La vera ricchezza ยซรจ farsi degli amiciยป
Unโaltra parabola dal finale spiazzante: il truffato loda il suo truffatore. La lode del signore perรฒ ha un bersaglio preciso, non si riferisce alla disonestร dellโamministratore, ma alla sua scaltrezza (lodรฒ quellโuomo perchรฉ aveva agito con scaltrezza).
Ha saputo fermarsi a pensare (disse tra sรฉ: cosa farรฒ?) e lรฌ ha incominciato a capire la differenza tra falsa ricchezza e vera ricchezza. Poi ha iniziato a usare il patrimonio economico per crearsi il vero patrimonio, quello relazionale: farsi degli amici che lo accolgano.
Siediti e scrivi cinquanta, prendi la ricevuta e scrivi ottanta.
Forse รจ pronto a eliminare dal debito la percentuale che spettava a lui, ma questo non รจ determinate. Ha capito dove investire: condividere il debito per creare reddito, reddito di amicizia, spirituale.
E il racconto continua assicurando che servono amici e relazioni buone nella vita, che solo questi possono darti un futuro, addirittura โnelle dimore eterneโ. Vita eterna, casa eterna, sono termini che sulla bocca di Gesรน non indicano tanto ciรฒ che accadrร alla fine della vita, nel cielo o negli inferi, quanto quello che rende la vita vera, giร da ora, qui tra noi, la vita cosรฌ come devโessere, lโautentico dellโumano. [โฆ]
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Altro commento
Chi vince davvero, nel gioco della vita e poi nel gioco dellโeternitร ? Nelle dimore eterne il Padre accoglierร me, un poโ disonesto e un poโ generoso, con le braccia di coloro che avrรฒ saputo rendere felici.
Un peccatore che fa lezione ai discepoli, Gesรน che mette sulla cattedra un disonesto. Imparate, fosse anche da un ladro!
Nel maestro affiora un umanissimo attimo di scoramento: i figli di questo mondo sono piรน scaltri di voi. E allora ecco la parabola.
La figura piรน intrigante del brano รจ, a sorpresa, il ricco: il padroยญne lodรฒ quellโamministraยญtore disonesto e scaltro, perchรฉ aveยญva puntato tutto sullโaยญmicizia. Il resto รจ storia di tutti i giorni, di furbi disonesti รจ pieno il mondo.
Quanto devi al mio padrone? Cento? Prendi la ricevuta e scrivi cinquanta. La truffa continua, eppure qui accade qualcosa che cambia colore al denaro: lโamministratore ne rovescia il senso: lo trasforma in amicizia attraverso il dono: nelle case giunge frumento, olio, vita.
Poi il Vangelo ci reยญgala una perla: fatevi degli amici con la disonesta ricchezza perchรฉ quando esยญsa mancherร vi acยญcolgano nelle dimore eterยญne.
Fatevi degli amici, comanยญdamento elevato a progetto, a misura dโeternitร , che illumina il messaggio della parabola: le persone contano piรน del denaro.
Ed รจ cosรฌ che il malfattore cambia visuale facendo una scelta ben chiara: diventa benefattore e i debitori diventeranno amici.
Siamo solo amministratori, padroni nemmeno della nostra vita, che viene da altri e verso altri va. Ma per tutti ecco la via del riscatto: fare il bene comunque. Lโelemosina, anche se fatta da un ladro, ยซcopre una moltitudine di peccatiยป (I Pt 4,8). Il bene รจ sempre bene, รจ comunque bene, e Gesรน insiste su questo concetto: hai causato lacrime? Rendi felice qualcuno. Hai rubato? Ora comincia a dare.
Eโ lโunica strategia di Dio: prendere il male e trasformarlo, facendo sรฌ che anchโesso concorra al bene (Rom 8,28), perchรฉ il bene conta di piรน, sempre.
Nelle nostre scelte il faro รจ sempre lo stesso: fare ciรฒ che Dio fa. Siate misericordiosi come il Padre, amate come io vi ho amatoโฆ e senยญza volerlo lโamministratore compie qualcosa di profetico, oยญpera verso i debitori allo stesยญso modo con cui Dio sempre opera verso lโuoยญmo: dona, perdona, rimetยญte a noi i nostri debiti.
Il benessere di solito chiude le case, tira su muri, inserisce allarmi, sbarra porte; invece il dono apre le porte prima chiuse: mi accoglieranno in casa loro. Ci sono famiglie che riceveranno cinquanta inattesi barili dโolio, venti insperate misure di farinaโฆ e il padrone vede la loro gioia, e ne รจ contento. ร bello questo padrone! Eโ un vero signore. Ricco รจ chi accumula, signore รจ chi condivide.
Chi vince davvero, nel gioco della vita e poi nel gioco dellโeternitร ? Nelle dimore eterne il Padre accoglierร me, un poโ disonesto e un poโ generoso, proprio con le braccia di coloro che avrรฒ saputo rendere felici. Nelle loro braccia ci sono le braccia stesse di Dio.
AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK