p. Gaetano Piccolo S.I. โ€“ Commento al Vangelo di domenica 7 Agosto 2022

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รˆ ancora notte! Come attraversare lโ€™attesa

Una notte stellata

Lโ€™immagine della notte ha sollecitato spesso lโ€™immaginazione degli artisti. La notte sa di mistero, รจ il tempo in cui la chiarezza lascia il posto alla fantasia. E proprio per questo la notte puรฒ essere abitata dai mostri, soprattutto quando diventa la notte della ragione (cf . F. Nietzsche). La notte ci ricorda le nostre paure, quando non vediamo lโ€™ora che la luce si riaccenda. E tante volte, nelle notti insonni, i pensieri ci abitano e i ricordi si affollano. La notte รจ anche quella stellata di Van Gogh (1889): quando la guardiamo, ci colpiscono i colori e un senso di nostalgia, ma non vediamo le sbarre del manicomio attraverso le quali Van Gogh ha osservato quel paesaggio mentre lo dipingeva. Anche nella notte piรน buia possiamo vedere la stella del mattino, che si scorge proprio nellโ€™opera di Van Gogh: basta andare oltre la grata del nostro presente. come egli stesso scrisse al fratello.

La storia, purtroppo, continua ad attraversare la notte. Proprio come avviene per le ore del giorno, sembra che la vita non possa fare a meno di ritornare nel buio, piรน o meno lungo, che sopraggiunge dopo il crepuscolo. E forse anche adesso abbiamo la sensazione di attraversare una notte che sembra sempre piรน buia.

Lโ€™attesa

La notte รจ quella del popolo dโ€™Israele che attende la liberazione, come ci ricorda il libro della Sapienza (Sap 18,6-9), ma la Bibbia conosce anche la notte del Cantico dei cantici, quella notte nella quale i mistici hanno intravisto la ricerca drammatica dellโ€™anima per il suo Sposo. Ma nella Sacra Scrittura la notte รจ soprattutto quella in cui siamo chiamati a vegliare, รจ la notte della sentinella che deve custodire la cittร  oppure, come ci ricorda il Vangelo di questa domenica, รจ la notte in cui siamo chiamati ad aspettare il padrone che ritorna (Lc 12,32-48).

Una notte che rivela

Oggi siamo forse nella notte perchรฉ non riusciamo a capire dove stiamo andando. รˆ notte perchรฉ non ci riconosciamo piรน lโ€™un lโ€™altro, non vediamo piรน il volto dellโ€™altro, e nel buio ogni sagoma diventa un pericolo da cui difendersi. La notte รจ spesso il tempo della disperazione, quello in cui si veglia un morto, quello in cui ci ritorna in mente il male che ci รจ stato fatto.

Ma proprio per questo รจ nella notte che comprendiamo da che parte sta il nostro cuore. Sรฌ, perchรฉ proprio quando รจ notte ci rendiamo conto se abbiamo ancora speranza, se abbiamo creduto alla promessa che ci รจ stata consegnata. Quando รจ notte ci rendiamo conto se crediamo davvero che ci sia un tesoro da custodire o se in fondo pensiamo che si sia trattato solo di un inganno.

Come stiamo vivendo, dunque, questa notte che oggi lโ€™umanitร  sta attraversando?

Servire come sempre

La notte del Vangelo รจ quella nella quale siamo chiamati a vegliare e a tenerci pronti. Non si tratta di fare cose straordinarie, ma solo di continuare a svolgere quel compito che ci รจ stato consegnato. Si tratta di tenere le lampade accese, affinchรฉ anche noi non cadiamo nellโ€™errore di temere il volto dellโ€™altro che si cela nellโ€™oscuritร . Si tratta di tenere i fianchi cinti, pronti a servire, in modo da non cadere nello scoraggiamento e nellโ€™accidia. Si tratta di darsi da fare, ma non cose straordinarie, nella notte puoi solo provare a continuare a servire come hai sempre fatto. Nella notte non puoi intraprendere strade nuove, sarebbe troppo complicato individuarle. Occorre rimanere, vigilanti, al proprio posto. Il padrone tornerร  perchรฉ lo ha promesso. Per questo nella notte ci rendiamo conto di quanto ci fidiamo di quella promessa, di quanto ci crediamo veramente.

Notte della responsabilitร 

Nella notte, il Signore ci chiede di prenderci cura di quello che ci ha consegnato, ma cโ€™รจ una differenza tra chi ha semplicemente ricevuto qualcosa e colui al quale รจ stata affidata la responsabilitร  di amministrare. Chi amministra ha una responsabilitร  che non riguarda solo la propria vita, ma anche quella degli altri. Anche se in modi diversi, ciascuno di noi รจ chiamato a dare allโ€™altro il cibo al tempo opportuno: siamo sempre amministratori di beni che non sono nostri e con i quali siamo chiamati a nutrire la vita di chi ha fame. Lโ€™amministratore fedele sa riconoscere la fame e i tempi dellโ€™altro.

Forse proprio perchรฉ รจ in gioco la vita dellโ€™altro, la parola del Signore รจ molto dura nei confronti di chi approfitta del potere che Dio mette nelle mani dellโ€™amministratore, perchรฉ la sua azione ricade su chi aspetta il cibo per andare avanti nella vita. Oggi viviamo anche la notte della responsabilitร , dove spesso chi si trova in ruoli di potere li esercita per lo piรน pensando al proprio interesse, abusando e spadroneggiando, soprattutto mettendosi al posto di Dio e decidendo della vita degli altri. Ma noi continuiamo a credere che presto il padrone tornerร .

Leggersi dentro

  • Come vivi il tempo dellโ€™attesa, quando le cose non sono chiare?
  • Come stai amministrando quello che Dio ha messo nelle tue mani?

per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte