HomeVangelo del Giornop. Ermes Ronchi - Commento al Vangelo di martedì 8 aprile 2025

p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di martedì 8 aprile 2025

Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,21-30

DIO NON CI LASCIA SOLI MAI

Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite».

Questo vangelo ci regala due perle molto importanti, raccontando l’estrema opposizione di Gesù.

La prima:
quando mi avrete inchiodato sulla croce,
allora capirete chi sono.

Abbiamo strane idee su Dio,
alcune infantili,
altre di comodo,
altre addirittura pagane.

Sbagliarci su Dio è il peggio che ci possa capitare, perché poi ti sbagli su tutto,
sul bene,
sul male,
sulla storia.

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Diceva p. Turoldo: è come abbottonare storto il primo bottone della camicia, dopo ti vengono storti tutti gli altri…

Capirete chi sono dal legno,
dai chiodi e dal sangue,
non dai miracoli.

Su quel corpo crocifisso, l’amore ha scritto il suo racconto con l’alfabeto delle ferite.

Dio non scende dal legno,
quel Cristo è mio fratello
e piange con me,
entra nella morte con me.

La seconda frase:
Dio non mi lascia solo.

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In ogni giorno che vivrò,
lui è con me;
anche nella valle oscura della morte.

È con me,
inchiodato a me che sono l’amata spina della sua corona,
a intrecciare
la sua vita con la mia
come il suo respiro con il mio.

Coraggio, allora,
Dio non ci lascia soli.
Per sempre!

Come passeri abbiamo
il nido nelle sue mani,
e non ci lascerà cadere.

Per gentile concessione di p. Ermes, fonte.