Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.
Il discorso inizia con un saluto alla “brava gente” e l’annuncio di una diretta anticipata, trasmessa dalla casa di San Francesco ad Assisi. Si invita alla preghiera, affidandosi a San Francesco per ottenere la grazia di essere attenti ascoltatori del Vangelo.
Si legge un passo del Vangelo di Marco riguardante il re Erode, che, su richiesta di Erodiade, fece decapitare Giovanni il Battista. Questo evento è presentato come un esempio della persecuzione della verità: Giovanni denunciava il peccato di Erode e per questo fu eliminato.
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Segue una riflessione spirituale sulle difficoltà della vita: di fronte alle contrarietà, si può reagire in due modi. La prima reazione è la vendetta, che genera una logica perversa di male. La seconda è la consapevolezza di chi vive nella giustizia, sostenuto dalla promessa di Dio, come affermato nel Deuteronomio: “Il Signore non ci lascerà, non ci abbandonerà.”
Si invita a guardare il mondo con gli occhi di Dio, a cercare il tesoro nascosto nel cuore umano, perché, nonostante il male, vi è sempre una scintilla di bene. Gesù invita a non demordere.
Il discorso si conclude con un riferimento alla bellezza della Basilica di Assisi, il ricordo della Messa sulla tomba di San Francesco con la presenza del Cardinale Gambetti e un saluto speciale a due fedeli. Infine, si chiede l’intercessione di San Francesco e Santa Chiara per la benedizione del Signore.