UNO SQUARCIO INATTESO
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
Quello che mi incanta è Gesù che si stupisce del Padre.
Una cosa bellissima: il Maestro di Nazaret che è sorpreso da un Dio sempre più fantasioso e inventivo nelle sue trovate, che spiazza tutti, perfino suo Figlio.
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Cosa è accaduto?
Il Vangelo ha appena riferito un periodo di insuccessi, tira una brutta aria: Giovanni è arrestato, Gesù è contestato duramente dai rappresentanti del tempio, i villaggi attorno al lago, dopo la prima ondata di entusiasmo e di miracoli, si sono allontanati.
Ed ecco che, in quell’aria di sconfitta, si apre davanti a Gesù uno squarcio inatteso, un capovolgimento improvviso che lo riempie di gioia: Padre, ti benedico, ti rendo lode, ti ringrazio, perché ti sei rivelato ai piccoli.
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Il posto vuoto dei grandi lo riempiono i piccoli: pescatori,
poveri,
malati,
vedove, bambini,
pubblicani,
i preferiti da Dio.
Gesù non se l’aspettava e si stupisce della novità; la meraviglia lo invade e lo senti felice. Scopre l’agire di Dio, come prima sapeva scoprire, nel fondo di ogni persona, angosce e speranze, e per loro sapeva inventare come risposta parole e gesti di vita, quelli che l’amore ci fa chiamare “miracoli”.
Hai rivelato queste cose ai piccoli… di quali cose si tratta?
Un piccolo, un bambino capisce subito l’essenziale: se gli vuoi bene o no.
In fondo è questo il segreto semplice della vita. Non ce n’è un altro, più profondo.
Per gentile concessione di p. Ermes, fonte.