Gesรน chiama per nome donandoci la vita
Per me, una delle frasi piรน solari del Vangelo, dove appoggio la mia fede, che mi rigenera ogni volta che lโascolto: sono venuto perchรฉ abbiano la vita; รจ venuto per la mia vita piena, abbondante, gioiosa. Non per quel minimo senza il quale la vita non รจ vita, ma quella esuberante, eccessiva, che rompe gli argini e tracima, scialo di libertร e coraggio.
La parola โvitaโ lega insieme tutta la Scrittura; รจ supplica nei Salmi: faโ che io viva! Fammi camminare sui campi della vita! Giona si adira con Dio perchรฉ, invece di distruggere Ninive, รจ pastore per i centoventimila della cittร che non distinguono la destra dalla sinistra. Il primo di tutti i comandamenti, quello che introduce lโintera sezione della legge รจ: ยซ Hai davanti a te la vita e la morte. Scegli! ยป. E intende: scegli la vita! Vita รจ tutto ciรฒ che possiamo pensare per riempire questo nome. ร proprio la piccola parola โvitaโ a rendere inconciliabili il pastore e il ladro.
Il pastore chiama le sue pecore, ciascuna per nome.
Lโeccedenza di Dio. Quale pastore ha dato un nome a tutte le pecore? Ad alcune sรฌ, magari a molte, ma le centinaia di pecore del suo gregge, chi puรฒ distinguerle e ricordarle? [โฆ] Continua a leggere tutto il testo di questo commento su Avvenire
Altro commento di p. Ermes
IO SONO LA TUA PORTA
Sono venuto perchรฉ abbiano la vita, vita in abbondanza.
La chiave di volta della mia fede. Fonte a cui ritorno, parole piene di sole. Venuto a portare vita, non un sistema di pensiero, una vita piena, abbondante, potente, viva; vita โcento volte tantoโ dirร a Pietro, cento volte piรน forte. Vita in HD, in alta definizione.
La prova ultima della bontร della fede cristiana sta nella sua capacitร di comunicare vita, umanitร piena, futuro; di creare in noi il desiderio di ulteriore vita, eterna, indistruttibile, fatta di cose che meritano di non morire mai.
Al tempo di Gesรน i pastori erano soliti condurre il loro gregge in un recinto per la notte, un solo recinto e un solo guardiano servivano per molte greggi. Al mattino, ciascun pastore tornava al recinto, gridava il suo richiamo e le sue pecore, solo le sue, riconoscendone la voce, lo seguivano ( B. Maggioni).
E le conduce fuori. Anzi: โle spinge fuoriโ. Non un Dio dei recinti ma uno che apre spazi, pastore di libertร e non di paure. Che mi spinge fuori dal mio piccolo buco di abitudini, a tentare passi nuovi, pascoli nuovi. Le pecore non tornano sui pascoli di ieri, pena la fame e lโinedia, lโerba รจ finita, sono โgregge in uscitaโ, incamminato, che ha fiducia nel pastore e anche nella storia, nera di ladri e di deserti, ma bianca di sentieri, e verde di pascoli nuovi.
Il pastore cammina davanti alle pecore. Non abbiamo un pastore di retroguardie, ma una guida che apre cammini. Non un pastore alle spalle, che grida o agita il bastone, ma uno che precede e convince, con il suo andare tranquillo, che la strada รจ sicura.
- Pubblicitร -
Le pecore ascoltano la sua voce. E lo seguono. Basta la voce, non servono grida, perchรฉ si fidano e si affidano. Perchรฉ lo seguono? Semplice, per non morire. Quello che cammina davanti, che sa il mio nome, non รจ un ladro di felicitร o di libertร . Io sono la porta: non un muro, o un vecchio recinto, dove tutto gira e rigira e torna sui suoi giri. Cristo รจ porta aperta, buco nella rete, passaggio, transito, per cui va e viene la vita di Dio. Non si sta fermi sulla porta, si passa oltre. Infatti: Ognuno entrerร , uscirร e troverร pascolo. Troverร futuro.
โAmo le porte aperte che fanno entrare notti e tempeste, polline e spighe. Libere porte che rischiano lโerrore e lโamore. Amo le porte aperte di chi invita a varcare la soglia. Amo le porte aperte: buchi nella rete, brecce nei muri, di chi ha fatto voto di libertร , strade per tutti noi. Amo le porte aperte di Dioโ (Francesco Fiorillo).
Lui, pieno di futuro, mi rassicura: provvede manna per quarantโanni di deserto, pane per cinquemila, anfore colme fino allโorlo, pelle di primavera per il lebbroso, pietra rotolata via per Lazzaro, profumo che riempie la casa.
Lโasse attorno alla quale danza il Vangelo รจ vita piena da parte di Dio, che un verso di Giuseppe Centore canta cosรฌ: โTu sei per me/ segretamente/ ciรฒ chโรจ la primavera per i fiori!โ. Fioritura dellโessere.
AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK