HomeVangelo del Giornop. Enzo Fortunato - Commento al Vangelo del 28 Ottobre 2024

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 28 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,12-19

Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.

Trascrizione, non rivista, da YouTube

Buonasera, buonasera, brava gente! Eccoci qui. Stasera siamo nel nostro convento qui a La Vigna, e ringraziamo il Signore per questa giornata splendida che ci ha fatto vivere, questa domenica che รจ ricca di motivi di gioia.

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Uno dei primi รจ perchรฉ ci porta a quel grande incontro che Giovanni Paolo II fece ad Assisi con tutte le religioni del mondo, il 27 ottobre del 1986. Pensate, ero da pochi giorni entrato in convento ad Assisi e ricordo quel momento con una gioia immensa. Ma, drammaticamente, purtroppo, quella preghiera oggi chiede di essere ancor piรน forte, visto quello che accade nel mondo.

Poi, la conclusione del Sinodo: un momento molto forte della Chiesa. Dopo diversi anni si รจ arrivati ad una conclusione e anche ad una bella unanimitร . E ancora, l’inaugurazione del baldacchino di San Pietro e lโ€™esposizione della cattedra, quella cattedra dove si sono seduti tanti Papi. Avete visto? Ho postato anche le immagini.

Papa Francesco ha detto una cosa veramente molto bella. Chi ha avuto modo di seguire il Tg1 oggi, la Messa, ha visto che alla fine abbiamo sottolineato queste parole del Papa che vorrei riprendere. E vorrei riprendere insieme a voi, per introdurci a questo nuovo giorno. Vediamo dov’รจ il foglio… Eccolo qui!

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โ€œUna Chiesa non seduta, ma una Chiesa in piedi; non una Chiesa muta, ma una Chiesa che raccoglie il grido dell’umanitร ; non una Chiesa cieca, ma una Chiesa illuminata da Cristo, che porta la luce del Vangelo agli altri; non una Chiesa statica, ma una Chiesa missionaria, che cammina con il Signore lungo le strade del mondo. E ancora, questa รจ la cattedra dell’amore, dell’unitร , della misericordia; e ancora, non dominare sugli altri, ma servirli nella caritร .โ€

Ecco, sono queste delle parole che vogliamo far nostre, e che ci dicono, potremmo dire, il Vangelo che noi ascoltiamo nella festa che vivremo in questo nuovo giorno, in questo nuovo lunedรฌ. Siamo quasi alla fine di ottobre, e qui il tempo passa…

Eh, la vocazione degli Apostoli Simone e Giuda. Ma ascoltiamo: “In quel tempo, Gesรน se ne andรฒ sul monte a pregare e passรฒ tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamรฒ a sรฉ i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di Apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo figlio di Alfeo, Simone detto Zelota, Giuda figlio di Giacomo e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.”

Disceso con loro, si fermรฒ in un luogo pianeggiante. C’era una gran folla dei suoi discepoli e una gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie. Anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo perchรฉ da lui usciva una forza che guariva tutti.

Da lui usciva una forza che guariva tutti. Io credo che sia vero, brava gente: stare con Gesรน o ascoltarlo significa guarire, significa sanare le ferite. Qui ho usato le parole del Papa, che dicono che una Chiesa รจ chiamata a stare in piedi, รจ chiamata ad accogliere il grido dell’umanitร . E questo รจ il commento a questa pagina, cioรจ quell’essere chiamati ed essere inviati dal Signore.

Per cogliere la forza di queste parole di Gesรน, โ€œda lui esce una forza che guarisceโ€, come la potremmo commentare questa frase? Con una persona in carne ed ossa che รจ stata guarita: penso a San Francesco, lui stesso che nel suo atto finale, nel documento finale della sua vita, il testamento โ€“ sapete, quando uno scrive il testamento scrive quello che ha vissuto, quello che lascia, insomma, la cosa piรน importante della sua vita โ€“ lui, nelle prime righe, annota: โ€œQuando ero nei peccati, eh, quando ero nei peccati…โ€

E poi il Signore dette a me, e questo gli ha cambiato la vita. L’incontro con Gesรน gli cambia completamente la vita, cambia lโ€™esistenza. โ€œIl Signore dette a me, Frate Francesco, di incominciare a fare penitenza. Cosรฌ, quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi. E il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. Allontanandomi da loro, ciรฒ che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo.โ€

Vedete? Un uomo guarito, San Francesco: un uomo guarito, un giovane del suo tempo, che prima stava in una situazione peccaminosa e poi ne esce. Ecco, questo รจ quello che puรฒ accadere anche a noi nella misura in cui facciamo davvero entrare Gesรน nella nostra vita. Probabilmente ricadrร , perรฒ arriva Lui, ci riprende e guariamo. E questo รจ il miracolo della misericordia; e questo รจ il miracolo che hanno vissuto i discepoli.

Andiamo avanti, brava gente. Mi fermo qui, eh. Forti, forti, forti! Eh, forti!

E vorrei fare gli auguri ad Angela, che fa 77 anni. Angela, ogni bene, eh, buon compleanno! E poi a Flavia, che vuole fare al marito Vincenzo gli auguri per il compleanno. Eh, Vincenzo, vedi tua moglie come ti vuole bene! Andate avanti, andate avanti forti. Sorridiamo sempre alla vita, eh, sorridiamo sempre alla vita.

Ok, mi fermo qui. Lโ€™email ve la sto dando: abbonamenti chiocciola piazzasanpietro.va, o ancora lettere chiocciola piazzasanpietro.va. Eh, va bene, questo รจ per chi vuole abbonarsi alla nuova rivista di Papa Francesco della Basilica, e chi vuole scrivere delle lettere che poi pubblicheremo in questa nuova rivista. E poi cercheremo di rispondere con qualche sorpresa.

Basta, va bene. Andiamo avanti e ci aggiorniamo. Forti, forti, forti! Buona serata, brava gente. Buon inizio settimana. Eh, andiamo avanti. Ok, forti!

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