CREDERE
iamo diventati, molte volte a giusta ragione, così diffidenti nei confronti dei nostri simili che abbiamo esteso quest’incapacità di credere anche a Dio. Non crediamo più a nessuno perché siamo stati ingannati troppe volte. Non crediamo più anche perché siamo rassegnati o forse non crediamo più perché vogliamo contare solo sulle nostre forze.
In tutto questo, Zaccaria è un nostro degno antenato. Siccome le cose non sono chiare, siccome i dati ci portano da un’altra parte, siccome credere vuol dire rischiare e prendersi delle responsabilità, Zaccaria preferisce lasciare tutto così com’è. Preferisce un’insoddisfazione certa piuttosto che una delusione possibile. Dalla sterilità non si esce, è inutile provarci.
Credere non vuol dire essere creduloni, ma rischiare dandosi un’altra possibilità. Forse gli uomini e le donne del nostro tempo continueranno a ingannarci e deluderci, ma non è detto che dobbiamo estendere necessariamente questo pregiudizio anche nei confronti di Dio. A volte è proprio la nostra incredulità che impedisce a Dio di operare.
UN IMPEGNO
Provo a verificare quanto sono disposto a credere alle persone a cui voglio bene e quanto sono disposto a credere a Dio.
P. Gaetano Piccolo S.I.
Compagnia di Gesù (Societas Iesu) – Fonte