“Lo Spirito del Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi.” (Luca 4, 16,30).
IL FILO ROSSO
Il Vangelo non è una nuova morale migliore, più nobile delle altre: il mondo e la storia sono già ricchi di etiche nobili.
La Buona Notizia non è neppure il perdono dei peccati. Troppo poco.
La buona notizia è che Dio mette l’uomo al centro di tutto, e schiera la sua potenza di liberazione contro tutte le oppressioni e le chiusure.
Dio non pone se stesso come scopo della storia, ma un uomo libero, occhi profondi e amante. Non chiede di essere venerato, adorato, obbedito da questi meschini e splendidi figli che noi siamo, ma si dimentica di se stesso, e guarda solo dentro le ferite dei suoi figli.
La parola chiave è libertà-liberazione, ripetuta due volte. Che parla di una nave che salpa, di una carovana che parte al levar del sole, un uccello che spicca il volo, una freccia tirata al futuro per farlo respirare.