HomeSolennitàp. Ermes Ronchi - Commento al Vangelo di martedì 25 Marzo 2025

p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di martedì 25 Marzo 2025

Nella vita quotidiana
Dio parla il linguaggio della gioia

Gioisci, Maria,
sii felice perché,
lo sai,
la felicità viene dai volti; anche il volto di Giuseppe ti fa felice, ma ora è qui colui che è il volto dei volti e ha posto in te il suo cuore;
gli altri sono solo frammenti di quel volto, solo gocce di quella luce.

Il Signore è con te!
L’angelo fa eco all’antica parola: sono stato con te ovunque sei andato.

Parole di un Dio innamorato, che nessuna creatura potrà mai dirti,
per quanto ti ami.

Nessuno sarà mai con me ovunque io andrò.

Nessuno è stato con me nei passi che ho compiuto, che ho perduto,
che ho ritrovato.
Dio solo!

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Non temere, Maria,
se l’Altissimo non prende la strada della grandezza,
se si nasconde in un piccolo embrione umano.

Non temere le sue vie, lontanissime dalla scena e dalle luci.

Non temere questo bambino che vivrà solo se tu lo amerai.

A quelle parole Maria rimase turbata.
Un attimo che, per noi,
può durare anni.

E se pure hai detto “sì” una volta, non ne sei mai al riparo, mai.
Ma: non temere!

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Dio entra nei nostri dubbi e storie confuse, ma forse ci porta nuove stelle polari proprio per questo:
non temere la tua debolezza, perché su questo gli uomini non si dicono mai pronti.

Non temere l’amore.
Dio salva.
Oggi l’angelo ripete a noi: non temere,
verrà il Signore e ti riempirà la vita.

Solo le donne, le madri conoscono l’attesa.
Si attende non per mancanza ma per pienezza,
non per assenza ma per una sovrabbondanza di vita che già urge.

Come avverrà?
Maria chiede di capire, stando davanti al Signore con tutta la dignità di persona umana.

E appare lo stile di Dio:
ti coprirà con la sua ombra. La potenza si fa ombra. Non lo troverai negli abbagli delle visioni,
ma nella vita che è un’anfora di ombre,
di buio.

Eccomi
sono la serva del Signore.

Serva: parola biblica che non è passiva,
non è sottomissione;
serva del re è la prima dopo il re,
è colei che collabora,
la prediletta.

E l’angelo partì da lei.
Dio cerca madri, e noi, come frammenti di cosmo ospitali,
ci prenderemo cura,
come madri,
della sua Parola,
e dei suoi sogni.

Per gentile concessione di p. Ermes, fonte.