La fatica dellโattesa
Le promesse generano attese, ma a volte le promesse sono anche deluse, tradite. ร difficile rimanere fedeli e fiduciosi quando il tempo passa e la parola data non trova compimento. Arriva il dubbio, la paura di essere stati dimenticati.
Sembra impossibile che qualcuno, che avevamo quasi ormai dimenticato, torni a casa, come nel quadro di Ilya Repin (1844-1930), intitolato Lโinatteso. Un esule torna inaspettato, la madre anziana si alza e gli va incontro, forse lโunica che ancora lo ricorda. I bambini sono sorpresi e un poโ spaventati, la parola muore in gola, non sanno esattamente cosa dire.
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Anche il popolo di Israele ha vissuto unโesperienza di attesa, anche noi abbiamo sperimentato il ritorno dellโinatteso.
Una parola di speranza
Il capitolo 40 di quello che conosciamo come Libro di Isaia รจ lโinizio di un libretto (che arriva fino al cap. 55) che raccoglie le parole di un profeta (a cui viene dato il nome di deutero-Isaia, cioรจ secondo Isaia) che ha il compito di aiutare il popolo a non smettere di sperare. Si tratta probabilmente di un profeta vissuto al tempo dellโesilio in Babilonia e che ha condiviso la sorte degli esuli.
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Quando lโesilio รจ finito, il popolo si ritrova smarrito. Non sa da dove ricominciare. ร bloccato, non trova la forza per rimettersi in cammino. Dopo tanto tempo รจ difficile credere che un nuovo inizio sia davvero possibile: cosa avrebbero trovato tornando nella loro terra dopo tanti anni? Dove avrebbero trovato la forza di ricominciare da capo? Cโรจ bisogno di una parola che rimetta in movimento. E la prima parola di questo libretto รจ consolate! Credi a quello che stai vivendo perchรฉ Dio non ti ha mai abbandonato! Questa parola รจ come il grido che un comandante rivolge al suo esercito e che i soldati si ripetono lโun lโaltro fino a metterli in cammino.
Costruire una strada
Come avviene anche nella nostra vita, questa parola di consolazione a volte non รจ sufficiente: ci sono i dubbi, la fatica e lo scoraggiamento che a volte ci invadono e ci deprimono. Anche i reduci dallโesilio non sono convinti, perchรฉ non vedono la presenza di Dio, fanno fatica a sperare.
La risposta del profeta รจ lโinvito a costruire una strada! Da una parte รจ un modo per togliere tutti quegli ostacoli che ci impediscono di vedere il Signore che viene verso di noi: dove non cโรจ una strada, si fa fatica a riconoscere le tracce perchรฉ vengono cancellate dal vento del deserto, dove ci sono le montagne, si fa fatica a vedere quello che cโรจ dallโaltra parte. Ma costruire la strada vuol dire anche credere che qualcuno ci sta venendo incontro: sperare nel Signore รจ giร essere certi di aver ottenuto quello che aspettiamo!
Un nuovo inizio
Si tratta, certo, di un popolo che, tornando nella propria terra, si trova davanti solo macerie, proprio come avviene nella nostra vita quando ci tocca ricominciare dopo che la tempesta ha stravolto e portato via tutto. E davanti alle macerie ci si puรฒ avvilire o si puรฒ reagire, mettendosi a ricostruire. Il popolo fa fatica a credere che sia davvero possibile ritornare nel proprio paese e poter ricominciare, non ci crede perchรฉ questo dono รจ talmente gratuito che sembra impossibile. Il castigo era stato meritato, ma questa possibilitร di un nuovo inizio รจ una grazia:
ยซParlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione รจ compiuta,
la sua colpa รจ scontata,
perchรฉ ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccatiยป. (Is 40,2)
La promessa si compie
Il Vangelo di Luca riparte proprio da questa attesa del popolo, come a dire che questo atteggiamento ha trovato fino a quel momento solo risposte parziali. Ora finalmente la promessa si compie fino in fondo: Dio ha percorso quella strada e ha raggiunto il suo popolo. Gesรน รจ Colui nel quale il Padre compie per sempre la sua parola. Il tempo dellโattesa รจ sempre ambiguo e pericoloso, perchรฉ possiamo essere tentati di trovare delle scorciatoie quando siamo stanchi di aspettare: poteva essere piรน facile credere in Giovanni Battista piuttosto che aspettare un altro, era piรน facile anche perchรฉ Gesรน parlava di una misericordia gratuita, Giovanni invece proponeva gesti concreti per meritare il perdono.
Dio si compromette
La promessa si compie quando Gesรน scende fino in fondo nel nostro peccato e lo prende su di sรฉ: Gesรน scende nelle acque dove i peccatori hanno consegnato le proprie colpe. Dio si sporca e si compromette con lโumanitร . ร un Dio vicino che si confonde con noi. Un Dio che com-prende la nostra umanitร .
Il Padre ci assicura che Gesรน รจ Colui nel quale si compie la promessa: รจ il Figlio amato, nel quale ogni figlio รจ amato. Gesรน รจ la risposta al nostro profondo desiderio di essere amati. E nulla puรฒ rispondere a quel desiderio se non Dio stesso. Tutta la Scrittura attesta che Gesรน รจ Colui che compie le promesse. Lo Spirito scende infatti come una colomba, immagine che attraversa tutta la Scrittura: dalla colomba inviata da Noรจ alla fine del diluvio, alla colomba che sta nelle fenditure delle rocce, cantata nel Cantico dei Cantici, fino a Giona, il cui nome vuol dire colomba!
ร comprensibile se siamo ancora dubbiosi e perplessi: ogni dono gratuito puรฒ suscitare allโinizio diffidenza. E allora forse anche per noi la risposta รจ metterci a costruire la strada: Dio certamente รจ giร in cammino verso di noi!
Leggersi dentro
- Cosa vuol dire per te oggi costruire una strada al Signore?
- Quale parola oggi ti mette in movimento e ti aiuta a ricominciare?
Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte