HomeVangelo della Domenicap. Gaetano Piccolo S.I. - Commento al Vangelo di domenica 4 Agosto...

p. Gaetano Piccolo S.I. – Commento al Vangelo di domenica 4 Agosto 2024

Domenica 4 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6,24-35

Viandanti

Nella vita ci manca sempre qualcosa, ma il modo in cui viviamo questa mancanza e il modo in cui cerchiamo quello che ci manca fa la differenza. Siamo viandanti che ogni tanto sono costretti anche ad attraversare il deserto: sono i tempi della vita in cui il cammino diventa piรน faticoso. La paura di non farcela prende allora il sopravvento e improvvisamente rileggiamo tutto in una prospettiva negativa e senza speranza. 

Il deserto

- Pubblicitร  -

Il cammino di Israele nel deserto diventa emblematico di questo viaggio che ogni essere umano deve percorrere. Era un cammino di libertร  che doveva passare inevitabilmente attraverso unโ€™esperienza di perdita e di essenzialitร .

Nel deserto, Israele viene messo nella condizione di poter contare solo su Dio e di scoprire quale sia la vera fonte della sua vita. Cosรฌ anche a noi puรฒ capitare di attraversare situazioni in cui non abbiamo piรน niente, siamo spogliati di tutto e ci sembra di non avere piรน sicurezze su cui appoggiarci. Proprio quello รจ forse il momento in cui possiamo riconoscere da dove viene la vita.ย 

Lamento

- Pubblicitร  -

Molte volte perรฒ, proprio come รจ accaduto per Israele, quello diventa purtroppo il momento del lamento: ci concentriamo su quello che manca e sulle nostre paure. Attraverso questa lente oscura rileggiamo tutta la nostra storia. Per accentuare la negativitร  del presente, tendiamo a idealizzare il passato, ma si tratta spesso di una rilettura distorta di una storia che in realtร  non cโ€™รจ mai stata: Israele esprime una nostalgia per un cibo misero che viene interpretato come qualcosa di succulento. In realtร  Israele ha lasciato la schiavitรน, lo sfruttamento e lโ€™umiliazione. Non sempre il passato รจ quello che viene raccontato, ma รจ un meccanismo frequente: per denigrare il presente, si enfatizza un passato che non cโ€™รจ mai stato! 

Il lamento nasce molte volte anche dalla percezione di unโ€™assenza di Dio. Ci sembra di camminare da soli, inermi davanti ai pericoli della vita. Per questo avremmo voglia di barattare le piccole sicurezze del passato, con la possibilitร  di trovare una terra promessa. Anche per noi รจ cosรฌ: non si arriva nella terra promessa senza passare attraverso il deserto!

Cibo

Questa distorsione della realtร  dipende molte volte dalla fame: la mancanza di cibo altera la nostra percezione della realtร . Ma il cibo รจ anche un simbolo di quello che sentiamo come un nutrimento necessario per noi. Alcuni si nutrono di lusinghe, altri sono alla ricerca spasmodica di affetto, altri hanno bisogno continuamente di sentirsi considerati. Per questo รจ importante chiedersi di cosa mi nutro, per comprendere se effettivamente รจ un modo sano di gestire la mia fame.

Forse attraverso questi interrogativi, scoprirรฒ se ho compreso che lโ€™unico cibo che veramente risponde alla mia fame piรน profonda รจ la relazione con Gesรน. 

Cercare

Nel Vangelo di Giovanni di questa domenica la gente si รจ messa alla ricerca di Gesรน. Anche se le motivazioni non sono del tutto oneste, รจ comunque un punto di partenza. Questa ricerca andrร  certamente purificata, ma almeno si sono messi in movimento. La domanda successiva che Gesรน ci pone รจ infatti quella sul perchรฉ lo stiamo cercando. Si tratta di una domanda fondamentale per chi ha intrapreso un cammino spirituale. A un certo punto siamo messi davanti alle nostre motivazioni: cerco un Dio che risponda ai miei bisogni? Cerco un Dio che possa risolvere i miei problemi? Perchรฉ ho scelto di essere sacerdote? Perchรฉ sono entrato o entrata nella vita religiosa? 

Molte volte infatti i nostri bisogni, spesso inconfessati e occultati, prevalgono sul desiderio di una relazione vera con il Signore. Forse anche noi stiamo cercando il pane, indipendentemente dal fatto che quel pane รจ la via per stare con Gesรน. Il pane che ha sfamato le folle non doveva essere il fine, ma il mezzo per comprendere meglio chi รจ Gesรน, era appunto un segno.

Dono

Il pane, il dono, quello che riempie la mia vita, mi porta a Dio solo se comprendo che il cibo non รจ una conquista. Il pane รจ un dono, lo si riceve. Il pane non รจ nรฉ una pretesa, nรฉ un furto. Solo chi si mette nella vita con questo atteggiamento di accoglienza, vede nel pane un segno della bontร  di Dio. Anche Israele nel deserto non conquista il pane.

Quando il pane non cโ€™รจ, suscitando il lamento, Israele farร  lโ€™esperienza di ricevere la manna dal cielo. รˆ un cibo che Israele non gestisce e non controlla, proprio perchรจ รจ un dono. A maggior ragione possiamo lasciarci abitare da Dio che per mezzo del Figlio viene in noi per darci la vita. Il pane vero, quello che nutre il nostro cuore, quello che risponde alla nostra fame piรน profonda, รจ Gesรน, il dono per eccellenza, che noi siamo chiamati solo ad accogliere, lasciandoci nutrire come figli amati.

Leggersi dentro

  • Come vivo i momenti in cui la vita mi fa attraversare il deserto?
  • Sto cercando Gesรน? E per quale motivo?

Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte

Articoli Correlati