HomeVangelo del Giornop. Ermes Ronchi - Commento al Vangelo di mercoledì 27 Novembre 2024

p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di mercoledì 27 Novembre 2024

IL MIO SIGNORE: CUSTODE MEMORE DI OGNI FRAMMENTO

L’ultimo libro della Bibbia ci assicura che il mondo non finirà nel fuoco di una conflagrazione planetaria, ma nella bellezza

La fine della storia non è la devastazione del creato, ma l’incanto dell’innamorato: «vidi la terra nuova, bella come una sposa, scendere dal cielo pronta per lo sposo» (Ap 21,2).

Questo vale anche per il discepolo: neppure un capello del vostro capo perirà

- Pubblicità -

Se anche sarà distrutto nel giorno della violenza e dell’odio, non lo sarà per sempre. 

Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque timore

Ecco un’altra volta l’infinita cura di Dio per l’infinitamente piccolo, la finezza amorosa di un Dio per cui nulla è insignificante di ciò che appartiene all’amato. 

- Pubblicità -

Non è solo desiderio del cuore, ma sapienza del cuore: Gesù insegna a vivere il moto di un pendolo che va dall’infinitamente piccolo alla grande storia, dal frammento di materia al segreto della vita, da uno solo dei miei capelli a tutto il futuro del cosmo

Ringrazio il mio Signore, perché nel caos della storia il suo sguardo è fisso su di me, non giudice che incombe, ma custode memore di ogni frammento

E nulla è troppo piccolo: e se non sarà esentato dalla distruzione nel giorno dell’odio, certamente sarà salvato poi nel giorno del Signore.

Come attendere quel giorno? 

Con una spiritualità del quotidiano che Luca delinea così: restare saldi nella perseveranza, termine che evoca tutta la forza necessaria lungo la via di sofferenza per cui si deve passare, ma che insieme respira la speranza in Colui che ti conta i capelli in capo. 

Nella vostra perseveranza salverete le vostre anime, ed è come dire salverete le vostre vite

La vita si salva non nel disimpegno ma nel tenace, umile, quotidiano lavoro che si prende cura della terra e delle sue ferite. Senza cedere né allo scoraggiamento né alle seduzioni dei falsi profeti.

E se attendo ancora il Signore non è in base ai segni deludenti che riesco a scorgere dentro il groviglio sanguinoso dei giorni, ma per la bellezza della fede in Qualcuno che mi sta contando i capelli in capo e si ripropone come un Dio esperto d’amore.

Per gentile concessione di p. Ermes, fonte.

Articoli Correlati