p. Gaetano Piccolo S.I. โ€“ Commento al Vangelo di domenica 1 Maggio 2022

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Fallimenti

Lโ€™esperienza del fallimento accompagna tutta la nostra vita: fallimento professionale, fallimento nelle relazioni, fallimento apostolicoโ€ฆfallimento anche nella relazione con Dio. Siamo fragili, possiamo sbagliare: il fallimento fa parte della nostra realtร  di creature. Il fallimento perรฒ non dovrebbe mai diventare lโ€™ultima parola: se รจ vero che possiamo sbagliare, รจ anche vero che possiamo ricominciare.

Il brano del Vangelo che ci viene proposto questa domenica ci mostra non solo come Dio ci aiuta a rialzarci dalle nostra situazioni di fallimento, ma forse ci insegna anche  โ€“ cosa molto piรน difficile โ€“ come ricostruire quelle relazioni che sembrano inesorabilmente spezzate sotto il peso dei fallimenti affettivi.

Dimenticare

Quando siamo delusi da noi stessi e da come sono andate le cose, quando ci rendiamo conto di aver sbagliato e quando ci sembra impossibile o troppo difficile rimediare, la reazione molto frequente รจ quella di provare a dimenticare. Vorremmo archiviare quelle esperienze che ci hanno consegnato unโ€™immagine di noi che preferiamo non guardare.

Anche Pietro vorrebbe mettere da parte la sua amicizia con Gesรน: torna a pescare, torna al suo vecchio mestiere, come se volesse riavvolgere un nastro per tornare al punto in cui le cose sono cambiate, quasi con lโ€™intento di dare una direzione diversa alla sua vita. Pietro non รจ da solo, ma cโ€™รจ una comunitร  dispersa e incerta che si trova coinvolta nelle sue decisioni. Tutti insieme si ritrovano a vivere, nonostante tutto, una nuova esperienza di fallimento: anche quella notte non prendono nulla.

Possiamo anche provare a dimenticare, ma molte volte le situazioni della vita ci rimettono davanti a quella realtร  con cui dobbiamo fare i conti. Quella notte sembra molto simile a quella che aveva segnato lโ€™inizio della sequela di Pietro (cf Lc 5,1-11): quella volta si trattava solo del fallimento professionale di Pietro, adesso si tratta anche di un fallimento relazionale. Pietro ha tradito lโ€™amico e il maestro. Quella rete vuota gli fa sentire forse ancora di piรน il vuoto del suo cuore.

Ritornare

Come quella prima volta, cosรฌ adesso Gesรน entra nei nostri fallimenti, ci aiuta a guardarli, a trasformarli e a farli diventare unโ€™occasione di grazia. Non รจ facile, perchรฉ quando siamo delusi e scoraggiati non riusciamo a riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita. Siamo concentrati sui nostri errori e su quella storia che sembra sbagliata. Gesรน invita i discepoli a ritornare con lui in quelle situazioni di fallimento: ancora una volta li invita a calare di nuovo le reti. Il discepolo amato riconosce, in quei gesti e in quelle parole, il Signore; lo riconosce perchรฉ non รจ fuggito, ha saputo restare ai piedi della croce e ha accolto la madre di Gesรน nella sua intimitร .

Guarigione

Lo sguardo di Pietro invece ha bisogno di essere guarito: il peso del tradimento offusca la sua vista. Il cammino di guarigione di Pietro comincia nel momento in cui il discepolo amato lo avverte della presenza del Signore: quel cammino comincia prendendo consapevolezza del proprio peccato. Pietro infatti prima di buttarsi in acqua si veste. Un gesto incomprensibile e paradossale, ma se pensiamo al gesto di Adamo dopo il peccato, possiamo forse riconoscere il tentativo di Pietro di coprirsi per la vergogna davanti a Gesรน. Pietro si butta in mare, si getta nella morte, con la certezza che ancora una volta Gesรน lo tirerร  fuori, offrendogli nuovamente la salvezza.

Comunitร 

Nel frattempo perรฒ la rete si รจ riempita: Pietro infatti deve ricordarsi che non รจ solo, ma che proprio ora che รจ consapevole della sua fragilitร  puรฒ davvero prendersi cura della comunitร . Pietro trascina a riva la rete piena di centocinquantatrรฉ grossi pesci. Quel gesto sarร  piรน chiaro dopo il suo dialogo personale con Gesรน. Nel frattempo perรฒ quella rete non si spezza perchรฉ รจ sotto lo sguardo di Gesรน, cosรฌ come la tunica di Gesรน non poteva essere divisa. Quella rete e quella tunica sono immagine della comunitร  che perรฒ lungo la storia รจ diventata oggetto da parte nostra di continui tentativi di lacerazione. Il numero dei pesci potrebbe essere un espediente per indicare che il racconto รจ opera di un testimone oculare, che sa nel dettaglio come sono andate le cose, ma forse รจ unโ€™allusione alle specie ittiche conosciute a quel tempo, come per dire che in quella rete ci siamo proprio tutti, nonostante le differenze.

Misericordia

Dopo la cena, con la quale Gesรน si fa riconoscere nuovamente nel gesto della consegna e della condivisione, giunge il momento dellโ€™incontro personale con Pietro. Quellโ€™incontro รจ segnato da tre domande sullโ€™amore che sembrano alludere a quelle tre volte in cui Pietro ha rinnegato Gesรน: รจ un cammino di guarigione. Davanti a colui che lo ha tradito, Gesรน non banalizza, non finge che non sia successo niente, ma non indaga, non interroga Pietro sulle motivazioni, non gli interessano le spiegazioni. Gesรน riparte dallโ€™amore: chiede a Pietro cosa รจ disposto a mettere in gioco in quella relazione.

Al di lร  delle diverse interpretazioni, รจ abbastanza evidente che la costruzione del dialogo non puรฒ essere casuale: nella prima domanda, Gesรน usa il verbo agapao, che indica un amore alto, esclusivo, e chiede a Pietro non solo se lo ama con quellโ€™amore, ma se nel suo amore cโ€™รจ un di piรน (si potrebbe tradurre piรน di tutti gli altri o piรน di tutte queste cose). รˆ una richieste esigente e molto forte. Davanti a questa domanda, Pietro risponde usando il verbo phileo, che รจ il verbo dellโ€™amicizia. La sua risposta puรฒ infatti essere tradotta come un generico ti voglio bene.

Nella seconda domanda, Gesรน usa ancora il verbo agapao, ma rinuncia al di piรน. Nonostante ciรฒ, Pietro continua a rispondere con il verbo phileo, come se non sentisse il verbo usato da Gesรน o come se non riuscisse ad andare al di lร  di quel generico ti voglio bene.

Nella terza domanda, Gesรน rinuncia anche al verbo agapao e usa il verbo di Pietro: chiede a Pietro se (almeno) gli voglia bene. Pietro si rattrista, perchรฉ si rende conto che Gesรน vede in lui delle risorse e una capacitร  che Pietro invece non riesce a scorgere. Ma nonostante ciรฒ, dopo ogni risposta di Pietro, Gesรน gli consegna il gregge, gli agnelli e le pecore, come a dire: va bene, Pietro, anche se oggi riesci solo a volermi bene, io mi fido lo stesso di te!

Gesรน non ci impone uno standard da raggiungere per essere suoi amici. Ciรฒ che gli interessa รจ la nostra disponibilitร  a mettere in gioco nella relazione con lui quello che ci sembra possibile. รˆ infatti, anche per Pietro, lโ€™inizio di un cammino. Gesรน gli chiede nuovamente di seguirlo, ma questa volta, la risposta di Pietro non si basa piรน sulla sua forza di volontร , adesso si rende conto che il motivo per cui puรฒ seguire Gesรน sta nel fatto di sentirsi perdonato. Questo infatti รจ il vero fondamento di ogni cammino di sequela. Se allโ€™inizio Pietro credeva di essere capace con le sue forze di seguire il Signore, adesso si rende conto che la sequela รจ una consegna: lasciarsi guidare, permettendo a Dio di portarci lร  dove egli vuole.

Pietro ha sperimentato uno sguardo di misericordia su di sรฉ, ma quello sguardo รจ affidato alla Chiesa, affinchรฉ possa esercitarlo per tutti quei centocinquantatrรฉ grossi pesci che stanno nella rete, per tutti, nessuno escluso. E quando la Chiesa tradisce quello sguardo, viene meno alla sua missione fondamentale.

Leggersi dentro

  • Cosa vuol dire per me tornare a guardare i miei fallimenti insieme con il Risorto?
  • Cosa sento di poter mettere in gioco oggi nella mia relazione con Gesรน?

per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte