HomeVangelo del Giornop. Enzo Fortunato - Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2024

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 15,29-37

Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.

Buonasera, brava gente.

Stiamo tornando. Ecco qua, speriamo che non casca niente. Vediamo se ce la facciamo. Che dite voi? Non ce la facciamo, vero? Lui sposta un po’. Eccoci qua, andiamo un po’. Ce la facciamo? Sรฌ, ce l’abbiamo fatta. Oplร , eccoci qua. Non ce l’abbiamo fatta, brava gente. Aspetta, eh. Facciamo cosรฌ. Ah, ecco qua, a posto, ci siamo riusciti.

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Buonasera, brava gente.

E vi dicevo: stiamo tornando a Roma. Siamo stati a Milano, come si dice? Parla questo, eh. Siamo andati a trovare delle brave persone che ci daranno un aiuto per organizzare lโ€™incontro mondiale che si terrร  in Vaticano il 3 febbraio e poi per la seconda giornata mondiale dei bambini, che ci sarร  anche quella lรฌ.
Voi accompagnateci con la preghiera, accompagniamoci insieme con la preghiera e sosteniamoci insieme.

Bene, allora andiamo perรฒ al motivo del nostro stare insieme.

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Sโ€™รจ spento un po’. Eccoci qua. A posto. Ma andiamo al motivo del nostro stare insieme.
Cesco e Carlo, intercedete per la mia famiglia? Certo!

Vediamo… saluti. Non sono riuscito a vedere chi era il primo ad entrare o la prima: Bruna, Salvatore. Eccoci qua.
E allora vi dico sempre che, se mi dimentico qualcosa, ricordatemelo.

Buongiorno, brava gente.

Punit, eccoci qua. Poi alcuni di voi mi hanno detto: “Insomma, ti vediamo sciupato.” Sto bene, sto bene. Guardate che vado a piedi la mattina in Vaticano e torno a piedi. Eh sรฌ, ci si asciuga un poโ€™, come si dice, si dimagrisce un poโ€™, no? Quindi ho perso un poโ€™ di chili, sennรฒ dovevo rifare tutto il guardaroba nuovo. Non era il caso.

E quindi andiamo avanti, andiamo avanti. Perรฒ andiamo al motivo del nostro stare insieme.
Viviamo questo Avvento, stiamo vivendo questo Avvento. รˆ una delle preghiere piรน antiche, piรน belle, che dice: “Maranathร , Signore! Natร , Signore Gesรน! Vieni, Signore Gesรน!” รˆ bellissima. E poi, qualche sera, con calma, lโ€™ascolteremo.

Perรฒ andiamo allโ€™ascolto del Vangelo, che รจ la nostra bussola e il nostro sostegno.

Dal Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo Gesรน giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lรฌ si fermรฒ. Attorno a lui si radunรฒ molta folla, recando con sรฉ zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati. Li deposero ai suoi piedi ed egli li guarรฌ, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano, i ciechi che vedevano. E lodavano il Dio dโ€™Israele. Allora Gesรน chiamรฒ a sรฉ i suoi discepoli e disse: โ€œSento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perchรฉ non vengano meno lungo il cammino.โ€
I discepoli gli dissero: โ€œCome possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla cosรฌ grande?โ€ Gesรน domandรฒ loro: โ€œQuanti pani avete?โ€ Dissero: โ€œSette e pochi pesciolini.โ€ Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzรฒ e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietร . Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

Allora, vedete, brava gente? Ci troviamo di fronte a un Vangelo che ci dice come Gesรน vuole starci accanto, vuole sostenerci.

E cโ€™รจ quella frase centrale del Vangelo: โ€œEbbe compassione della folla.โ€

Voi lo sapete, questo termine che viene dallโ€™ebraico, no? Sono le viscere materne, cioรจ quellโ€™amore davvero viscerale delle persone. Padre Ermes traduce questo โ€œebbe compassioneโ€ con uno spasmo, un crampo, un moto, un male allo stomaco. Quando tu davvero stai male per lโ€™altro, quando tu soffri per lโ€™altro.

Ecco, questo โ€œebbe compassioneโ€ รจ davvero un Gesรน che soffre se stanno male gli altri e vuole il bene dellโ€™altro.

E la risposta, qual รจ? Ce ne sono due.

La prima รจ che la risposta di Gesรน siamo ciascuno di noi, ed รจ bellissimo.
La risposta siamo noi, perchรฉ Gesรน dice ai discepoli: “Prendiamo qualcosa e sfamiamo le persone.” Questo significa che Gesรน crede nelle persone, crede che possano essere la sua risposta.

E allora รจ come se Gesรน ci investisse di un compito. Una volta si cantava una canzone che diceva: “Noi siamo le tue braccia, noi siamo le tue mani, noi siamo il tuo cuore, noi siamo i tuoi occhi, noi siamo le tue gambe, noi siamo te.”
Ed รจ qui che si gioca il cristianesimo, qui si gioca la sua grande partita.

Quando a volte si dice, come accusa: “Ma i cristiani non devono pensare alle cose sociali, devono solo dire la Messa e basta.” Quanto di piรน errato possa esserci!
Il cristianesimo si fonda nella celebrazione, cresce nella celebrazione, ma agisce nella vita.

Cโ€™รจ questa azione concreta che i cristiani sono chiamati a vivere, partendo dai preti, dai frati, dalle suore, dai vescovi, dai cardinali, dal Papa in prima persona, che ci dร  lโ€™esempio. Questo รจ un aspetto molto importante: la risposta siamo noi.
Ognuno di noi รจ chiamato a continuare questa azione di Gesรน.

Lโ€™altro aspetto รจ quando Gesรน compie dei miracoli.
Noi sappiamo che i miracoli avvengono, e avvengono per la crescita, lโ€™edificazione e anche per creare quel sano entusiasmo che ci porta a dire: “Signore, tu allora ci sei veramente, e io mi impegno per te.”

E quindi, quando sentiamo le storie di miracoli, pensiamo a quelli che sono avvenuti attraverso lโ€™intercessione di Carlo Acutis, o al santuario di Lourdes, o in tante altre parti del mondo.

La risposta, perรฒ, siamo sempre noi. Gesรน manda noi, manda i discepoli, manda ciascuno di noi. Questo ce lo ricordiamo.

Unโ€™altra considerazione, e termino perchรฉ siamo in treno.

Per Gesรน, le persone vengono prima di tutto. Gesรน voleva andare a pregare, si parte con i discepoli, perรฒ poi arriva questa folla che cerca lui. E lui mette al primo posto le persone. Solo dopo va a pregare con i discepoli.

รˆ interessante questo aspetto: la prioritร  sono le persone. Non ce lo dimentichiamo.

E andiamo avanti. Mi fermo qui.
Mi fermo qui. Coraggio, forti, forti, forti, forti, forti!

Ecco qua, ci sono 1, 2, 3… ci sono anche questi. Eccoci qui.

Per quanto riguarda la rivista:
Scrivete a Abbonamenti Piazza San Pietro, mandate il vostro indirizzo e la rivista vi arriverร  a casa.
Chi puรฒ fare, lo fa. Chi non puรฒ, scrive: “Penso tu lo sai, Signore. Basta, solo tu lo sai.” Non vi preoccupate.

Poi, per il libro sul Giubileo, chiamate Alessandro:
366 60 44 754.
Ripeto: 366 60 44 754.
รˆ un testo che ci aiuterร  a prepararci e a vivere il Giubileo.

Intanto, noi ci vediamoโ€ฆ quando ci vediamo? Vediamo se vi ricordate. Quando ci vediamo? Chi รจ che viene a Roma? Lโ€™otto! Lโ€™otto! Lโ€™otto! Quando? Gennaio? No. Marzo? No.
Vediamo chi lo scrive: quandโ€™รจ che ci vediamo a Roma, a San Pietro, davanti allโ€™Ufficio della Conciliazione?

Mi raccomando, puntuali. Ho messo il programma sulla pagina Facebook.

Grazie per la diretta di questa sera.

Poi voglio dire, se esce Luisa, Lucia, le persone… รจ vero? Verissimo. Agnese, un abbraccio per te, grazie. Elisabetta, come Maria, che stai scrivendo? Maria che? Maria ha scritto Angela. Condivido.

Vediamo un poโ€™ se cโ€™รจ qualche commentino. Cosรฌ, non vi preoccupate, lasciate perdere.
8 dicembre! 8 dicembre! A posto, a posto, va bene. Ci siamo.

Andate ai saluti.
Vedo che vi ricordate tutto. Insomma, siete bravissime, bravissimi.

Rossella vorrebbe augurare una benedizione per la figlia Giulia, che domani discuterร  la tesi di laurea. Auguri, Giulia! Facciamo una preghiera tutti quanti per Giulia. E avanti, coraggio, coraggio!

Rossella, poi domani facci sapere comโ€™รจ andata. Fai un augurio e una benedizione a tua figlia.

Dora e Saverio vorrebbero gli auguri e una benedizione per i loro 47 anni di matrimonio e per lโ€™onomastico del marito, San Saverio. Giusto, giusto! Ogni bene a voi! Vi aspetto a Roma per i 50 anni: facciamo la benedizione nella Basilica di San Pietro.

E avanti, avanti!
Vi invito a pregare anche per i nostri benefattori, per chi ci dร  una mano, per chi ci sostiene.

Vorrei che davvero, stasera, proprio perchรฉ torno da Milano, preghiamo per coloro che aiutano la giornata mondiale dei bambini, insomma, i benefattori. Voi sapete, stando ad Assisi, ogni sera si pregava per i benefattori. I francescani ce lโ€™hanno proprio come tradizione.

E avanti, avanti!
Mi raccomando, non mi dimentico niente. Non mi dimentico niente.

Buona serata, brava gente. Per chi si affaccia domani: buona giornata, brava gente, e buon cammino dโ€™Avvento.

Sรฌ, penso che ci sarร  uno streaming. Adesso vediamo, eh. Che a San Pietro sono piรน complicate le cose, perรฒ insomma, vediamo.

Ok, buona serata, brava gente, buona giornata!
E ci benedica, per intercessione di Santi Pietro e Francesco, il Signore Gesรน.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Forti, forti!

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