovata libertร .

Cosa resta del Battista oramai libero da ogni orpello di potere?: rimane la sua identitร  di precursore libero. Lui รจ lโ€™agnello che precede lโ€™Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo; lui รจ la voce che grida la Parola, voce che non si perde a causa di raucedini schiave del non offendere il potente di turno; voce che grida la liberazione di noi poveri diavoli, finalmente liberi di passeggiare la vita. Nessuno puรฒ rubarci questo se accettiamo il gioco del piccolo che vive della sua Parola, magari in un carcere di sassi piuttosto che perdere la propria libertร  e dignitร  in un carcere da paese dei balocchi, bello ma falso, falsamente liberante ma in realtร  omicida della nostra dignitร  di figli. Cosรฌ grazie al Battista Voce e al Figlio Parola, noi ritroviamo la nostra umanitร  in quella piccolezza libera e liberante che nessuno ci potrร  portare via.

Il cammino diventa una bella passeggiata in montagna dove spesso e volentieri rimaniamo appesi sullโ€™abisso, abisso che ci puรฒ fare paura oppure abisso che possiamo godere contemplando tutta la sua bellezza e la sua chiamata alla libertร . 

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaรฌa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sรฌ, canti con gioia e con giubilo.
Le รจ data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
ยซCoraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarviยป.

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterร  come un cervo,
griderร  di gioia la lingua del muto.
Ci sarร  un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicitร  perenne splenderร  sul loro capo;
gioia e felicitร  li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร  il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R. 

Egli sostiene lโ€™orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate lโ€™agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finchรฉ abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice รจ alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.

Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: โ€œEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร  la tua viaโ€.

In veritร  io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.

Parola del Signore

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