HomeVangelo del Giornop. Ermes Ronchi - Commento al Vangelo di sabato 4 Gennaio 2025

p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di sabato 4 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Gv 1,35-42

CHE COSA CERCATE? PER CHI CAMMINATE?

Le prime parole del Gesรน storico sono una domanda. รˆ la pedagogia di quel giovane rabbi, che sembra quasi dimenticare se stesso per mettere in primo piano i due che lo seguono, le loro attese, le loro domande: prima venite voi, dopo io.

Amore vero mette sempre il tu prima dell’io.

Le prime parole del Gesรน storico e le prime del Cristo risorto sono la stessa domanda raddoppiata (che cercate? donna chi cerchi?) e rivelano che il Maestro dell’esistenza non vuole imporsi, non gli interessa stupire, abbagliare, indottrinare, ma la sua passione รจ farsi vicino, mettersi a fianco, ascoltare, rallentare il passo, l’arte dell’accompagnamento.

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Che cosa cercate?
Con questa domanda Gesรน non si rivolge all’intelligenza, alle emozioni, alla volontร  dei due, ma va piรน a fondo; non interroga la teologia di Maddalena, ma scende nella sua nuda umanitร .

E formula un interrogativo al quale tutti sono in grado di rispondere: i colti e gli ignoranti, i laici e i religiosi, i giusti e i peccatori.

Gesรน, il Maestro del cuore, pone le domande del cuore, quelle che fanno vivere: si rivolge subito al desiderio profondo, al tessuto sorgivo dell’essere.

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Che cosa cercate?
Significa: qual รจ il vostro desiderio piรน forte? Che cosa desiderate piรน di tutto dalla vita?

Gesรน, che รจ il vero Maestro ed esegeta del desiderio, ci insegna a non consultarci con le nostre paure, ma con i nostri desideri, progetti e speranze.

Libera il futuro e fame di cielo, salva l’importanza del desiderio, motore della vita, dalla depressione, dal rattrappirsi, dall’essere banale.

Con questa semplice domanda: che cosa cercate? Gesรน fa capire che la nostra identitร  specifica รจ di essere creature di ricerca e di desiderio. Perchรฉ a tutti manca qualcosa: infatti la ricerca nasce da una assenza, da un vuoto che chiede di essere colmato.

E la domanda diventa:
che cosa mi manca?
Quale vuoto mi morde?

Gesรน non chiede, ai due ragazzi che lo seguono, per prima cosa sacrifici, rinunce o penitenze; non impone di immolarsi sull’altare del dovere o dello sforzo.
Chiede la cosa piรน importante: di rientrare nel cuore, di comprenderlo, di conoscere che cosa desiderano di piรน, che cosa li fa felici, che cosa si muove nel loro spazio vitale, cosa li muove.

Di ascoltare il cuore, di abbracciarlo: โ€œaccosta le labbra alla sorgente del cuore e beviโ€ (San Bernardo).

I Padri definiscono questo primo passo della vita spirituale, il ritorno al cuore:
โ€œtrova la chiave del cuore. Questa chiave, lo vedrai, apre anche la porta del Regnoโ€ (Giovanni Crisostomo).

Che cosa cercate? Per chi camminate?

Io ormai lo so: cammino per Uno che fa felice il cuore.

Per gentile concessione di p. Ermes, fonte.

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