Il gregge
Ma fino a poco tempo fa, nellโimmaginario culturale dominante, lโidea delle pecore era per lo piรน associata allโincapacitร di elaborare criteri personali fondati sullโautonomia e sullโautodeterminazione. ร lโimmagine che si รจ radicata nel nostro modo di pensare a partire dalla visione di Nietzsche, il quale scriveva cosรฌ nelle Considerazioni inattuali (1874):
Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. ร cosรฌ dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioรจ al piolo dellโattimo e perciรฒ nรฉ triste nรฉ annoiatoโฆ
โฆnel Vangelo
Eppure, lโimmagine del gregge รจ molto presente e significativa giร nel Vangelo, dal momento che attraverso di essa vengono espressi addirittura i sentimenti che Gesรน ha nei confronti dellโumanitร :
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Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perchรฉ erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.. (Mc 6,34)
Che cosโรจ dunque un gregge senza il suo pastore? Cosa siamo noi senza la parola di Gesรน?
Dentro lโovile
Nel testo di questa domenica, il gregge viene descritto come un insieme di pecore che vive allโinterno di uno stesso ovile, il che ci rimanda allโimmagine di una comunitร che si sente al sicuro dentro i suoi confini. Ma quellโovile non รจ impenetrabile, ci si puรฒ entrare in diversi modi: non solo dalla porta, ma anche scavalcando il recinto. Chi entra dalla porta รจ colui che non ha nulla da nascondere, chi cerca altri modi probabilmente non รจ onesto.
Si tratta di una dinamica che viviamo anche a livello personale: alcuni si presentano con sinceritร quando vogliono entrare in relazione con noi, si fanno vedere in faccia cosรฌ come sono. Altri invece cercano di entrare nella nostra vita con lโinganno, ce li ritroviamo in casa senza averli mai invitati.
Cosรฌ รจ anche nella Chiesa: a volte sorgono insoliti difensori del gregge tra chi non ha mai frequentato lโovile o ci ritroviamo ingannati da chi ci aveva promesso lโerba fresca di pascoli meravigliosi.
Affezionarsi
Gesรน ha scelto e continua a scegliere la via dellโonestร . Entra dalla porta. Si lascia vedere e chiede il permesso di entrare nella nostra vita. Prima di seguirlo, ci propone di affezionarci a Lui, di ascoltare la sua voce fino al punto da saperla riconoscere in mezzo al frastuono della vita.
Solo dopo aver imparato a riconoscerlo, solo dopo che ci siamo affezionati, solo quando siamo arrivati a fidarci di Lui, possiamo cominciare a seguirlo, uscendo dalle pareti sicure dellโovile e provando a camminare in mezzo agli inganni e alle suggestioni del mondo. Senza quella fiducia invece e senza quella relazione intima con il Signore, i sentieri del mondo diventano impraticabili e subdoli.
Rientrare
Come faremo a rientrare nellโovile, dopo esserci sporcati nella polvere del mondo, dopo aver percorso sentieri faticosi, dopo aver sperimentato la paura davanti ai dirupi e ai lupi?
Gesรน non รจ solo il pastore che ci accompagna fuori dallโovile, ma รจ anche la porta che ci permette di entrare nellโovile. Siamo chiamati anche noi a non cercare aperture alternative per entrare nella comunitร , ma siamo chiamati a passare cioรจ attraverso Cristo, cioรจ attraverso il Vangelo, attraverso la logica del perdono, dellโumiltร , del servizio.
Gesรน รจ la porta che ci fa entrare nella vita: se vogliamo essere felici non ci resta che assumere come criterio della nostra vita la parola del Vangelo. E allora saremo pecore che troveranno pascoli dove nutrirsi e crescere, pecore che potranno gustare la bellezza di sentirsi al sicuro nel recinto della Chiesa, pecore che avranno il coraggio di affrontare il mondo anche con la possibilitร di ritrovarsi davanti a lupi rapaci.
Leggersi dentro
- Cosa vuol dire per te appartenere alla comunitร ecclesiale?
- Cosa vuol dire per te entrare nella vita passando attraverso Cristo, che รจ la porta?
Compagnia di Gesรน (Societas Iesu) โ Fonte