Quello che siamo
La vita ci mette continuamente alla prova. Ci troviamo ripetutamente davanti a situazioni in cui dobbiamo scegliere, ci capita di attraversare lโesperienza della sofferenza e del male, momenti della vita in cui la nostra fiducia in Dio รจ messa in discussione. Anche quando abbiamo la possibilitร di donare noi stessi, il nostro tempo, il nostro amore, la decisione non รจ semplice, perchรฉ a volte ci sembra di perdere qualcosa di noi.
Tutta la vita รจ dunque una prova, nel senso del verbo peirazo, il verbo della tentazione, che viene usato nel brano del Vangelo della liturgia di questa domenica. Questo verbo, infatti, vuol dire far venir fuori: la vita in se stessa dunque รจ una prova/tentazione, perchรฉ continuamente veniamo fuori per quello che siamo, attraverso le scelte che operiamo.
Decidersi
Nel Vangelo di questa domenica, anche Gesรน sceglie chi vuole essere, piรน precisamente sceglie che tipo di Messia vuole essere. Lโepisodio delle tentazioni, infatti, viene collocato da Luca tra il battesimo di Gesรน e lโinizio del suo ministero a Nazareth. Se il battesimo รจ il momento in cui Gesรน riceve la missione dal Padre, il tempo delle tentazioni รจ il tempo in cui Gesรน si prepara a intraprendere il suo ministero.
In altre parole, Luca ci sta presentando una sorta di discorso programmatico di Gesรน: attraverso le sue scelte e attraverso le risposte alla tentazione, Gesรน mostra che tipo di Messia vuole essere. Sulla figura del Messia infatti cโerano molte attese, diverse e ambigue. Anche noi siamo spesso circondati da attese diverse su di noi e talvolta รจ necessario fermarsi per decidere di se stessi e non essere travolti. Gesรน infatti รจ spinto dallo Spirito Santo nel deserto, ha bisogno di prendere le distanze e riconoscere quello che cโรจ nel suo cuore. Solo cosรฌ le nostre azioni non saranno casuali e impulsive, ma consapevoli e meditate.
Una vita intera
Gesรน rimane nel deserto quaranta giorni, un tempo lungo che ricorda i quarantโanni nel deserto del popolo di Israele. Tutte le risposte che Gesรน dร al tentatore sono infatti citazioni tratte dal libro del Deuteronomio. Gesรน rivive lโesperienza del suo popolo, un tempo prezioso per Israele, perchรฉ il deserto non era stato solo un tempo di paure e di tradimenti, ma anche unโesperienza di profonda intimitร con Dio. Ma โquarantaโ indica nella cultura ebraica anche il tempo di una vita piena, dunque รจ la vita stessa, che nella sua pienezza, dallโinizio alla fine, ci mette davanti alla domanda su chi vogliamo essere.
Contro il privilegio
I tre momenti di tentazione descritti da Luca, rappresentano tre atteggiamenti emblematici della nostra relazione con noi stessi, con gli altri e con Dio. La prima tentazione riguarda la fame, quasi a indicare che i momenti di prova non sono delle eccezioni, ma accompagnano lโordinarietร della nostra vita, proprio come il mangiare. Anche il primo peccato, quello di Adamo, riguardava infatti il mangiare. Mentre perรฒ Adamo decide di approfittare, pensando al suo interesse personale e immediato, Gesรน sceglie di prendere le distanze.
Non ci sarebbe nulla di male a mangiare dopo un lungo digiuno. Gesรน ha il potere di trasformare le pietre in pane. Nessuno lo vedrebbe. Eppure, Gesรน decide di aspettare, perchรฉ quel potere non gli รจ dato per il suo interesse, quel potere รจ per sfamare gli altri. In fondo รจ anche la tentazione di tutti coloro che vivono il potere, grande o piccolo che sia, per soddisfare i propri interessi e tradiscono la logica del servizio. Gesรน rifiuta invece la logica del privilegio, la tentazione di pensare prima di tutto a se stessi.
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Conto il compromesso con il male
Anche la seconda tentazione รจ molto frequente oggi: spesso infatti diciamo di fare il male a fin di bene, ci alleiamo con logiche perverse con il pretesto che serva a operare qualcosa di buono. Eppure, quando scegliamo di allearci con il male, ciรฒ che facciamo alla fine, nonostante le apparenze, non รจ mai buono e, prima o poi, farร emergere il suo veleno.
Il Nemico propone a Gesรน di conquistare lโumanitร passando attraverso la sua logica. Una volta conquistato il cuore degli uomini potrร farci quello che vuole. ร un inganno sottile e, purtroppo, molto presente nel nostro modo di ragionare. Per quanto sia piรน difficile e doloroso, Gesรน sceglie invece di arrivare allโumanitร attraverso la logica della croce, che รจ la logica dellโumiliazione.
Contro la provocazione
Lโultima delle tre tentazioni mette in gioco il rapporto con Dio, il bisogno di essere rassicurati. Soprattutto quando viviamo il silenzio di Dio, la sua apparente assenza, siamo tentati di metterlo alla prova, ci comportiamo come bimbi capricciosi che pretendono di essere accarezzati. Il Nemico chiede a Gesรน di buttarsi dal pinnacolo del Tempio, perchรฉ se รจ vero che Dio lo ama, non lo lascerร cadere. Gesรน ci insegna invece a essere figli adulti, che portano nel cuore la certezza di essere amati. Siamo certi che quando sarร opportuno o necessario, Dio ci sarร !
Lโauto-salvezza
Come nella vita di Gesรน, cosรฌ anche per noi, la tentazione ritorna soprattutto nei momenti in cui siamo piรน deboli. Quello รจ il tempo fissato. Per Gesรน infatti la tentazione ritornerร nellโorto degli ulivi, mentre รจ in agonia, e sulla croce, quando tutto sembra perduto. E, non a caso, ritorna nella forma della tentazione dellโauto-salvezza: salvati! Pensa prima a te! Anche in questo caso si tratta di una modalitร molto frequente anche nella nostra vita: soprattutto nelle difficoltร , siamo tentati di pensare prima a noi stessi. Gesรน ci insegna a rispondere abbandonandoci e mettendoci con fiducia nelle braccia del Padre.
Leggersi dentro
- Se guardi alle tue scelte, cosa viene fuori di te?
- Come opera di solito la tentazione nella tua vita?
Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte