Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.
Trascrizione, non rivista, da YouTube
Buonasera, buonasera brava gente! Eccoci qua, stasera puntualissimi. Stiamo attraversando piazza San Pietro. C’รจ sempre un po’ di gente in piazza San Pietro, gente che si ferma a pregare, gente che guarda questa casa di Dio meravigliosa, che รจ l’anticipo di quella che sarร la meraviglia della grande casa di Dio in paradiso. Brava gente!
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Eccoci qua, arrivano i primi: Mariella, Silvia, Annamaria, Marco, Marcello, Annalisa… Eccoci qua, eccoci qui! Sapete, tutte queste statue che stanno sul braccio di Carlomagno e di Costantino? Sono tutti Santi. Sulla facciata, invece, c’รจ Gesรน al centro, Gesรน Redentore con gli apostoli. E quella terrazza che sta in alto, vedete, dove c’รจ anche la cupola, si chiama “La Terrazza dei Giganti” perchรฉ da vicino quelle statue dei Santi Apostoli sono davvero enormi, enormi, enormi. Brava gente, siamo arricchiti e circondati da angeli e santi.
Vedete? Santi che sono lรฌ. Dovrebbe essere cosรฌ, eh, ma voglio verificare bene. Credo di non sbagliarmi. E allora, circondati da cosรฌ tanti Santi, noi vogliamo sentirci abbracciati. Potremmo dire… vogliamo ascoltare la parola di questo nuovo giorno che il Signore ci dona. Parole brevi.
Ecco, vedo due ragazzacci, eh! Eccoci qui. Vi porto vicino a un grande monumento che Papa Francesco ha fatto mettere qui sulla piazza. Ci avviciniamo, ma intanto ascoltiamo.
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Diceva Gesรน: “A che cosa รจ simile il regno di Dio, e a che cosa posso paragonarlo? ร simile a un granello di senape che un uomo prese e gettรฒ nel suo giardino; crebbe, divenne un albero, e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami.” E disse ancora: “A che cosa posso paragonare il regno di Dio? ร simile al lievito che una donna prese e mescolรฒ in tre misure di farina, finchรฉ non fu tutta lievitata.”
Brava gente, vogliamo immaginare questo cammino di Gesรน, che va verso Gerusalemme e che, ogni tanto, incontra la folla che lo vuole seguire o la folla che lo attende. Ma anche i dialoghi con i discepoli, eh! E questo dialogo a volte รจ rivolto alla folla, a volte ai discepoli. Ed รจ sempre, direi, molto istruttivo.
Qui Gesรน parla di quello che dovrebbe essere la vita cristiana, cioรจ vivere e annunciare il regno di Dio. E lo fa con due immagini. Allora, io vi chiedo: volete sapere come sogna Gesรน di vivere per realizzare il regno di Dio, per anticipare un po’ di paradiso?
Ebbene, Gesรน ci fa due esempi: uno sul granello di senape e uno sul lievito. Il granello di senape รจ uno dei semi piรน comuni che si trovavano presso il Lago di Galilea. Gesรน prende spunto da quello che vede tutti i giorni lungo il cammino, dalla vita quotidiana, dalla terra. Prende l’esempio di un granello di senape.
Che cosa ci dice questo granello di senape? Ci dice che le piccole cose sono importanti nella vita, non bisogna trascurarle. Un desiderio, unโaspirazione nella nostra vita, anche se piccolo, se รจ portato avanti, diventa robusto e solido. La costanza e l’amore per le piccole cose poi si radicano in noi. Diventiamo capaci di un amore grande, davvero grande.
ร bello questo granello di senape che cresce, no? Poi i rami diventano ospitali per gli uccelli, a indicare che la nostra vita รจ chiamata a crescere e diventare una vita ospitale, capace di accogliere tutto ciรฒ che ci circonda. Questo รจ il primo aspetto.
Il secondo, invece, รจ quello del lievito. Bellissimo anche questo esempio! Il lievito, pensate, in prossimitร delle feste di Pasqua, veniva tolto e nascosto in un vaso, potremmo dire oggi, perchรฉ era considerato impuro. Doveva essere tolto dalle case, soprattutto nei giorni di Pasqua.
Questo elemento, che era considerato impuro, turbava un po’ gli ascoltatori. Gli esegesi ci dicono che Gesรน fa degli esempi che a volte creano un sano turbamento, per far sรฌ che lโesempio interroghi gli altri.
Vedete, nella vita bisogna avere anche questa capacitร : di mettersi in discussione, di mettere in discussione. Gesรน lo fa con degli esempi semplici, che perรฒ hanno un messaggio importante: siamo chiamati a fare in modo che la nostra vita, attraverso la nostra testimonianza, contamini gli altri. Il lievito, infatti, fermenta tutta la massa. Anche la nostra testimonianza, non dimentichiamolo, non รจ mai inutile. Non รจ mai inutile, brava gente!
Non รจ mai inutile, no, ma lascia dei segni, contamina gli altri. Perciรฒ, io dico a me e a voi: coraggio, coraggio! Forti!
Permettetemi di concludere in questa piazza con un salmo, con un salmo straordinario che ci consegniamo a modo di preghiera stasera: “Beato l’uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie. Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai di ogni bene.”
Sรฌ, sarai felice e godrai di ogni bene. ร lโaugurio piรน bello, ed รจ il Salmo 127. A volte ho la tentazione di commentare tutti i salmi insieme a voi… una tentazione bella, eh! Perรฒ ci vorrebbe molto tempo e richiederebbe anche unโesegesi accurata. Accontentiamoci di questo salmo, poi chissร cosa ci riserva il Signore!
Beato l’uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie. Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai di ogni bene. Vi auguro questo, brava gente. Siate felici e godete di ogni bene. Perchรฉ, se temiamo il Signore e lavoriamo onestamente, la felicitร non ce la potrร togliere nessuno. Va bene? Avanti, avanti!
Mi fermo qui. Vi ricordo l’indirizzo: lettere… piazza San Pietro, via Abbonamenti… per chi vuole ricevere la rivista di Papa Francesco, la rivista di questa Basilica di San Pietro, che ci accompagnerร , spero, per lungo tempo.
E poi Enzo, buongiorno brava gente, per le questioni private con me e per lettere particolari. Andiamo avanti, va bene? Poi ditemi chi vuole ricevere la rivista. Chi non ha la possibilitร , non si preoccupi, me lo dica. “Enzo, tu sai… padre Enzo, tu sai” e io capisco.
Ok, forti, forti, forti! E allora… Essilia vorrebbe gli auguri per la nipotina Elisabetta, 8 anni. Ersilia, ogni bene! Elisabetta, un abbraccio forte, e diโ unโAve Maria per noi, anche per me, va bene? San Francesco ti benedica!
Anna vorrebbe gli auguri per la figlia Greta e Marco… ah, per i figli Greta e Marco, che compiono rispettivamente 35 e 37 anni. Allora auguri a entrambi, eh! Auguri a tutti e due, e andate avanti, coraggio. Va bene, mettete sempre “condivido”, mi raccomando.
Siate belli, siate belli, brava gente! Poi un giorno ci fermeremo e vi dirรฒ di questo monumento. Eh, ricordatemelo, quando dovremo spiegare questo monumento che Papa Francesco ha voluto qui in piazza San Pietro.
Eh, รจ tanto difficile essere forti, avete scritto? ร vero, รจ vero, ma avanti, avanti, non ci scoraggiamo.
Ok, buona serata brava gente! Per chi si affaccia domani: buona giornata brava gente! Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.