HomeVangelo della Domenicap. Ermes Ronchi - Commento al Vangelo di domenica 24 Marzo 2024

p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di domenica 24 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 14,1-15,47

Lโ€™ABBANDONATO Sโ€™ABBANDONA

Ecco lโ€™uomo! Appare al balcone dellโ€™universo il volto di Gesรน intriso di sangue.

Il dolore sotto cui vacilla รจ quello di tutti noi, lungo le strade contorte della vita, nei sentieri indifesi della storia dellโ€™uomo. Eccolo, il Figlio di Dio!

Ciรฒ che vediamo non รจ lo splendore dellโ€™onnipotente, ma il patire di un Dio appassionato. ยซDio prima patรฌ e poi si incarnรฒ. Caritas est passio. Lโ€™amore รจ passione e patimento ยป (Origene). ยซE chi ama di piรน si prepari a patire di piรนยป (santโ€™Agostino).

Un patire che vedo in Lui e nelle donne che osservano da lontano, primo nucleo di timida Chiesa nascente. Guardano Gesรน con lo stesso sguardo appassionato con cui Dio guarda lโ€™uomo. Solo fra le donne Gesรน non ha avuto nemici.

La Chiesa nasce dalla contemplazione del Dio crocifisso. ยซA farci cristiani non sono i riti, ma il partecipare alla sofferenza di Dioยป (Dietrich Bonhoeffer). L’ha capito, insieme con loro, un soldato esperto di morte: โ€œcostui era figlio di Dioโ€.

Cosa ha visto in quella morte di cosรฌ diverso?

Non dei prodigi, non lโ€™annuncio della risurrezione. Lโ€™esperto di morte, in quella morte diversa, ha visto Dio. Un Dio capovolto, che non sacrifica nessuno, sacrifica se stesso, non spezza nessuno, spezza se stesso.

Ha visto che il cuore della passione del Nazareno era una passione per Dio e per lโ€™uomo.

Morire cosรฌ รจ cosa solo da Dio, la sua rivelazione.

โ€œScendi dalla croce!โ€ gridavano. Ma se scende, non รจ piรน il nostro Dio, torna a prevalere la solita logica umana che fa vincere il piรน forte.

E il soldato invece vede oltre; capisce che solo Dio non scende dal legno, che solo Lui si consegna alla Notte passando dallโ€™abbandono di Dio (ยซperchรฉ mi hai abbandonato?ยป) allโ€™abbandono a Dio (ยซnelle tue mani…ยป), rappresentandoci tutti nei nostri dolori.

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Vede il supremo potere che si disarma, dando vita e perdono a chi dร  la morte, vede la violenza annullata perchรฉ presa su di sรฉ.

Ha visto che questa nostra storia partorisce unโ€™altra storia; che questo mondo porta un altro mondo nel grembo.

Io so che non capirรฒ mai la croce, lโ€™uomo non regge questo amore troppo limpido; ma Dio non รจ venuto perchรฉ lo capissimo, ma perchรฉ ci aggrappassimo a Lui, alla sua croce, lasciandoci sollevare in alto, nella risurrezione.

La fede รจ abbandonarsi allโ€™abbandonato amore.

E noi qui, disorientati e stupiti come le donne, come il centurione, noi sentiamo che nella Croce c’รจ attrazione, c’รจ mistero, cโ€™รจ seduzione e bellezza.

La suprema bellezza della storia รจ quella accaduta fuori Gerusalemme, su quella piccola collina, dove il Figlio del Dio infinito si lascia inchiodare a un pezzo di legno, grande appena quanto basta per morirvi.

Come รจ stato per le donne, anche la mia fede poggia salda sulle mura piรน forti del mondo: un atto d’amore perfetto.

Fonte

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