Padre Fernando Armellini, biblista Dehoniano, commenta il Vangelo di domenic6 ottobre 2024.
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Indissolubilitร : unโesigenza dellโamore
Ci sono situazioni in cui due coniugi si chiedono, con ragione, se valga ancora la pena insistere nel tentativo di aggiustare un rapporto nato male e che si sta rivelando irrimediabilmente guasto. Non ci si ama piรน, ci sono incompatibilitร di carattere, ci si fa dispetti, si parla solo per offendersi e anche i figli vengono coinvolti nel fallimento dei genitori. Quale senso ha continuare insieme? Puรฒ Dio esigere che si protragga una convivenza che รจ un supplizio? Non รจ meglio che ognuno se ne vada per la propria strada e si ricostruisca una vita?
A queste domande la logica degli uomini risponde senza esitazioni: meglio il divorzio.
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Se tante coppie si separano dopo pochi anni di matrimonio, non รจ preferibile la convivenza? Se le cose non vanno ci si lascia senza troppi problemi.
In nessun altro campo, come in quello dellโetica sessuale, lโuomo รจ tentato di darsi una sua morale e cosรฌ il sale della proposta evangelica รจ spesso reso insipido da tanti ma, se, perรฒ, dipende.
ร necessario โdiventare come bambiniโ per entrare nel regno dei cieli, per poter comprendere la difficile, impegnativa proposta di Cristo. Solo chi si sente piccolo, chi crede nellโamore del Padre e si fida di lui, si trova nella disposizione giusta per accogliere i pensieri di Dio. Non tutti possono capirli, โma solo coloro ai quali รจ stato concessoโ (Mt 19,11), non i sapienti e gli intelligenti, ma i piccoli (Mt 11,25).
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Per interiorizzare il messaggio, ripeteremo:
โSolo la via stretta che Gesรน propone conduce alla vitaโ
Prima Letturaย (Gn 2,18-24)
18ย Il Signore Dio disse: โNon รจ bene che lโuomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simileโ.ย 19ย Allora il Signore Dio plasmรฒ dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse allโuomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo lโuomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.ย 20ย Cosรฌ lโuomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma lโuomo non trovรฒ un aiuto che gli fosse simile.21ย Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sullโuomo, che si addormentรฒ; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.ย 22ย Il Signore Dio plasmรฒ con la costola, che aveva tolta allโuomo, una donna e la condusse allโuomo.ย 23ย Allora lโuomo disse:โQuesta volta essa รจ carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa.La si chiamerร donna perchรฉ dallโuomo รจ stata toltaโ.24ย Per questo lโuomo abbandonerร suo padre e sua madre e si unirร a sua moglie e i due saranno una sola carne.
Al termine della creazione โDio contemplรฒ quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buonaโ (Gn 1,31). Tutto era meraviglioso, eppure il Signore notรฒ che, nel giardino dove germogliavano dal suolo โogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiareโ (Gn 2,9), lโuomo non era felice. Ne intuรฌ la ragione e decise di colmare la lacuna: โNon รจ bene che lโuomo sia solo, gli voglio fare un aiuto che gli sia simileโ (v. 18).
Adamo godeva dellโintimitร con Dio che, alla brezza della sera, scendeva a passeggiare con lui; aveva un lavoro, una terra da coltivare, amare e rispettare; era protetto e aveva cibo. Tutto questo perรฒ non lo appagava, perchรฉ era solo. Aveva bisogno di qualcuno con cui dialogare, a cui donare e da cui ricevere amore.
La solitudine รจ una sconfitta. Come porvi rimedio?
Il Signore creรฒ gli animali, li plasmรฒ con lโargilla del suolo, come aveva fatto con lโuomo e diede loro una vita simile a quella dellโuomo, poi li consegnรฒ allโuomo che, grato, li accolse come suoi aiutanti e compagni (vv.19-20).
Servendosi del linguaggio mitico, lโautore sacro riconosce e benedice il vincolo profondo che unisce il mondo animale a quello dellโuomo. Questi per nascita proviene dalla terra ed รจ parente degli animali, con i quali instaura un rapporto di convivenza e di collaborazione; gli animali hanno il compito di custodire, proteggere e anche salvare lโuomo.
Adamo ora non รจ piรน solo. Coltiva la terra, รจ proprietario di armenti, eppure non รจ ancora soddisfatto. Allโuomo non bastano le creature e il successo professionale, non gli basta nemmeno Dio; per riempire la sua solitudine ha bisogno di un suo simile.
โNon ho nessuno; non appartengo a nessunoโ รจ questo forse il piรน accorato dei lamenti.
Il Signore, che vuole la gioia dellโuomo, si rimette allโopera e crea la donna.
Lโobiettivo del racconto biblico non รจ insegnare da dove proviene la donna, ma rispondere a interrogativi esistenziali: chi รจ la donna? Per quale ragione esiste la bipolaritร sessuale? Perchรฉ lโuomo sente cosรฌ forte lโattrattiva sessuale? La donna รจ inferiore e serva dellโuomo?
Nel campo della sessualitร , dove lโistinto facilmente obnubila lโintelletto e induce a scelte che, anche se dettate dal buon senso, si rivelano disumanizzanti, รจ fondamentale scoprire il disegno di Dio.
* Il primo messaggio che egli ci trasmette, attraverso questo racconto, รจ la demitizzazione della sessualitร . La sessualitร non ha nulla di sacrale e numinoso, come invece ritenevano gli antichi, รจ un istinto naturale, una passione โle cui vampe sono vampe di fuocoโ (Ct 8,6) ed รจ voluta da Dio per spingere lโuomo a uscire da se stesso e ad andare verso lโaltro. Lโuomo esiste (dal latino: exโsistere = stare fuori) solo quando asseconda questo impulso divino e, dimentico di se stesso, si offre in dono allโaltro.
* La sessualitร รจ buona. I dualismi e il manicheismo che, fin dai primi secoli, si sono infiltrati nella chiesa sono contrari alla visione biblica della creazione (Col 2,20-22). Il piacere sessuale รจ benedetto da Dio.
* La sessualitร รจ stata voluta per indurre allโincontro, al dialogo con lโaltro, per questo lโautoerotismo ne costituisce una deviazione. Una sana pedagogia perรฒ tiene conto dellโevoluzione progressiva della personalitร ed รจ attenta a non creare, specie nei bambini e negli adolescenti, paure, ansie e fobie.
* La bipolaritร sessuale รจ parte costitutiva della persona umana; lโasessuato non esiste e la diversitร dei sessi va mantenuta e valorizzata.
* La donna รจ simile allโuomo e gli รจ data come aiuto.
Simile e aiuto sono i due termini piรน significativi di tutto il brano: rivelano chi รจ la donna per Dio. Per coglierne il vero senso รจ necessario rifarsi al testo ebraico.
Keโnegdรฒ, tradotto con simile, in realtร significa come contro di lui.
La donna รจ stata posta da Dio di fronte allโuomo, non per essere dominata, ma per instaurare con lui un rapporto di dialogo fecondo, un confronto impegnativo e persino duro, che comporta inevitabili tensioni, perchรฉ lโobiettivo รจ la progressiva umanizzazione di ambedue. Donna e uomo divengono, in questa prospettiva, aiuto lโuno per lโaltro.
Alla donna รจ assegnato il compito di essere aiuto per lโuomo. Questa mansione รจ stata a volte ritenuta, erroneamente, una conferma da parte di Dio dellโinferioritร della donna. I biblisti hanno invece rilevato un dato significativo: il termine ebraico โezer, aiuto, รจ impiegato nella Bibbia praticamente solo per Dio. โMio Dio, tu sei mio aiutoโ โ esclama fiducioso il salmista (Sl 70,6). Solo Dio รจ ritenuto capace di soccorrere lโuomo che si trova in situazioni in cui รจ in gioco la sua stessa vita.
Riferito alla donna, questo titolo non solo non designa quindi inferioritร , ma definisce un suo compito sublime: รจ chiamata a rendere presente Dio-aiuto a fianco dellโuomo, deve dare continuitร allโopera del Signore, offrendo allโuomo lโaiuto necessario alla sua piena realizzazione. Senza di lei, lโuomo rimarrebbe incompiuto.
Lโimmagine di Dioโvasaio, che ricorre frequentemente nella Bibbia, ci aiuta a comprendere la missione della donna.
Il salmista rivolge al Signore questa commovente invocazione: โNoi siamo argilla e tu colui che ci dร forma; tutti noi siamo opera delle tue maniโ (Is 64,7). Lโuomo รจ argilla da modellare e Dio ha deciso di non lavorare da solo, ha voluto qualcuno che lo aiutasse a portare a compimento la piรน straordinaria delle sue opere: lโuomo. Per questo ha creato la donna e glielo ha affidato come vaso di creta da forgiare, plasmare e decorare. Da lei si aspetta, al termine della vita, la restituzione di un capolavoro.
* Si riteneva che lo scopo primario dellโincontro sessuale fosse la procreazione. Il racconto biblico di oggi ci parla piuttosto di unโassenza (la costola sottratta) e di unโincompiutezza che devono essere colmate, di una ferita che deve essere curata, di un bisogno di uscire dalla solitudine che chiede di essere appagato.
Tuttavia, รจ indispensabile prendere coscienza del fatto che solo lโuso corretto della sessualitร raggiunge questo obiettivo. Quando nel rapporto uomoโdonna si infiltra lโegoismo, ricompare la solitudine, anche se si รจ sposati e si vive sotto lo stesso tetto.
Quando fra i coniugi si instaurano i rapporti uomoโcosa e uno considera lโaltro un oggetto di godimento; quando ognuno vive per proprio conto, coltivando le proprie amicizie, i propri interessi, i propri svaghi; quando non ci si parla per confrontarsi sul progetto comune che si intende realizzare; quando le decisioni non sono prese insieme; quando nellโincontro uno sfigura, cancella, annienta lโaltro, allora marito e moglie ripiombano nella solitudine e tornano ad essere tristi e infelici.
* Lโamore fra uomo e donna, contratto โnel Signoreโ (1 Cor 7,39), รจ indissolubile (v. 24). Non si tratta di una legge, perchรฉ il ricorso a precetti รจ sempre la denuncia di una sconfitta dellโamore, ma della scoperta dellโintima e profonda realtร dellโamore che, per sua natura, non puรฒ morire. ร โuna fiamma divina che le grandi acque non possono spegnereโ, รจ una partecipazione allโamore del Signore, amore capace di resistere a qualunque prova, incrollabile come solida roccia che โi fiumi non possono travolgereโ (Ct 8,6-7).
Ed รจ monogamico. La poligamia, che la Bibbia attribuisce a un figlio di Caino (Gn 4,19ss.), รจ conseguenza del peccato e dello stravolgimento del disegno di Dio sulla sessualitร .
Esulano dal progetto divino lโavventura extraconiugale, che รจ un tradimento dellโamore e impoverisce i protagonisti, la semplice convivenza e i rapporti preโmatrimoniali, perchรฉ in essi manca il coinvolgimento pieno e definitivo, chiaramente presupposto nel testo sacro: โUn uomoโฆ si unirร a sua moglie e i due saranno una sola carneโ (v. 24).
* La sessualitร non รจ un gioco, non รจ un divertimento. Costruire amore รจ un impegno arduo, per cui vanno evitati lโimpazienza, la fretta, il darsi disordinato che provocano sempre drammi interiori, confusioni, situazioni insostenibili, anche se chi vi รจ coinvolto si sforza di ostentare unโapparente felicitร .
Seconda Lettura (Eb 2,9-11)
9ย Gesรน, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perchรฉ per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.10ย Ed era ben giusto che colui, per il quale e del quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che li ha guidati alla salvezza.11ย Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli.
Oggi inizia la Lettera agli ebrei che ci accompagnerร fino al termine dellโanno liturgico. I primi due capitoli sono dedicati alla presentazione di alcuni aspetti della persona di Gesรน.
Dopo aver affermato, nel primo capitolo, la superioritร di Cristo rispetto a tutte le creature, angeli compresi, lโautore risponde a un interrogativo: Gesรน, cosรฌ elevato rispetto a noi, non sarร troppo lontano dalla nostra condizione, dalle nostre esperienze?
A questa obiezione lโautore risponde nel secondo capitolo, dal quale รจ tratto il brano di oggi.
โEra convenienteโ (v. 10) โ spiega โ che il Padre scegliesse, per il suo Figlio, il cammino della sofferenza e della croce. Lo destinava, infatti, a essere il capo che introduce gli uomini nella gloria di Dio. Solo una guida che รจ passata attraverso tutte le esperienze umane, compresi la solitudine, il tradimento, lโabbandono e la morte, ispira fiducia.
Lโultima affermazione del brano รจ commovente: Gesรน non si vergogna di chiamare fratelli gli uomini che รจ venuto a salvare (v. 11). Egli si sente solidale con loro, capisce le loro miserie e debolezze, perchรฉ, come si dirร piรน avanti nella lettera, egli ha imparato da quanto ha sofferto come sia duro seguire il cammino tracciato dal Padre (Eb 5,7-9).
Vangeloย (Mc 10,2-16)
2ย Avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: โร lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?โ.ย 3ย Ma egli rispose loro: โChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?โ.ย 4ย Dissero: โMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarlaโ.ย 5ย Gesรน disse loro: โPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.ย 6ย Ma allโinizio della creazione Dio li creรฒ maschio e femmina;ย 7ย per questo lโuomo lascerร suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola.ย 8ย Sicchรฉ non sono piรน due, ma una sola carne.ย 9ย Lโuomo dunque non separi ciรฒ che Dio ha congiuntoโ.10ย Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse:ย 11ย โChi ripudia la propria moglie e ne sposa unโaltra, commette adulterio contro di lei;ย 12ย se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterioโ.13ย Gli presentavano dei bambini perchรฉ li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.ย 14ย Gesรน, al vedere questo, sโindignรฒ e disse loro: โLasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perchรฉ a chi รจ come loro appartiene il regno di Dio.ย 15ย In veritร vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerร in essoโ.ย 16ย E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.
Stupisce che dei farisei rivolgano a Gesรน la domanda: โร lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?โ. Come tutti gli israeliti, senza eccezione, i membri di questa setta non avevano dubbi sulla liceitร del divorzio, in quanto lโAntico Testamento contemplava la possibilitร di un secondo matrimonio. La discussione verteva, se mai, sui motivi che la potevano giustificare.
Il tema dellโindissolubilitร รจ introdotto da Marco nella parte centrale del suo vangelo, assieme ad altre questioni morali come il dialogo con chi non crede, la caritร verso i fratelli, lo scandalo, i rapporti con i piรน deboli, la proprietร , le ricchezze. ร collocato in questo contesto, perchรฉ la richiesta dellโassoluta e incondizionata fedeltร coniugale lascia sgomenti e sconcertati e non puรฒ essere capita se non la si inquadra nella logica dellโamore di Cristo e del dono della vita.
Rispondendo alla domanda che gli รจ stata rivolta, Gesรน chiarisce, anzitutto, il vero significato della legge di Mosรจ, legge che egli non intende abolire, ma spiegare e portare a compimento.
Il libro del Deuteronomio sembra permettere il divorzio: โSe un uomo prende una donna e la sposa e questa non trova piรน favore ai suoi occhi perchรฉ egli ha trovato in lei qualcosa di sconveniente, le scriva un libello di ripudio, glielo consegni in mano e la mandi via dalla casaโ (Dt 24,1). Alcuni rabbini, i piรน severi, insegnavano che il marito poteva rimandare la propria moglie solo nel caso che gli fosse stata infedele; ma altri, piรน tolleranti e possibilisti, sostenevano che era sufficiente che la donna avesse cucinato male la cena oppure che il marito ne avesse trovata unโaltra piรน avvenente.
Prima di pronunciarsi sul tema, Gesรน chiarisce il significato del testo biblico. Non รจ stato Mosรจ โ spiega โ a introdurre il divorzio. Questa istituzione esisteva molto prima di lui ed รจ stata da sempre accettata da tutti come legittima; egli ha solo cercato di disciplinarla, ponendo un argine agli abusi. Non ha preteso dagli israeliti, ancora troppo duri di cuore, un comportamento morale superiore a quello degli altri popoli; si รจ limitato a dettare una norma che proteggesse la donna. Ha stabilito che il marito le consegnasse il documento di ripudio in modo che essa si potesse risposare.
Questa disposizione era quanto mai opportuna perchรฉ molti scacciavano di casa la loro moglie, ne prendevano unโaltra e, se la prima si univa a un altro, la accusavano di adulterio, colpa che comportava la pena di morte. Il precetto di Mosรจ aveva lo scopo di difendere la donna da questo abuso: il documento di ripudio la dichiarava libera.
Sono giunti a noi alcuni di questi atti di ripudio, sottoscritti da due testimoni; eccone uno: โPuoi andare, puoi farti prendere in moglie da chiunque, a tuo piacimentoโ.
Gesรน riconosce il valore della norma stabilita nel Deuteronomio e la ritiene vincolante. Se qualcuno vuole divorziare โ asserisce โ che almeno rispetti i diritti della donna!
La tolleranza manifestata da Mosรจ, perรฒ, non รจ lโespressione ideale del progetto originario di Dio.
Dopo aver precisato il senso della disposizione dellโAntico Testamento, Gesรน invita ad andare al di lร della norma e a considerare la sessualitร alla luce, non dei ragionamenti insensati e dei comportamenti deteriori introdotti dagli uomini, ma del progetto di Dio, rivelato fin dai primi capitoli della Genesi: โAllโinizio della creazione Dio li creรฒ maschio e femmina; per questo lโuomo lascerร suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicchรฉ non sono piรน due, ma una sola carne. Lโuomo dunque non separi ciรฒ che Dio ha congiuntoโ (vv. 6-9).
Questโultima ingiunzione, accostata da Gesรน alla citazione della Genesi, non poteva che lasciare sbalorditi i suoi interlocutori che ritenevano il divorzio, in certe situazioni, non solo un diritto, ma un dovere.
I rabbini insegnavano che il primo precetto dato da Dio รจ quello della procreazione: โSiate fecondi e moltiplicateviโ (Gn 1,28) e ritenevano cosรฌ fondamentale questo dovere che, se da un matrimonio non nascevano bambini, il marito doveva rimandare la propria moglie per avere figli da unโaltra donna.
Gesรน prende una posizione di rottura nei confronti di questa concezione tradizionale del suo popolo e afferma, nel modo piรน risoluto, che nessun divorzio rientra nel progetto di Dio. Il ripudio รจ stato introdotto dagli uomini ed รจ un attentato distruttore dellโopera del Signore che ha unito lโuomo e la donna in una sola carne.
Con Gesรน รจ giunto nel mondo il regno di Dio, si sono compiute le profezie, agli uomini sono stati donati โun cuore nuovo e uno spirito nuovoโ; da loro รจ stato tolto โil cuore di pietra e messo un cuore di carneโ (Ez 36,26; Ger 31,31-34). ร giunto il momento di dire basta ai compromessi, alle meschinitร , ai sotterfugi e di puntare allโideale indicato โin principioโ dal Creatore.
Solo il matrimonio monogamico e indissolubile rispetta il progetto di Dio e raggiunge lo scopo per cui gli uomini sono stati fatti โmaschio e femminaโ. Tutte le altre forme di convivenza, anche se molto antiche e culturalmente spiegabili, non rispettano la dignitร dellโuomo e della donna.
Di fronte alla posizione dura e intransigente del Maestro, non solo i farisei, ma anche i discepoli rimangono perplessi, quasi sgomenti e, rientrati a casa, lo interrogano di nuovo sullโargomento. Ma Gesรน riafferma: โChi ripudia la propria moglie e ne sposa unโaltra commette adulterio contro di leiโ e aggiunge: โSe la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterioโ (vv. 11-12). Affermazione questa che stabilisce โ fenomeno inaudito fino a quel momento โ la perfetta paritร di diritti e doveri dellโuomo e della donna.
Come interpretarla?
Cristo non ha imposto una nuova legge, piรน rigorosa di quella di Mosรจ, ha solo richiamato il progetto originario di Dio che non contempla il ripudio.
La meta รจ altissima, ma i passi degli uomini sono spesso incerti. Siccome solo Dio conosce le fragilitร di ognuno, nessuno puรฒ ergersi a giudice dei propri fratelli, nessuno ha il diritto di valutarne le colpe e pronunciare condanne. Alle situazioni concrete ci si deve sempre accostare con prudenza e ogni fratello va capito, accompagnato, aiutato in modo che possa dare il meglio di sรฉ.
Mostrarsi comprensivi e pazienti non significa ammorbidire le esigenze evangeliche o adeguarsi alla morale corrente, ma mostrare saggezza pastorale.
Nellโultima parte del vangelo di oggi (vv. 13-16), Gesรน riprende lโimmagine dei bambini e invita i discepoli ad accogliere il regno di Dio come loro. Chi si sente adulto, chi confida nella propria sapienza, chi si รจ sclerotizzato nelle proprie convinzioni e non accetta che vengano rimesse in discussione dalla parola di Cristo, non entrerร mai nel regno di Dio.
Per comprendere lโindissolubilitร del matrimonio รจ necessario tornare bambini e fidarsi del pensieri del Padre.