Lโuomo รจ al sicuro nelle mani del Signore
Il Vangelo adotta linguaggio, immagini e simboli da fine del mondo; evoca un turbinare di astri e di pianeti in fiamme, lโimmensitร del cosmo che si consuma: eppure non รจ di questo che si appassiona il discorso di Gesรน.
Come in una ripresa cinematografica, la macchina da presa di Luca inizia con il campo largo e poi con una zoomata restringe progressivamente la visione: cerca un uomo, un piccolo uomo, al sicuro nelle mani di Dio. E continua ancora, fino a mettere a fuoco un solo dettaglio: neanche un capello del vostro capo andrร perduto. Allora non รจ la fine del mondo quella che Gesรน fa intravvedere, ma il fine del mondo, del mio mondo.
Cโรจ una radice di distruttivitร nelle cose, nella storia, in me, la conosco fin troppo bene, ma non vincerร : nel mondo intero รจ allโopera anche una radice di tenerezza, che รจ piรน forte. Il mondo e lโuomo non finiranno nel fuoco di una conflagrazione nucleare, ma nella bellezza e nella tenerezza.
Un giorno non resterร pietra su pietra delle nostre magnifiche costruzioni, delle piramidi millenarie, della magnificenza di San Pietro, ma lโuomo resterร per sempre, frammento su frammento, nemmeno il piรน piccolo capello andrร perduto. [โฆ] Continua a leggere tutto il testo di questo commento su Avvenire
LA BEATITUDINE DEGLI OPPOSITORI
Un Vangelo cosรฌ denso non anticipa le cose ultime, svela il senso ultimo delle cose. Dopo ogni crisi ecco un punto di rottura, un tornante che apre una breccia di speranza.
ร la beatitudine degli oppositori.
Dovโรจ la buona notizia su Dio e sullโuomo in questo Vangelo di catastrofi, in questo balenare di spade e di pianeti che cadono?
Siamo sopra il crinale ripido della storia: da un lato il versante oscuro della violenza, il cuore di tenebra che distrugge; dallโaltro versante la tenerezza che salva, terra di pace dove โneppure un capelloโ andrร perduto.
Un Vangelo cosรฌ denso non anticipa le cose ultime, svela il senso ultimo delle cose. Dopo ogni crisi ecco un punto di rottura, un tornante che apre una breccia di speranza. Verranno guerre e attentati, rivoluzioni e disinganni brucianti, ansie e paure. Sarete traditi da chi amate di piรน, ma voi alzate il capo e risollevatevi.
Ma voiโฆ bellissimo questo ยซmaยป: una disgiunzione, una resistenza a ciรฒ che incombe oggi nel mondo. Ma voi, voi alzatevi: agite, non rassegnatevi, non omologatevi, non arrendetevi.
ร la beatitudine degli oppositori.
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Ringrazio il mio Signore, perchรฉ nel caos della storia il suo sguardo รจ fisso su di me, custode memore di ogni mio frammento. E nulla di me รจ troppo piccolo, per lui. ร lโinfiยญnita cura di Dio per lโinfiniยญtamente fragile, amante anche di un solo unico caยญpello del mio capo. Cosa cโรจ piรน affidabiยญle di un Dio che si perde a contarti i capelli in capo? Che ama lโuoยญmo nella sua interezza, uno solo dei capelli e tutto il suo mistero?
Dentro a tutto questo Gesรน ci inยญdica come camminare: con perseveranza. ยซNella perseveranza salverete le vostre animeยป, vale a dire salverete le vostre vite. La vita si salva non nel disimpegno, ma nel tenace, umile, quotidiano lavoro che si prende cura della terra e delle sue ferite. Senza cedere allo scoraggiamento nรฉ alle seduzioni dei falsi profeti.
Restare saldi nella perseveranza poichรฉ il cristiano non evade, non si toglie, sta in mezzo al mondo e alle sue piaghe, prendendosene cura. Vicino alle croci non per caso, se capita, fortuitamente, ma nella perseveranza della vita, che sarร salva.
Ogni volta che vai fino in fondo a unโidea, a una intuizione, a un servizio sfoci nella veritร della vita. Ogni atto umano perseverante nel tempo, si avvicina allโassoluto di Dio.
Cadono molti punti di riferimento, ogni giorno di piรน, ma questo mondo ne porta un altro nel grembo, come in una danza felice. Per ogni mondo che ogni giorno muore, ce nโรจ uno nuovo che ogni giorno rinasce.
La violenza alla fine si autodistruggerร . Noi lo crediamo. Ciรฒ che deve restare inciso negli occhi del cuore รจ lโultima riga di questo vangelo: risollevatevi, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicina.
Che cosa posso fare? Usare la tattica del contadino. Rispondere alla grandine piantando nuovi frutteti, per ogni racยญcolto di oggi perduto impeยญgnarmi a prepararne uno nuovo per domani. Semiยญnare, piantare, attendere, perseverare vegliando su oยญgni germoglio di vita che, inarrestabile, nasce.
AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK