p. Gaetano Piccolo S.I. โ€“ Commento al Vangelo di domenica 26 Gennaio 2020 โ€“ Congregazione per il Clero

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Chiamati per nome

Quando perdiamo una persona cara, la cosa che forse ci manca di piรน รจ sentirci chiamati per nome. Quando ci troviamo in una situazione difficile, quando non sappiamo cosa fare, quando ci ritroviamo tra persone che non conosciamo, vorremmo sentire chiamare il nostro nome. Desideriamo essere riconosciuti. Nelle nostre situazioni di oscuritร , di dubbio, quando ci sentiamo soli e inadeguati, vorremmo sentire pronunciare il nostro nome. Quella parola diventa luce in mezzo alle nostre tenebre, รจ come se improvvisamente diventasse giorno. รˆ la potenza della parola. E ancor piรน la potenza di quella Parola che Dio ha detto nella notte dei tempi e che continua a ripetere nellโ€™oscuritร  del cuore di ogni uomo.

In Galilea

Dio infatti raggiunge ogni uomo nella sua Galilea, ai confini, nelle zone in cui ci sentiamo esclusi e periferici. La Galilea รจ il luogo dellโ€™inadeguatezza, delle paure e delle situazioni in cui ci sentiamo intrappolati. Proprio per questo รจ da lรฌ che Gesรน inizia il suo ministero (Mt 4,15) ed รจ lรฌ che lo porterร  a compimento (Mt 28,16-20). Ed รจ lรฌ che chiama per nomeโ€ฆlungo il mare. Il mare รจ il simbolo delle nostre insicurezze, il luogo in cui possiamo sempre sprofondare, il mare รจ lโ€™abisso infido. รˆ lโ€™immagine della morte.

Fratelli

Gesรน chiama per nome coppie di fratelli che rischiano di rimanere intrappolati nelle loro reti. La rete รจ lโ€™immagine delle nostre ambiguitร , serve a pescare, ma possiamo anche rimanervi impigliati, come mostra la statua del Disinganno che si trova nella Cappella di San Severo (che ospita principalmente il Cristo velato): una figura umana cerca di liberarsi da una rete, rischiando di rimanervi intrappolata.

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Due coppie di fratelli, simbolo di quelle relazioni che molto spesso si spezzano. Il libro della Genesi racconta diverse storie di relazioni complicate tra fratelli: Caino e Abele, Esau e Giacobbe, Giuseppe e i suoi fratelliโ€ฆ

รˆ come se in questa pagina del Vangelo, Matteo volesse presentarci un Gesรน che guarisce quelle relazioni spezzate: ci chiama insieme, ci affida un compito da condividere, una missione comune. Al contrario, รจ proprio lโ€™individualismo, il voler tirare la rete solo dalla nostra parte, la ricerca del nostro interesse personale, che spezza la rete delle relazioni.

Nella notte

Gesรน viene ad abitare la notte dellโ€™uomo e accende una luce nuova affidandoci un compito da vivere: la prima coppia di fratelli sta gettando le reti, unโ€™azione che viene compiuta senza allontanarsi molto dalla riva e di sera. Andrea e Simone sono immagine di coloro che vogliono pescare senza compromettersi troppo, non prendono mai il largo.

La seconda coppia di fratelli, sistema le reti, ripara quello che si รจ rotto, senza decidersi mai a utilizzare strumenti nuovi per rinnovare la propria vita. Gesรน aveva invece cominciato la propria missione, chiedendo ai discepoli di cambiare modo di pensare, espressione che traduciamo per lo piรน con โ€˜convertiteviโ€™. Ma la vera conversione, per accogliere il Vangelo, รจ cambiare modo di ragionare. La parola di Gesรน ci provoca a non rimanere intrappolati nei soliti ragionamenti che ci stanno facendo male. Lโ€™operazione di sistemare le reti avveniva usualmente al mattino. Ciรฒ significa quindi che Gesรน รจ rimasto sulla riva per tutta la notte, senza smettere di chiamare ogni uomo a una missione nuova.

Valorizzare

Molti giovani, davanti alla parola โ€˜chiamataโ€™, โ€˜vocazioneโ€™, si spaventano, come se Dio volesse chiedere loro di perdere qualcosa di bello nella loro vita. Questโ€™immagine non corrisponde al padre buono annunciato da Gesรน. Cosรฌ pure quando nelle testimonianze vocazionali qualche sacerdote o religioso declama il grande sacrificio che ha compiuto per Gesรน lasciando fantomatiche fidanzate o remuneratissimi posti di lavoro, qualche dubbio sullโ€™autenticitร  di quella vocazione รจ opportuno che ci venga.

Gesรน ci chiama a un investimento sicuro di quello che siamo, e non ha alcuna intenzione di distruggere quello che ha creato. Per Gesรน andiamo bene cosรฌ. Ai discepoli, infatti, Gesรน propone di diventare โ€˜pescatori di uominiโ€™, come a dire che pescatori sono e pescatori resteranno. Gesรน non vuole affatto snaturarli. Propone loro di mettere a disposizione del Regno quello che giร  sono, affinchรฉ la loro identitร  trovi compimento e realizzazione. Dio vuole portare a pienezza la tua vita, non vuole toglierti proprio niente!

In fondo vuole solo chiamarci ancora per nome, per dirci che la nostra vita vale sempre, che cโ€™รจ sempre una missione da compiere, che cโ€™รจ sempre un senso per il quale siamo venuti al mondo.

Leggersi dentro
  • Quale spazio riservi nella tua vita allโ€™ascolto della Parola per sentire lโ€™invito di Dio?
  • Quali sono le reti in cui ti senti impigliato e da cui il Signore vuole liberarti?

don gaetano piccoloP. Gaetano Piccolo S.I.
Compagnia di Gesรน (Societas Iesu) โ€“ Fonte


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