HomeVangelo del Giornop. Ermes Ronchi - Commento al Vangelo di giovedì 3 aprile 2025

p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di giovedì 3 aprile 2025

Commento al brano del Vangelo di: Gv 5,31-47

ALZATI

Kum. Alzati,
mettiti diritto.

Fino a che non siamo chiamati al alzarci
non conosciamo la nostra statura.

Me se ci alziamo davvero arriva al cielo la nostra altezza (E. Dikinson).

Vita verticale.
Forza di gravità celeste non solo terrestre.

Alzati Mosè,
Alzati Giona,
Alzati Elia,
alzati mia bella e vieni…

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Che gioia percepire che siamo fatti per alzarci,
e per sollevare e spingere più in là qualsiasi cielo nero sopra di noi.

Dopo ogni caduta possiamo rialzarci,
dopo ogni fallimento possiamo ricominciare, ritentare,
ripartire,
inventare cose nuove e, soprattutto,
tornare ad aver fiducia.

Possiamo ripartire dopo ogni fermata,
rinascere dopo ogni morte,
trasfigurare situazioni devastanti.

Restiamo in piedi in qualsiasi situazione,
con dignità umile e delicata.
Miti e determinati.

Alziamoci per resistere al pensiero dominante,
al main stream e conservare la capacità critica,
per non piegarci alla corrente,
al “così fan tutti”,
o al “tanto non cambia nulla!”

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Vivere la beatitudine degli oppositori.

Nel discorso della montagna,
le beatitudini,
il Maestro ci chiede forse questo.

Non omologarti in basso,
non allinearti al pensiero dominante,
vai contromano,
controcorrente.

Siete voi i maestri di voi stessi,
ne avete facoltà,
il regno è dentro di voi.

Non è questo il programma politico del profeta Michea, l’essenza di ciò che viene chiesto all’umanità intera?

“Praticare la giustizia,
amare teneramente
e camminare umilmente con il tuo Dio”.

Per gentile concessione di p. Ermes, fonte.