Strategie di difesa
Una delle strategie difensive piรน diffuse รจ lโattacco: se vuoi evitare che qualcuno ti accusi, vedendo i tuoi punti deboli, lo devi anticipare, riversando su di lui le accuse che potrebbero rivolgere a te.
Proprio per questo motivo, molte volte, dietro lโaccusatore cโรจ qualcuno che teme di essere scoperto: mette le mani avanti per dare lโimpressione di essere estraneo al delitto. Sono gli altri che lo commettono. ร come se chi accusa girasse il faro sullโimputato per evitare che quella luce illumini accidentalmente la sua coscienza.
In altre parole ci facciamo giudici degli altri per evitare di guardare dentro noi stessi. Diventiamo giudici spietati degli altri per convincere e convincerci che noi non abbiamo a che fare con quel peccato. Siamo giudici che tentano continuamente di costruirsi una parvenza di innocenza a scapito degli altri, che diventano le vittime al posto nostro.
Giudici ipocriti
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Lโimmagine del giudice ipocrita, usata da Gesรน, รจ emblematica di molte situazioni che continuiamo a vivere anche allโinterno della Chiesa, dove spesso invece di accompagnare le situazioni pensiamo di affrontarle processando le persone.
La stessa espressione โgiudice ipocritaโ รจ paradossale, perchรฉ lโipocrita รจ proprio colui che ha poco giudizio: come puรฒ dunque giudicare gli altri? Eppure ci troviamo molte volte davanti a figure che si ergono a giudici, andando a cercare ossessivamente i segni esterni dei presunti crimini degli altri. Interpretano quei segni in modo del tutto soggettivo, facendo cioรจ ipotesi che partono da quello che loro stessi sarebbero capaci di commettere. E cosรฌ attribuiscono agli altri quelle intenzioni che in realtร fanno parte del loro cuore.
Facilmente proiettiamo sugli altri quello che noi stessi abbiamo fatto o vorremmo fare. Non abbiamo altra chiave di lettura della realtร se non la nostra personale esperienza. Davanti a coloro che si proclamano giudici degli altri bisogna sempre ascoltare il consiglio di Gesรน e distinguere quello che dicono (le labbra) da quello che pensano veramente (il cuore).
La rivoluzione dellโinterioritร
Solo in questa luce possiamo forse comprendere la grande rivoluzione operata da Gesรน: il primato assegnato allโinterioritร . Noi, come i farisei e gli scribi, preferiamo mettere al centro lโesterioritร , semplicemente perchรฉ รจ piรน facile da controllare, da giudicare e da condannare. Al contrario, lโinterioritร sfugge al nostro controllo. Non sapremo mai quello che cโรจ veramente nel cuore dellโaltro: come potremo allora giudicarlo?
Nessuno puรฒ mettere le mani sullโinterioritร dellโaltro. Possiamo al piรน giudicarne le azioni, ma non possiamo mai mettere unโetichetta sullโanima del fratello. Quellโinterioritร รจ sacra e solo Dio la conosce fino in fondo.
Se a differenza dei farisei proveremo a sottrarci a facili conclusioni su quello che pensiamo di vedere dellโaltro, allora cominceremo a entrare nella logica del Vangelo. Passeremo cosรฌ dallโipocrisia alla prudenza: se vogliamo il bene dellโaltro non abbiamo bisogno di nominarci giudici, basta cominciare a guardare prima di tutto dentro noi stessi. Solo cosรฌ ci avvicineremo con umiltร allโinterioritร dellโaltro.
Leggersi dentro
- Sei disposto a guardare dentro di te prima di giudicare il fratello?
- Sei una persona prudente o ti lasci andare facilmente al giudizio sugli altri?
P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte