p. Giovanni Nicoli โ€“ Commento al Vangelo del 11 Aprile 2019 โ€“ Gv 8, 51-59

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Prima che Abramo fosse, Io Sono, dice Gesรน! Quando Dio si manifesta a noi, noi lo vogliamo uccidere, non ci va bene, noi vorremmo un Dio di per altro tipo. La rivelazione di Gesรน provoca il tentativo di lapidazione. Le pietre che Gesรน allโ€™inizio del capitolo aveva fatto cadere dalle mani di coloro che volevano lapidare la donna, ritornano vive nelle mani dei Giudei col loro messaggio di morte.

Tali pietre vogliono negare questo Dio, ma tali pietre non fanno altro che rivelare il nostro Dio. Il nostro Dio รจ Colui che muore dando la vita per amore! Uccidendolo noi non facciamo altro che la sua volontร  che รจ dare la vita per amore.

Proprio nel momento della morte risuona sulla terra lโ€™Io Sono, che รจ canto di gloria nei cieli perchรฉ sulla terra vi sia pace.
Il nostro Dio non vuole martiri perchรฉ รจ Lui che muore per lโ€™uomo, non vuole che lโ€™uomo muoia per Lui. I martiri altro non sono che lโ€™opera dellโ€™uomo che ancora una volta vuole uccidere la memoria di Dio, ma non รจ volontร  di Dio questa. Anche se poi, il nostro Dio che si impasta le mani con il letame di questa terra e scrive diritto sulle nostre righe storte, fa sรฌ che questa aberrazione dellโ€™umanitร  diventi salvifica. Semplicemente perchรฉ non cโ€™รจ amore piรน grande di dare la vita per i propri amici.
Io Sono รจ il nome del Dio liberatore e fedele che si incarna nel Figlio nostro fratello. Egli รจ il Figlio che era al principio.

Lโ€™uccisione del Figlio che รจ la vetta raggiunta dal male, รจ anche la fine di questo male. Quando noi celebriamo lโ€™eucaristia noi facciamo memoria di questo e fare memoria รจ vivere la feconditร  della vita.
Nellโ€™uccisione del Figlio Gesรน rivela chi Lui รจ in veritร . Se noi uccidiamo Gesรน, cosa che facciamo continuamente ogni giorno, manifestiamo la sua volontร  di dare la vita per noi e mentre Lui dona la vita per noi, manifesta chi รจ Dio, manifesta il volto del Padre e, in tal modo, manifesta i tratti essenziali del nostro volto, di noi che siamo fatti a sua immagine e somiglianza. Lโ€™Io Sono, questo nostro Dio che รจ Padre, ci viene rivelato come amore infinito per noi. Non siamo noi a doverlo servire e a dare la vita per Lui, non ne ha bisogno. รˆ Lui a dare la vita per noi facendosi servo, e di questo noi ne abbiamo grandemente bisogno, senza questo siamo lettera morta.

Volenti o nolenti questo รจ il nostro Io Sono: Lui, Figlio amato, viene innalzato in croce e questo diventa non un inno al dolorismo ma la vittoria definitiva della luce sulla tenebra.

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La fatica dellโ€™entrare nel linguaggio di Giovanni รจ vera, ma altrettanto vero รจ il suo messaggio: Dio ama lโ€™uomo, senza ma e senza se. Non gli interessano le varie fedi, non gli interessano le nostre divisioni, gli interessa donare la sua vita per noi. A noi accettare questa sua identitร  reale oppure no, a noi vederlo disarmare i fratelli che uccidono i fratelli morendo per ognuno di noi. Per questo siamo chiamati a guardare al di lร  delle apparenze, al di lร  di quello che vediamo. Se cโ€™รจ una fatica che poco noi facciamo รจ quella di cogliere il cuore dellโ€™altro e ascoltarlo al di lร  delle parole, che spesso sono chiacchiere, con cui riempiamo la nostra giornata. Questo ascolto, cosรฌ bello e fecondo, noi lo temiamo e da esso, per questo, giriamo al largo. Ma in tal modo non conosciamo lโ€™altro, al massimo ne mettiamo in piedi alcuni pregiudizi con cui lo giudichiamo, ma non lo amiamo e dunque non lo conosciamo.

Lโ€™Io Sono che muore in croce lapidato dalle pietre destinate allโ€™uomo, รจ il nostro Dio che si rivela a noi e che noi siamo chiamati ad amare lasciando che Lui ci ami. Cosรฌ lo conosciamo e cosรฌ lo viviamo imparando a non essere piรน io che vivo ma che รจ il Cristo che vive in me!

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte โ€“ Scuola Apostolica Sacro Cuore

[box type=โ€infoโ€ align=โ€โ€ class=โ€โ€ width=โ€โ€]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.[/box]

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Abramo, vostro padre, esultรฒ nella speranza di vedere il mio giorno.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 51-59

In quel tempo, Gesรน disse ai Giudei: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrร  la morte in eternoยป. Gli dissero allora i Giudei: ยซOra sappiamo che sei indemoniato. Abramo รจ morto, come anche i profeti, e tu dici: โ€œSe uno osserva la mia parola, non sperimenterร  la morte in eternoโ€. Sei tu piรน grande del nostro padre Abramo, che รจ morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?ยป.
Rispose Gesรน: ยซSe io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica รจ il Padre mio, del quale voi dite: โ€รˆ nostro Dio!โ€, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultรฒ nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioiaยป.
Allora i Giudei gli dissero: ยซNon hai ancora cinquantโ€™anni e hai visto Abramo?ยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sonoยป.
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesรน si nascose e uscรฌ dal tempio.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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