Cara bravagente,
il Vangelo oggi ci consegna una delle preghiere più belle, di chi vive la sua vita con una consapevolezza straordinaria, quella di essere figlio, figlio di Dio, figlio di questa umanità.
Ed è interessante come Francesco d’Assisi in questa preghiera e in questa consapevolezza abbia colto il segreto della sua vita, quello che gli ha permesso di inventare nel Medioevo una parola nuova: fraternità.
Sì, perché chi si sente figlio di Dio, chi vive da figlio di Dio, guarda con occhi nuovi ogni creatura animata e inanimata. Fratello, sorella, e lo sguardo dei figli di Dio che permette di rispettare e amare ogni persona, addirittura permette di sentire gli altri consanguinei a te, cioè che ti appartengono perché sono tuoi fratelli e tue sorelle.
Allora brava gente non ci resta che addormentarci e iniziare questo nuovo giorno. E perché non farlo insieme in famiglia, con i propri fratelli o le proprie sorelle, con i propri genitori, con la propria fidanzata o col proprio fidanzato.
Pregare insieme la preghiera del Padre nostro. Può essere questo l’impegno di oggi.
Buon cammino bravagente.
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