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p. Gaetano Piccolo S.I. – Commento al Vangelo di domenica 8 Settembre 2024

Domenica 8 Settembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 7, 31-37

Spegnere tutto

Lโ€™espressione โ€œnon temeteโ€, che questa domenica troviamo nel testo del profeta Isaia, ricorre piรน di cento volte nella Bibbia, come a dire che il Signore conosce le nostre paure, sa che abbiamo paura, e continuamente ci invita ad avere coraggio.

A volte la paura ci porta a chiuderci. รˆ la paura di non farcela, il timore di fallire. Le relazioni possono diventare pesanti, qualcosa di insostenibile. In particolare oggi, in un mondo iperconnesso, dove continuamente siamo costretti ad ascoltare parole che non ci aiutano, dove continuamente siamo sollecitati, interpellati, in un mondo in cui siamo sovraccaricati di immagini, di messaggi molte volte ripetitivi e strumentali, ci viene voglia di spegnere tutto, di non ascoltare piรน nessuno. Ci capita dโ€™altra parte anche di non sentirci capiti, ci accorgiamo a volte che le nostre parole sono state fraintese. E allora ci ritiriamo, rinunciando a vivere.

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Rifiuto e aiuto

รˆ un poโ€™ questa la situazione che vive il protagonista del testo del Vangelo: un uomo muto e sordo, uno cioรจ che ha smesso di parlare e che non vuole piรน sentire. Una condizione nella quale anche noi ci possiamo facilmente rivedere.

Come avviene in poche altre occasioni nei Vangeli, questโ€™uomo non va da Gesรน di sua iniziativa, ma viene portato da altre persone. Chi sono? Forse quelli che non accettano il suo silenzio, forse coloro che non riescono a comunicare piรน con lui, forse anche coloro che sono infastiditi del suo mutismo. O forse รจ la comunitร , la Chiesa, che si fa carico di quelle situazioni che impediscono ai figli di Dio di incontrare la Parola di Gesรน.

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Il bisogno di solitudine

Davanti a questโ€™uomo, Gesรน compie un gesto che molto probabilmente avrร  stupito coloro che lo hanno condotto da lui: Gesรน lo porta in disparte, quasi come se avesse intuito e accolto il suo bisogno di solitudine, di silenzio o forse semplicemente di una relazione autentica!

Quante relazioni false viviamo ogni giorno! Persone che non sono sincere, persone che cercano di approfittare della debolezza dellโ€™altro, persone che cercano il proprio interesse, persone che ti cercano solo quando hanno bisogno. Forse questโ€™uomo si รจ ritirato perchรฉ non sopportava piรน un mondo di falsitร .

Gesรน risponde a questa esigenza offrendogli una relazione personale e intima, compiendo dei gesti che esprimono una prossimitร  molto forte, un contatto profondo: mette le sue dita nelle orecchie di questโ€™uomo e gli tocca la lingua con la sua saliva.

รˆ un momento di silenzio nel quale risuona una sola parola: โ€˜apriti!โ€™. รˆ lโ€™invito che Gesรน rivolge a questโ€™uomo: apriti a questo mondo che ti spaventa, apriti alle relazioni che ti hanno deluso, apri il cuore a quella vita che hai rinunciato ad affrontare. La chiusura infatti non ci aiuta, non รจ la soluzione, per quanto la tentazione di non volerne piรน sapere sia sempre in agguato.

Correttezza

Quando finalmente questโ€™uomo torna ad aprirsi alle relazioni, Marco inserisce un dettaglio significativo: questโ€™uomo infatti non torna semplicemente a parlare, ma parla correttamente, come se lโ€™evangelista volesse alludere a una scorrettezza, a un errore o unโ€™incapacitร  di esprimersi in maniera adeguata. Potrebbe essere questo un motivo della sua chiusura? A volte infatti non riusciamo a comunicare adeguatamente quello che vogliamo trasmettere e davanti a questa nostra incapacitร  rinunciamo a comunicare.

Difficile dire cosa significhi โ€˜parlare correttamenteโ€™, ma forse se cominciamo a essere onesti e coerenti, la nostra comunicazione ne guadagnerร , anche se chi ci ascolta non sempre sarร  pronto e disposto ad ascoltare quello che vogliamo dire.

Segreto e rivelazione

Parlare correttamente implica anche una vicinanza sempre piรน profonda alla parola del Vangelo, tantโ€™รจ vero che lโ€™immagine descritta in questo brano รจ rifluita in uno dei gesti del sacramento del battesimo, con il quale il ministro prega affinchรฉ il battezzato possa presto ascoltare e proclamare la Parola di Dio.

Ma come in questo passo del Vangelo, anche nella vita non basta ascoltare e proclamare la Parola di Dio per conoscere Gesรน. รˆ necessario attraversare con lui la Passione: solo lรฌ potremo conoscerlo veramente. รˆ questo il senso dellโ€™invito di Gesรน a non raccontare quel miracolo, perchรฉ non ci sono scorciatoie per diventare discepoli. Nel Vangelo di Marco la rivelazione dellโ€™identitร  di Gesรน รจ possibile solo quando lo vedremo rinnegato e prigioniero per seguirlo e contemplarlo sulla croce.

Leggersi dentro

  • Quanto spazio dai allโ€™ascolto della Parola di Dio? E al suo annuncio?
  • Quali sono i motivi che a volte ti portano a chiuderti in te stesso?

Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte

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