HomeSolennitร p. Giovanni Nicoli - Commento al Vangelo del 1 Gennaio 2025

p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 1 Gennaio 2025

Mercoledรฌ 1 Gennaio 2025 - MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Commento al brano del Vangelo di: Lc 2,16-21

La pace รจ la salvezza operata dallโ€™effusione dello Spirito. Cristo รจ personalmente la nostra giustizia e la nostra pace: da qui deriva lโ€™ordine e la pace reciproca tra gli uomini. La pace รจ risonanza dellโ€™amore gratuito e misericordioso di Dio ed รจ sperimentato dagli uomini nel perdono delle proprie colpe: non potrร  non essere perdono reciproco.

Oggi, iniziamo il nuovo anno celebrando la maternitร  di Maria.

Gesรน, โ€œnato da donna, nato sotto la Leggeโ€, circonciso lโ€™ottavo giorno e chiamato con il nome โ€œGesรนโ€, รจ il compimento della benedizione di Dio allโ€™umanitร , รจ la benedizione fatta persona. La pienezza della benedizione si manifesta nel frutto benedetto del seno di Maria, colei che รจ benedetta tra tutte le donne. La protezione, la grazia e la pace in cui consiste la benedizione assumono il volto e il nome di Gesรน di Nazareth. Nome che indica la volontร  di salvezza di Dio: โ€œIl Signore salvaโ€.

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Tema unitario delle letture รจ anche quello della presenza di Dio manifestata nel volto e nel Nome di Gesรน; presenza che si fa interiore al credente grazie allโ€™effusione dello Spirito e che lo guida alla figliolanza divina. La maternitร  di Maria รจ lโ€™evento che consente la manifestazione della presenza benedicente di Dio agli uomini.

La circoncisione di Gesรน, allโ€™ottavo giorno, รจ memoria importante per la valenza spirituale della circoncisione stessa che richiama allโ€™apertura: lโ€™uomo si pone in ascolto della donna ponendo un limite alla sua โ€œonnipotenza virileโ€ e accetta di vivere la sessualitร  come incontro faccia a faccia. Richiama allโ€™appartenenza: perchรฉ la circoncisione rende il corpo umano una superficie scritta, una sorta di libro su cui รจ incisa lโ€™irrevocabile decisione divina di legarsi in alleanza.

Il passaggio di Dio e del suo Spirito nellโ€™uomo lascia come traccia una ferita. La circoncisione รจ una ferita, uno spogliamento che rivela una mancanza piรน profonda e vitale: รจ la condizione dellโ€™incontro con lโ€™altro, dellโ€™accesso di Dio nella nostra vita. Per questo la Bibbia simbolizza la circoncisione e la estende a tutto lโ€™uomo parlando di circoncisione degli orecchi e del cuore. La nostra mancanza รจ il luogo dellโ€™incontro e della relazione.

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โ€œGli fu messo nome Gesรน come era stato chiamato dallโ€™angeloโ€ (Lc 2,16). 

Nel nome รจ la chiamata: il nostro nome รจ la nostra vocazione, la nostra unicitร , il nostro compito, la nostra responsabilitร . Il nome โ€œGesรนโ€ poi, il nome di colui che รจ generato dallo Spirito santo, รจ il nome che viene da Dio e non dagli uomini, dallโ€™alto e non dal basso. รˆ lโ€™unico nome in cui cโ€™รจ salvezza.

Non รจ il nome che deve esaudire un desiderio dei genitori, che deve proseguire una storia genealogica, che deve dare continuitร  a vite di altri, che deve illudere di immortalitร  chi lโ€™ha generato. Certo, i nostri nomi, cioรจ le nostre vite, le nostre unicitร  personali, sono braccati e ricattati dal nostro passato, feriti e perseguitati dal nostro passato. Nel nome di Gesรน, nella declinazione del suo nome, possiamo trovare lโ€™orientamento per vivere il nostro nome nella libertร . Certo nella libertร  possibile, una libertร  sempre fragile, una libertร  sempre ostacolata e minacciata, da noi stessi e dagli altri.

Ma i nostri nomi ormai sono innestati nel nome di Gesรน, noi siamo stati battezzati nel nome di Gesรน, e il battesimo, come abbiamo visto, รจ letto come circoncisione cristiana. In Cristo il nostro nome non รจ piรน memoria di passato ma cammino verso il futuro, non รจ ripetizione del giร  visto e subรฌto ma novitร  di vita. รˆ anticipo di resurrezione, di quella vita eterna in cui finalmente riceveremo il nome nuovo che nessuno conosce e nessuno ha conosciuto, ma che solo Dio conosce. Come lui solo conosce il nostro cuore, la nostra unicitร , la nostra vocazione, il nostro mistero.

Lโ€™esperienza originaria di Gesรน รจ quella di essere preceduto. Il nome โ€œGesรนโ€ era il nome con cui era stato chiamato dallโ€™angelo โ€œprima di essere concepito nel ventre maternoโ€. Preceduto da genitori, preceduto dalla storia di un popolo, preceduto da Dio. Lโ€™accoglienza che i genitori faranno del figlio, cosรฌ come lโ€™accoglienza che gli predisporrร  il popolo, sarร  essenziale al nuovo venuto per giungere allโ€™accoglienza della propria storia di precedenza.

Lโ€™accoglienza รจ la condizione per pacificarsi con la propria origine e con la storia che ci ha preceduti. Lโ€™accoglienza che conosciamo nel nostro venire al mondo e nel nostro vivere รจ fondamentale perchรฉ noi, a nostra volta, possiamo accoglierci nella storia di precedenza che ci ha segnati e che risale a Dio Padre.

Cโ€™รจ dunque un prima, per Gesรน, che troverร  il suo senso nel dopo: che cosa farร  di Gesรน tutto ciรฒ che lo ha preceduto? Ma soprattutto, cosa farร  Gesรน di tutto ciรฒ che lo ha preceduto? Del rapporto con la famiglia di origine? Degli usi e delle tradizioni religiose del suo popolo? Della chiamata che viene da Dio? Del suo stesso nome? Il dopo della vita di Gesรน nasce come domanda in questo prima in cui Gesรน รจ in posizione totalmente passiva.

Nel passo del vangelo si sottolinea lโ€™attivitร  interiore di Maria: luogo della libertร  รจ lโ€™interioritร  in quanto spazio di elaborazione del senso, di accoglienza del reale e di maturazione delle scelte e delle decisioni. Maria, che riflette e medita โ€œnel suo cuoreโ€ sugli eventi che accadono e che custodisce interiormente parole che destano stupore, coltiva ed elabora in sรฉ il senso di tali eventi, lo concepisce, lo porta in grembo come in grembo ha portato il figlio, gli dร  progressivamente una forma, attendendo di partorirlo, o meglio, di essere lei generata a tale senso che la coglie quale madre del Signore.

Lโ€™attivitร  interiore e spirituale di memoria e riflessione, di cui Maria รจ soggetto, รจ luogo di unificazione del tempo e di discernimento della benedizione divina nel quotidiano.

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